Ricomincia la scuola: i consigli anti-stress per le mamme

Il 63% delle madri soffrirebbero di stress per il rientro a scuola dei propri pargoli, se appartenente a quel numeroso fronte femminile, i nostri consigli sono per voi!

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Secondo un recente studio americano il 63% delle madri soffrirebbe per l’inizio della scuola. Uno stress che se da un lato ci parrebbe comprensibile da parte dei figli, che potrebbero faticare all’idea di essere nuovamente imbrigliati in una tabella di marcia fittissima fra lezioni ed attività, si fatica più a immaginare a carico delle madri. Eppure, se ci pensiamo, è ancora su di loro, su di noi, che il carico familiare pesa senza pietà.

Se siamo noi mamme a dover verificare che i compiti delle vacanze siano terminati, che i figli e le figlie siano provvisti del back to school richiesto dagli istituti, che siano regolarmente iscritti alle diverse attività extra-scolastiche , è ovvio che un po’ di stress per l’inizio della scuola ce lo becchiamo anche noi.

Ma come fare affinché lo stress non ci logori totalmente? Ecco qualche spunto di riflessione, 5 consigli anti-stress da applicare all’inizio dell’anno scolastico!

Dividiamoci i compiti con il partner

In alcune famiglie è ancora una chimera eppure, oltre che una forma di rispetto e di civiltà,  dividersi la gestione e l’educazione dei figli con il partner, rimane il modo migliore per dare il meglio e per non annullarsi. Sappiamo quanto, in Italia, noi donne siamo penalizzare nel mondo del lavoro a causa di una visione patriarcale della gestione della famiglia. Le madri hanno difficoltà a trovare l’lavoro perché il potenziale datore di lavoro sa quanto i figli, e le incombe della casa, siano ancora a quasi totale appannaggio della donna.

In un sistema nel quale il cane si morde la coda, noi madri facciamo fatica a trovare e mantenere un buon lavoro o a fare carriera, e chi esce dal mondo del lavoro è ancora più affogato in un perimetro casalingo che lascia poco spazio alla propria legittima libertà ed identità.

Cerchiamo dunque, di mettere le cose in chiaro con il nostro partner, in modo da avere anche dei compiti predefiniti, se questi possono essere più pratici per entrambi. Ad esempio, potremmo concordare che sarà lui a doversi occupare dell’inserimento del figlio più piccolo, mentre a noi spetterà andare alle prime riunione della nuova classe del figlio più grande. Oppure, che lui si occuperà di accompagnare a scuola i figli, durante l’anno, mentre a noi spetterà andare a prenderli e così via.

Inizio scuola
Fonte: iStock
5 consigli anti-stress per la scuola

Responsabilizziamo i nostri ragazzi

Collegato al primo consiglio c’è la responsabilizzazione dei nostri figli. Se i nostri bambini e le nostre bambine cominciano a capire che avranno delle responsabilità durante l’anno, ovviamente commisurate all’età, da un lato si sentiranno più stimati, dall’altro cresceranno a livello di indipendenza ed autonomia, dall’altro noi dovremo occuparci di meno cose. Certamente, una cosa è responsabilizzare un adolescente, questione importante sotto molti punti di vista, altro è dare dei piccoli compiti ad un bambino/a che frequenta la scuola primaria.

Si può chiedere alla bambina di 8 anni di occuparsi del suo zaino, durante l’anno, di verificare cosa ci sia e cosa vada inserito, di farsi partecipe delle comunicazioni della scuola, mentre al figlio adolescente si può chiedere di andare a scuola facendo il percorso insieme al fratellino più piccolo, in modo che non saremo più noi ad accompagnarlo ogni giorno, e così via.

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5 consigli anti-stress, per la scuola

Condividiamo una routine (ed un menù) per tutto l’anno

Spesso, a creare ansia alla mamma che pensa all’inizio della scuola, c’è quel susseguirsi di mesi pieni di urgenze, imprevisti e cose da fare, navigando a vista nel marasma della propria vita.

Ebbene, sediamoci a tavola con il partner e con i figli (se sono grandicelli) e imbastiamo una routine alla quale attenersi durante l’anno. Decidiamo come dovranno essere organizzate le nostre giornate, dalla mattina alla sera: chi deve preparare la colazione, chi deve sparecchiare la tavola, chi deve mettere i panni in lavatrice, quali saranno gli orari di pranzo e cena, quali saranno i turni per portare il cane fiori e così via.

Anche programmare un menù mensile consente a noi donne di sentire meno il peso della giornata. Se non saremo sempre noi a dover fare la spesa o a cucinare o a decidere cosa mettere a tavola, ogni giorno, la nostra salute ne gioverà senz’altro.

Dal lato dei figli, ricordiamoci che anche insegnarli ad ordinate la propria camera, li renderà più autonomi e pian piano più sicuri delle proprie capacità.

Deleghiamo il possibile, senza fare le eroine

Se il 63% delle madri soffre di stress per l’inizio della scuola, non è certamente perché tema di andare male all’interrogazione di matematica, ma perché è consapevole delle rogne che dovrà spicciarsi come mamma taxi, mamma maestra, mamma educatrice, mamma animatrice e così via. Ma noi, che si timbri un cartellino o meno, non dobbiamo fare le martiri né le eroine. Lasciamo alla letteratura le imprese epiche e facciamo il nostro meglio, al massimo delle nostre capacità  e questo possiamo farlo solo se siamo libere di respirare di tanto in tanto! Allora impariamo a delegare: prendiamo una baby sitter, ad esempio, per accompagnare i ragazzi alle attività pomeridiane; facciamo a turno, con altri genitori, per prendete i bambini a scuola e riportarli a casa, per fargli fare i compiti e così via.

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5 consigli anti-stress per la scuola

Impariamo a dire di no

Nessuna di noi vorrebbe dire di no ai propri figli e alle proprie figlie. Soprattutto se si tratta di richieste legittime di cui capiamo il valore ed il desiderio che le sottende: frequentare il corso di canto, imparare ad andare a cavallo, perfezionare l’inglese, e così via.

Direi di si, quando si tratta di far fare uno sport ai nostri figli, o comunque di permettergli di dissetare una giusta normale e sana voglia di conoscenza, sembra quasi d’obbligo. Però dobbiamo ammettere che, a volte, non possiamo permetterci tutto quello che loro desiderano, né a livello economico né logistico.

Se lavoriamo fino allo sfinimento, affinché nostro figlio quest’anno vada a fare il corso di vela il week end con il suo amico del cuore, potrebbe farci passare meno tempo ( e non di qualità ) con il resto della famiglia, a causa di straordinari e secondi lavori. Prima di bruciare risorse economiche e fisiche dietro ogni nuovo vezzo, meglio verificare che sia davvero importante per lui o per lei, chiediamogli anche di rinunciare a qualcosa che già fanno.

Il discorso non è solo economico ma, dicevamo, anche logistico. Se dobbiamo già fare i salti mortali dal lunedì al venerdì, potremmo non avere voglia di alzarci presto il sabato per portarlo/la a vedere le partire della squadra del cuore di pallavolo, in trasferta. Non si tratta di privare i nostri figli di qualcosa, ma di vivere anziché di sopravvivere.

Oltre questi 5 consigli anti-stress per le mamme traumatizzare già all’idea del suono di quella prima campanella che segna l’inizio della corsa di velocità che termina a giugno, altri spunti di riflessioni sono:

  • ripristiniamo gli orari scolastici, in anticipo
  • ordiniamo i loro spazi di studio
  • assicuriamoci di aver preso tutto, un paio di settimana prima
  • regaliamoci un ultimo week end, per salutare le vacanze.

Anche alcuni alunni/ e e studenti soffrono di ansia per la scuola, per loro vuol dire riabbracciare gli amici ma anche passare meno tempo con la famiglia al completo a propria disposizione, vuol dire non poter disporre della propria libertà, come succede del resto ad ogni adulto. Cerchiamo di parlarne, se i bambini mostrano insofferenza o ritrosia all’idea della scuola, cerchiamo d capirne il motivo e rassicuriamoli con gesti e parole, se siamo di fronte solo ad un normale senso di malinconia per gli ombrelloni che si chiudono e la futura interrogazione di italiano!