Saramago, scrittore: biografia e curiosità

José Saramago, noto drammaturgo di origine portoghese, è stato un famoso poeta e giornalista. Ecco alcune importanti informazioni sulla sua carriera

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Redazione

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Pubblicato: 1 Novembre 2016 20:40

José Saramago è nato il 16 novembre 1922. E’ stato un personaggio importante nel mondo della letteratura grazie anche al suo ruolo di giornalista, poeta e drammaturgo. Saramago ha svolto anche il ruolo di critico letterario fino a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1998. Suo padre era un agricoltore e andò a vivere con la famiglia a Lisbona nell’anno 1924 dove venne assunto come poliziotto. José aveva un fratello minore di nome Francisco che morì quando era molto piccolo in seguito al trasferimento a Lisbona. Purtroppo la famiglia dovette affrontare varie difficoltà economiche ed il giovane José fu costretto ad abbandonare gli studi. Iniziò così a svolgere vari lavori saltuari di vario tipo fino a trovare un posto fisso nel mondo dell’editoria, alla quale si dedicò per dodici anni nel ruolo di direttore di produzione. Successivamente conobbe Ida Reis che divenne sua moglie nell’anno 1944. Tre anni dopo, dalla relazione nacque la loro figlia di nome Violante. In questo stesso periodo, Saramago si dedicò alla scrittura del suo primo romanzo intitolato Terra del peccato, ma non fu ben accolto dal dittatore del Portogallo.

Negli anni seguenti José Saramago ha anche lavorato come traduttore per numerosi editori dei più grandi della letteratura tra cui Baudelaire, Jean Cassou, Jacques Roumain e molti altri. Questa esperienza lo portò ad intraprendere un vero e proprio percorso nell’ambito della produzione letteraria. Divenne un membro clandestino del Partito Comunista Portoghese nell’anno 1969 riuscendo sempre a sfuggire alla polizia. Durante gli anni sessanta iniziò ad ottenere molta notorietà grazie alla sua attività di critico letterario. Sempre negli sessanta debuttò con la sua prima raccolta di poesie. In seguito venne assunto come direttore di produzione per una casa editrice. In quel periodo continuò a pubblicare varie poesie fino a produrre anche numerosi romanzi, racconti e testi teatrali. Durante la metà degli anni settanta, Saramago si dedicò interamente alla scrittura fino a dar vita ad uno stile letterario unico ed originale. Ottenne un enorme successo con l’opera intitolata Memoriale del convento nel 1982, L’anno della morte di Ricardo Reis e La zattera di pietra.

In seguito alla pubblicazione di questi nuovi lavori, Saramago venne particolarmente apprezzato dal pubblico e ricevette vari riconoscimenti. Con Storia dell’assedio di Lisbona, lo scrittore raggiunse l’apice del successo negli anni novanta tanto che verso la fine di quegli anni vinse il premio Nobel per la letteratura grazie alle sue importanti qualità di scrittore che hanno sempre portato alla luce le reali difficoltà della vita attraverso l’immaginazione. Non passò affatto inosservata la sua affermazione durante la vincita del premio attraverso la quale Saramago dichiarò che l’uomo più saggio che aveva mai conosciuto era proprio suo nonno, il quale non era in grado né di leggere né di scrivere. In quel periodo conobbe Pilar del Río Gonçalves che divenne sua moglie nell’anno 1998. Quest’ultima tradusse i suoi capolavori in lingua spagnola. Pochi anni dopo, José Saramago venne eletto presidente onorario dell’Associazione Luca Coscioni finalizzata alla libertà della ricerca scientifica. Lo scrittore viveva a Tias, nelle Isole Canarie e si è spento il 18 giugno 2010. Saramago ha affermato di essere ateo ed il suo rapporto con la religione ha sempre suscitato vari dibattiti in Portogallo.

Dopo la pubblicazione di alcune opere, lo scrittore fu infatti oggetto di forti critiche tanto da vedersi costretto ad abbandonare il paese e trasferirsi alle Canarie. In particolare, nell’anno 2009, dopo la pubblicazione della sua opera intitolata Caino, lo scrittore dovette affrontare vari diverbi con la chiesa cattolica portoghese fino a criticare la Bibbia in quanto mette in risalto un Dio severo, pieno di rancore e vendicativo. Per quanto riguarda Il Vangelo secondo Gesù Cristo pubblicato nel 1977, si tratta precisamente di un’opera ritenuta dalla chiesa un vangelo apocrifo. Lo scrittore, infatti, mette in evidenza la storia del messia sulle base di alcune realtà storiche che non sono accettate dalla chiesa. Questi aspetti hanno spesso portato Saramago ad essere oggetto di critica da parte della dottrina cattolica. Tuttavia, Saramago ha dato vita ad uno stile nuovo grazie alle sue spiccate qualità narrative. E’ stato proprio quest’ultimo aspetto ad avere caratterizzato le opere di Saramago. La sua grande capacità era proprio quella di riuscire a narrare gli avvenimenti attraverso punti di vista insoliti e contrastanti, cercando sempre di mettere in risalto l’aspetto umano che si cela dietro ogni tipo di evento tanto che alcune sue opere sono state considerate allegoriche.