Melania Trump, l’accordo con Donald: “Cosa farà se sarà di nuovo First Lady”

Melania Trump avrebbe un accordo con Donald in caso di vittoria alle elezioni presidenziali: "First Lady non al 100%"

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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“Se l’ex presidente dovesse vincere, per lei sarebbe lo scenario peggiore”. Se negli ultimi anni abbiamo avuto la possibilità di ammirare il lavoro di Jill Biden in veste di First Lady, il futuro ci riserva grandi sorprese. Melania Trump è già stata First Lady: Donald Trump sta concorrendo per la Casa Bianca e, secondo i sondaggi, potrebbe essere il candidato favorito alla vittoria, soprattutto dopo il confronto, che è stato definito disastroso dagli editorialisti dei media americani, con Joe Biden. Ma Melania Trump sarebbe corsa ai ripari: avrebbe proposto un accordo a Donald, vediamo i dettagli.

Melania Trump, l’accordo con Donald

Una fonte ha svelato a Page Six che Melania Trump potrebbe non riprendere il ruolo di First Lady in modo attivo qualora Donald vincesse le elezioni americane. Ad affermarlo è un membro del Trump World. “Melania ha stretto un accordo con suo marito. Se vince la corsa alla presidenza, non deve essere una First Lady 24 ore su 24, 7 giorni su 7″. L’indiscrezione è legata a un ulteriore voce, ovvero il figlio, Barron Trump, dovrebbe frequentare la New York University in autunno. E Melania non avrebbe intenzione di lasciarlo da solo in questo periodo della sua vita.

Secondo la fonte, Melania Trump è una “mamma pratica”, e sta già programmando di trascorrere qualche settimana di ogni mese a New York. “Potenzialmente, ogni settimana”. Il motivo è, quindi, il figlio Barron, che non è mai stato da solo. Lo stress sarebbe da ricondursi alla nuova vita da matricola al college. Non solo: qualora appunto Donald vincesse le elezioni, si ritroverebbe a essere il figlio del Presidente in una città prevalentemente democratica.

La preoccupazione di Melania per il figlio Barron Trump

“Melania vuole essere vicina al figlio”, ha detto la fonte. “La preoccupazione è relativa anche alla presenza dei servizi segreti, sempre presenti per proteggere Barron”. Tutto ciò rimanda al ritratto di “mamma estremamente protettiva”, che ha persino respinto l’idea che Barron potesse fungere da delegato repubblicano alla Convenzione Nazionale Repubblicana dalla Florida. A maggio, il suo ufficio ha annunciato che Barron ha rifiutato l’offerta “con rammarico”.

Ciò non vale per i fratelli, che fungono tutti da delegati, tra cui Donald Jr, Eric e Tiffany Trump. La vita di Melania, del resto, è sempre stata legata a doppio filo con quella del figlio. Prima di tutto, si sente al sicuro nella Trump Tower a New York, che è la casa di Barron, ed è il motivo per cui preferisce che frequenti la New York University. Secondariamente, non vuole in alcun modo allontanarsi, fornendogli un supporto emotivo costante.

Non è niente di nuovo, in realtà: nel 2017, Melania Trump ha rimandato il trasferimento (per ben cinque mesi) alla Casa Bianca fino a quando Barron non ha finito la scuola. Non ha intenzione ovviamente di rinunciare al 100% all’incarico di First Lady, ma semplicemente non desidera un programma ininterrotto di eventi e impegni. Secondo la fonte, Donald Trump avrebbe acconsentito all’accordo di Melania: “Ritiene che ogni madre e genitore del Paese capirà la devozione di Melania verso il figlio”.