Il 14 settembre 1982 Grace Kelly moriva a 52 anni a seguito di un terribile incidente, un destino tragico che l’accomuna a Lady Diana. A 41 anni dalla scomparsa ancora però non sono completamente chiare le dinamiche dello schianto in cui rimase coinvolta anche sua figlia Stéphanie di Monaco.
Il 13 settembre 1982 la Principessa lascia Roc Angel per portare Stéphanie, allora 17enne, a uno stage: spera infatti di poter entrare nella maison Dior. Madre e figlia erano sedute sui sedili anteriori, della Rover 3500, dietro era tutto occupato da vestiti. Poco prima delle 10 sulla strada che collega Monaco a La Turbie, Grace perde il controllo dell’auto che fa un volo di 40 metri, precipitando nel parcheggio di una villa appartenuta a un certo Sesto Lequio. Ironia della sorte, nel 1955 in quel tratto di strada Grace Kelly anni prima girò una delle scene più famose della sua carriera per il film Caccia al ladro con Cary Grant, del grande Alfred Hitchcock. Maledetta fu la curva detta “coude du diable”. L’auto di Grace e della figlia finirà nella scarpata fino ad arrivare nel giardino di Villa Jean Pierre. Stéphanie sarà soccorsa da un coltivatore di fiori, e si salverà miracolosamente.
Grace Kelly perde subito conoscenza e viene trasportata in ospedale, operata d’urgenza per un’emorragia cerebrale. Ma a nulla servono gli sforzi dei medici. Il 14 settembre 1982 esala l’ultimo respiro all’ospedale Princesse Grace, senza aver ripreso conoscenza. Stéphanie se la cava con una frattura cervicale e una lunga convalescenza. Ovviamente per la ragazza questo incidente rappresenterà un grosso trauma psicologico difficile da superare.
Questi i fatti. Ma all’epoca si insinua il dubbio che al volante ci fosse proprio la figlia di Grace Kelly, senza patente. Ad alimentare le accuse fu Sesto Lequio che affermò di aver visto la Principessina uscire dall’auto dalla parte del guidatore. Queste insinuazioni fecero molto scandalo, anche perché il testimone dell’incidente dichiarò a diversi giornali di aver estratto dalla Rover Stéphanie che si trovava dalla parte del guidatore.
Per scagionare la terzogenita di Grace e Ranieri, bisogna aspettare il 2014, quando il giornalista Bertrand Tessier, autore di una biografia sulla Principessa di Monaco, indagò sull’incidente, intervistando l’allora capo della polizia di Mentone, Roger Bencze, analizzando le foto dell’auto dopo lo schianto, ne concluse che Stéphanie poteva uscire solo dalla parte del conducente, poiché il lato destro era completamente accartocciato. “Non solo ha visto morire sua madre, ma è stata accusata della sua morte“, dichiarò Tessier a Paris Match.
Sono ancora sconosciute le cause che fecero sbandare l’auto. Si è ipotizzato che Grace avesse litigato con suo marito Ranieri e anche che soffrisse di un terribile mal di testa quando si mise al volante, ma si parò anche di un malore alla guida e di un problema ai freni. Non mancò la tesi del complotto, secondo la quale la Principessa Grace fu uccisa dalla loggia massonica P2 per aver scoperto traffici loschi nel Principato. Come per Diana, le sue ultime ore di vita sono avvolte dal mistero.