Chi è Iryna Vereshchuk, vicepremier e volto della resistenza ucraina al femminile

Donna di grande coraggio e notevole influenza, Iryna Vereshchuk è diventata il simbolo della resistenza ucraina

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Redazione

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Iryna Vereshchuk è uno dei volti simbolo della guerra in Ucraina, una donna dal grande coraggio e dai solidi valori che sta mettendo tutta se stessa a favore del suo popolo, diventando ben presto il simbolo della resistenza al femminile. Vicepremier del governo Zelensky, ha una carriera militare alle spalle e in queste settimane difficili non ha lasciato il suo Paese, pronta ancora una volta a mettere in gioco la sua stessa vita per la grande lealtà che prova per i suoi cittadini.

Chi è Iryna Vereshchuk

Classe 1979, Iryna è nata in un piccolo centro abitato nell’oblast’ di Leopoli, dove ha mosso anche i suoi primi passi in quella che è una brillante carriera politica. Laureatasi in Informazione internazionale presso l’Istituto Militare del Politecnico di Lviv, la Vereshchuk ha servito nell’esercito ucraino per ben 5 anni, come ufficiale delle Forze Armate. Nel frattempo ha proseguito gli studi, ottenendo una laurea in Giurisprudenza e poi frequentando l’Istituto regionale di Amministrazione statale, sempre a Leopoli.

Già nel 2007, Iryna ha iniziato ad occuparsi di politica: dapprima nei panni di avvocato al Consiglio comunale di Rava-Ruska, la sua cittadina natale, poi come vicepresidente dell’amministrazione regionale di Zhovkva. Nel 2010 è stata eletta sindaco di Rava-Ruska, diventando la più giovane donna ad occupare una carica del genere. Pochi anni dopo, la Vereshchuk ha fatto ingresso nel Parlamento ucraino aderendo al partito di Vlodymyr Zelensky, inizialmente lavorando nelle commissioni di Difesa e Intelligence. Sino ad arrivare allo scorso novembre, quando è stata nominata vicepremier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati.

In passato sostenitrice di Putin, oggi Iryna non ha dubbi nel proclamarsi totalmente schierata dalla parte del suo popolo, e ha persino chiesto scusa per le sue affermazioni con cui aveva auspicato anche per l’Ucraina un politico come il Presidente russo. A riprova della sua grande fedeltà per il Paese, la vicepremier ha deciso di non lasciarlo in questo momento così difficile, e anzi è tra le figure più attive sui social nel tentativo di diffondere la realtà di ciò che sta accadendo nei territori di guerra. Ed è diventata il simbolo della resistenza ucraina.

Iryna Vereshchuk e le altre donne della resistenza

Dal suo profilo Instagram, la Vereshchuk continua a dare aggiornamenti sulla situazione nel suo Paese, parlando di corridoi umanitari e di vittime civili, cercando di sensibilizzare il mondo intero riguardo a ciò che è davvero la guerra in Ucraina. Ma non è certo l’unica donna ad aver mostrato un coraggio fuori dal normale, in una situazione drammatica che ormai si sta prolungando da troppo tempo.

Tra i volti della resistenza al femminile c’è sicuramente Olena Zelenska, moglie del Presidente ucraino. Anch’essa rimasta nel suo Paese, ha trovato un rifugio sicuro assieme ai suoi figli e continua a parlare al suo popolo tramite i social. E poi ci sono le tantissime donne che, rifiutandosi di fuggire verso il confine, hanno imbracciato le armi per combattere contro gli invasori russi. Eppure, non c’è bisogno di prendere in mano un fucile per dare prova del proprio valore. Tante persone stanno contribuendo anche con piccoli gesti, offrendo un pasto caldo o un riparo dal freddo a chi è in fuga. Perché l’orrore della guerra ha permesso loro di riscoprire l’importanza di essere uniti.