Lyubov Panchenko, l’artista ucraina che ha lottato per la libertà

Il suo nome era Lyubov Panchenko ed è l'artista e attivista ucraina morta durante l'invasione russa che ha lottato per la sua terra fino alla fine

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 4 Giugno 2022 14:19

È morta tra gli stenti e la povertà nel bel mezzo di una guerra che nessuno avrebbe voluto vedere e vivere mai.

E forse avrebbe potuto lasciare quel Paese che le aveva dato i natali ora che gli invasori lo stavano distruggendo. Forse chiunque lo avrebbe fatto ma non lei. Lei che ha combattuto per tutta la sua vita per la libertà e la giustizia, la sua e quella degli altri.

Perché Lyubov Panchenko era così. Era una donna straordinariamente coraggiosa che aveva trasformato la sua arte nello strumento per rivendicare i suoi diritti e quelli della sua terra. E lo avrebbe fatto ancora, ne siamo certe, se solo ne avesse avuta la possibilità.

Chi era Lyubov Panchenko

Forse il nome di Lyubov Panchenko non è nuovo a chi segue da lontano le tragiche cronache della guerra del nostro secolo, quella che si combatte in Ucraina, tra quel che resta di quei campi dorati che si perdono all’orizzonte. Non è nuovo sicuramente a tutti i cittadini del Paese che nelle sue opere d’arte hanno trovato i colori e i motivi che da sempre appartengono e caratterizzano la storia e la tradizione popolare del territorio.

Nata il 2 febbraio del 1938 nel villaggio di Yablunka, Lyubov Panchenko ha sempre avuto una particolare sensibilità nei confronti dell’arte. Una passione che poi si è trasformata nel suo lavoro e nel suo strumento di libertà, nonostante non avesse il supporto dei genitori.

Diplomatasi alla Scuola di Arti Applicate di Kiev, si è specializzata anche nel ricamo e nella sartoria. Professioni, queste, che le hanno permesso di lavorare come stilista presso la Republican House of Models.

Lyubov Panchenko, però, non è stata solo un’artista abile e talentuosa, ma anche un’attivista. È stata in prima linea con i Sixtiers, il gruppo di artisti che negli anni ’60 promosse e valorizzò  la cultura ucraina durante il disgelo di Krusciov.

Ha sempre difeso il suo Paese, la sua terra. Lo ha fatto con l’arte, trasmettendo la cultura ucraina attraverso le sue opere, dalle uova di Pasqua pysanka, ai ricami dei costumi nazionali, anche quando la pressione sovietica imponeva di non farlo.

Ma è stata anche l’artista penalizzata dalla censura durante l’era sovietica. Le sue opere, infatti, per tutto quel periodo non furono mai esposte. Ma questo non l’ha fermata dalla creazione di meravigliosi capolavori che davano voce a un intero popolo. Le sue opere, ieri come oggi, erano un inno alla libertà, una celebrazione della sua terra.

La morte durante la guerra

Ricamatrice, stilista, artista e anche attivista. Lyubov Panchenko è stata membro dell’Unione delle donne ucraine. In tutto il Paese era una celebrità. In quello viaggiava per andare alla scoperta di tutte le sfumature che appartenevano alla tradizione e alla cultura del territorio.

E in Ucraina è rimasta anche quando sono arrivati gli invasori, anche quando è scoppiata la guerra quel 24 febbraio del 2022. Viveva ancora lì, a 85 anni compiuti, nella sua casa a Bucha dove è morta il 30 aprile dello stesso anno quando i soldati sono arrivati.

Gli ultimi giorni della sua vita sono stati caratterizzati da stenti e fame, una diretta conseguenza dell’invasione russa nella sua terra, finché una bomba ha colpito l’abitazione in cui cercava di sopravvivere.