Luciano Pavarotti, cantante tenore: biografia e curiosità

Scopriamo insieme la vita e le curiosità di Luciano Pavarotti, grande tenore italiano, molto conosciuto nel campo della musica lirica e famoso in tutto il mondo per le sue esibizioni

Luciano Pavarotti era un famosissimo cantante lirico italiano molto famoso a livello internazionale. Come tonalità vocale era un tenore, e per tutta la carriera ha sempre ricoperto tale ruolo in numerose esibizioni in varie location famosissime, come la Scala. Viene ricordato anche per come è riuscito a gestire anche la sua immagine pubblica, facendo si che molte persone si avvicinassero al canto lirico. Ma nonostante ciò molto gli hanno ugualmente mosso critiche pesanti. Inoltre si era impegnato con l’evento di sua creazione chiamato Pavarotti & Friend e che prevedeva la partecipazione di numerosi cantanti per duettare con il tenore. Grazie a questa tipologia di evento vide la sua fama crescere a livello mondiale, arrivando a essere paragonati ad altri tenori come Enrico Caruso e Beniamino Gigli. Pavarotti nasce a Modena il 12 ottobre 1935. Il padre si chiamava Fernando mentre la madre si chiamava Adele. Aveva anche una sorella di nome Gabriella. IL padre era impegnato come fornaio all’interno delle forze dell’ordine, nello specifico nell’ Arma dei Carabinieri , e di tanto in tanto cantava con delle piccole associazioni corali, come la corale Gioachino Rossini, appartenente alla città di residenza.

Ed è proprio questa passione per il canto del padre che spinse e invogliò Luciano Pavarotti a interessarsi per il canto. Nonostante la passione per il canto era molto forte in Pavarotti decise di non andare al conservatorio, ma di laurearsi come professore di educazione fisica. Nonostante l’impegno dell’insegnamento nelle scuole continua a frequentare il tenore Arrigo Pola, che gli insegno i modi di cantare e il suo stile. Successivamente però il compito di preparare il tenore passò ad Ettore Campogalliani. I successi non tardarono ad arrivare, infatti nel 1961, precisamente il 29 aprile, ottenne il suo primo grande successo interpretando il personaggio chiamato Rodolfo nell’opera denominata la Bohene scritta da Puccini. Durante tutta la carriera questo personaggio lo accompagnerà in numerose esibizioni. Dopo numerosi spettacoli svolti all’interno dei confini italiani, la sua fama era ormai grandissima e leggendaria, tutto grazie alle sue interpretazioni e alla sua voce. Però mancava ancora un altro step da fare, ossia guadagnare la fama a livello mondiale. . Vi furono numerose possibilità di replicare il successo con la Boheme, purtroppo però quando arrivò l’occasione di esibirsi davanti a più di 15 milioni di telespettatori, e quindi di guadagnare una fama internazionale, il tenore si ammalò e fu costretto a rinunciare all’occasione.

Nonostante l’occasione mancata fu comunque chiamato ad interpretare numerosi personaggi, come Donizetti in L’elisir d’amore, e nel 1965 fece persino il suo debutto alla Scala di Milano. Questo onore gli venne concesso per le sue interpretazioni, che avevano colpito moltissimo Herbert Von Karajan, che gli chiese di lavorare insieme a lui per portare sul palco scenico la Boheme. Dopo aver interpretato davanti al pubblico londinese il personaggio chiamato Donizetti, tra il 1968 e il 1969 conosce un aumento di successo, tanto da permettergli di rimanere come interprete fisso in molte delle stagioni teatrali della Scala di Milano, addirittura fino al 1992. Il successo mondiale arrivò sempre grazie all’opera che aveva dato il via al suo successo. Le numerose repliche unite all’interpretazione del Duca di Mantova nel Rigoletto accrebbero la sua già grandissima fama. Ma si può affermare con assoluta certezza che il culmine di gloria per Luciano Pavarotti si ebbe il 17 febbraio 1972. Questa data viene ricordata come un record per il tenore siciliano, infatti durante una rappresentazione teatrale dell’opera La Fille Du Regiment riesce a eseguire nove acuti in Do. Questa era ritenuta da molti come una cosa difficilissima da fare, ma nonostante tutto riesce senza problemi. L’impresa gli regalò una standing ovation grandiosa.

Durante la sua lunga carriera si è esibito in moltissimi posti e ha continuato a guadagnare moltissima fama. Ebbe anche occasione di cantare durante la finale dei mondiali di calcio a Roma nel 1990 insieme ad altri due tenori di fama mondiale, ossia Josè Carreras e Placido Domingo. Con loro fece un concerto le cui musiche erano suonate da una orchestra creata dalla fusione della Maggio Musicale Fiorentino e quella del teatro dell’opera di Roma. Questo terzetto si esibì in diversi eventi, come il mondiale in Corea e a Modena. Dopo tanti anni e numerose esibizioni diede addio al mondo dell’opera durante l’ultima esibizione al Metropolitan Opera House dove veniva rappresentata la Tosca. Purtroppo però iniziò ad avere numerosi problemi di salute, tanto da subire una operazione che gli permise di eliminare un cancro al pancreas. Nonostante la sua lotta contro il cancro però il 6 settembre 2007 morì serenamente. Nonostante la sua lotta contro il cancro però il 6 settembre 2007 morì serenamente. I suoi funerali furono di grande magnificenza e videro la partecipazione di numerose personalità politiche italiane, come il primo ministro Prodi e il capo dello stato Giorgio Napolitano. Inoltre durante il funerale parteciparono numerosi cantanti, ed alcuni di questi, come Andrea Bocelli , cantarono alcune canzoni. Degno di nota è il fatto che nonostante la sua malattia lo avesse debilitato moltissimo, tanto da costringerlo a muoversi su una sedia a rotelle, continuava a dare lezione ai suoi alievi.