Ha deciso di non fare rientro in patria, ma di trasferirsi in Spagna per qualche tempo, Sara Khadem, la campionessa di scacchi iraniana che ha sfidato le imposizioni del regime mostrandosi in pubblico senza velo a coprire capo e capelli.
“Ho iniziato ad apprezzare il fatto di vivere in un posto dove Sam (il figlio della campionessa) potesse uscire per strada e giocare senza che noi fossimo preoccupati, e molte altre cose del genere. La Spagna era l’opzione migliore”, ha dichiarato alla stampa.
Sara Khadem, al sicuro in Spagna gioca con il premier Sanchez
In seguito al campionato mondiale di scacchi svoltosi ad Almaty, in Kazakistan, quando Sara Khadem (nota anche come Sarasadat Khademalsharieh) ha gareggiato senza rispettare le imposizioni del governo iraniano, la campionessa di scacchi ha scelto di trasferirsi in Spagna con il marito, il regista Ardeshir Ahmadi, e il figlio Sam di 10 mesi.
Ad accoglierla in Spagna, il primo ministro Pedro Sanchez, che ha invitato l’atleta al Palazzo della Moncloa, esprimendole pubblicamente il proprio sostegno. “Ho imparato molto oggi da una donna che è fonte d’ispirazione, il Grande Maestro Sara Khadem. Tutto il mio sostegno va alle atlete. Il vostro esempio contribuisce a un mondo migliore”, ha dichiarato il premier. I due hanno poi giocato una partita di fronte a giornalisti e fotografi.
Sarah e il marito posseggono già un appartamento in Spagna, in un’area non rivelata per ragioni di sicurezza. Non è ancora noto se la proprietà abbia dato il diritto di soggiorno alla coppia o se i due siano intenzionati a richiedere asilo politico allo stato europeo.
“Con il velo non sono me stessa”, la campionessa che sfida i talebani
Inizialmente, aveva intenzione di gareggiare con il velo in caso di telecamere presenti, “perché in quel momento rappresentavo l’Iran”. Ma, una volta sedutasi di fronte alla scacchiera, l’atleta ha cambiato idea: “Con il velo non sono me stessa, non mi sento più a mio agio, e quindi volevo porre fine a questa situazione. E ho deciso di non indossarlo più”.
Con queste parole sincere, Sara Khadem ha raccontato al quotidiano spagnolo El Pais la scelta che l’ha portata a infrangere le regole imposte agli atleti dal governo iraniano. Tutte le atlete donna sono infatti tenute a rispettare il rigido codice di abbigliamento femminile della Repubblica islamica, presentandosi sempre a capo coperto quando rappresentano il loro paese in eventi internazionali.
Sara Khadem, le parole per la sua famiglia
Khadem ha anche dichiarato la preoccupazione per possibili rappresaglie contro la famiglia in Iran, “perché se c’è qualcuno che deve dare spiegazioni per le mie azioni, sono io, non loro, dato che la decisione è stata solo mia”. Nonostante tutto, la campionessa di scacchi vorrebbe continuare a rappresentare l’Iran nei tornei ufficiali e sogna, un giorno, di diventare una streamer, per mostrare il lato più divertente del complesso gioco degli scacchi: “Ho quest’idea da anni, ma non volevo farlo dall’Iran e indossando il velo”.
Khadem non è la prima esponente del mondo dello sport ad aver lasciato il paese negli ultimi anni. La sua scelta ha suscitato maggiore scalpore perché resa nota nei giorni di proteste in seguito alla morte, causata dalle percosse degli agenti di polizia, della 22enne Mahsa Amini, la ragazza curda arrestata per una ciocca di capelli fuori dal velo.