Chi è Luca Marinelli, il cattivo di Lo chiamavano Jeeg Robot

Luca Marinelli è un attore affermato noto per le sue magistrali interpretazioni in diversi film di grande importanza

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 21 Aprile 2016 10:15Aggiornato: 29 Marzo 2024 20:55

Talento struggente, occhi magnetici e una capacità di calarsi nella parte che non ha eguali. Luca Marinelli è uno degli attori più importanti della sua generazione e si è spesso distinto per i suoi ruoli in film di grande valore, tra cui anche Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti nel quale ha interpretato con successo il ruolo del villain, lo Zingaro. La sua carriera inizia però molto presto, quando ancora non ha finito il liceo, ed è decollata in brevissimo tempo. Oggi le sue doti recitative sono note anche oltreoceano, con un debutto hollywoodiano in cui ha recitato al fianco di Charlize Theron. L’attore romano non si ferma ed è il protagonista di M. – L’uomo del secolo, la controversa serie tratta dai romanzi di Antonio Scurati in cui interpreta il delicato ruolo di Benito Mussolini, in una storia che inizia nel 1919.

La carriera e il debutto in tv

Luca Marinelli inizia a studiare sceneggiatura e recitazione all’età di 19 anni, quando comincia a rendersi conto del suo potenziale grazie alle lezioni con Guillermo Glanc che gli aprono un mondo nuovo. Un anno dopo consegue il diploma al liceo Tacito di Roma, mentre nel 2006 inizia il suo percorso all’Accademia Nazionale d’arte drammatica. Qui si diploma e avvia ufficialmente la sua carriera, che inizia con una piccola parte in una fiction tv con Barbara D’Urso dal titolo Ricomincio da me.

Nel 2008 ottiene una piccola parte ne I Cesaroni, dove recita in un cameo, ma la grande notorietà arriva nel 2010 quando interpreta il ruolo di Mattia ne La solitudine dei numeri primi, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano e che racconta del senso di colpa di un bambino, diventato adulto, che molti anni prima aveva abbandonato la sua sorellina affetta da disabilità mentale. Nel film è presente anche la compagna del regista Saverio Costanzo, Alba Rohrwacher, che interpreta la protagonista Alice.

Arrivano così i primi riconoscimenti, come la candidatura al David di Donatello come miglior attore non protagonista, al Nastro d’argento come miglior attore non protagonista e al Globo d’Oro come miglior attore per il film Tutti i santi giorni. Nel 2013 viene scelto per rappresentare l’Italia nella sezione Shooting Stars del Festival di Berlino.

Nel 2015 interpreta Cesare nell’ultimo lungometraggio di Claudio Caligari, Non essere cattivo, che gli vale il Premio Pasinetti come miglior attore alla 72ª Mostra del cinema di Venezia. Da qui, la seconda nomination ai David di Donatello nel 2016. È anche l’anno della svolta, grazie al ruolo dello Zingaro in Lo chiamavano Jeeg Robot, la pellicola pluripremiata diretta da Gabriele Mainetti. Arriva così il primo David di Donatello come miglior attore non protagonista, quindi un Nastro d’Argento e un Ciak d’oro nella stessa categoria. Nel 2017 presta il volto a Fabrizio De André, che interpreta con grande intensità, nella miniserie Fabrizio De André – Principe Libero.

Nello stesso anno prende parte alla serie televisiva Trust, in onda in Italia su Sky Atlantic, nella quale viene diretto da Danny Boyle. Torna così a interpretare il cattivo nel ruolo di Primo, crudele omicida e coinvolto nel rapimento di John Paul Getty III. Nel 2019 invece è Martin Eden nel film omonimo diretto da Pietro Marcello e basato sul romanzo di Jack London. L’interpretazione convince la critica che gli assegna la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile durante la 76 a Mostra del Cinema di Venezia.

Il suo talento viene notato anche oltre i confini nazionali e debutta a Hollywood con il ruolo del guerriero immortale Niccolò di Genova, conosciuto come Nicky, insieme a Charlize Theron. La pellicola, The Old Guard, è tratta dall’omonima graphic novel. In Diabolik dei Manetti Bros. – in cui successivamente recitano anche Monica Bellucci e Miriam Leone – interpreta invece il ruolo del Re del Terrore.

Ne Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch impersona uno dei protagonisti, Pietro Guasti. Qui ritrova anche l’amico Alessandro Borghi, nel cast del film, con il quale stabilisce una grande sintonia. I due partecipano addirittura partecipano ai red carpet in coppia, insieme alle loro rispettive compagne, mostrando che la loro intesa è qualcosa che va molto oltre il set cinematografico. È stato inoltre scelto per interpretare Benito Mussolini in M. Il figlio del Secolo, nella serie tratta dai romanzi storici di Antonio Scurati.

La vita privata e Instagram

Luca Marinelli è sposato con l’attrice Alissa Jung, che ha conosciuto sul set di Maria Di Nazaret in cui interpretavano proprio i protagonisti. Nonostante siano entrambi dei personaggi noti e conosciuti, amano mantenere la loro riservatezza e vivere il loro amore lontano dal clamore dei riflettori. La coppia non ha figli mentre lei è mamma di due ragazzi che ha avuto da una relazione precedente.

L’attore, nato a Roma il 22 ottobre 1984, non è attivo sui social e non ha un profilo personale a suo nome. Sono invece presenti diverse fan page che chiaramente non gestisce personalmente, ma che raccolgono le migliaia di fan che lo seguono fin dagli esordi.

Luca Marinelli, i film

  • La solitudine dei numeri primi, regia di Saverio Costanzo (2010)
  • L’ultimo terrestre, regia di Gian Alfonso Pacinotti (2011)
  • Tutti i santi giorni, regia di Paolo Virzì (2012)
  • Nina, regia di Elisa Fuksas (2012)
  • Waves, regia di Corrado Sassi (2012)
  • La grande bellezza, regia di Paolo Sorrentino (2013)
  • Il mondo fino in fondo, regia di Alessandro Lunardelli (2013)
  • Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari (2015)
  • Lo chiamavano Jeeg Robot, regia di Gabriele Mainetti (2015)
  • Slam – Tutto per una ragazza, regia di Andrea Molaioli (2016)
  • Il padre d’Italia, regia di Fabio Mollo (2017)
  • Lasciati andare, regia di Francesco Amato (2017)
  • Una questione privata, regia di Paolo e Vittorio Taviani (2017)
  • Fabrizio De André – Principe libero, regia di Luca Facchini (2018)
  • Ricordi?, regia di Valerio Mieli (2018)
  • Martin Eden, regia di Pietro Marcello (2019)
  • The Old Guard, regia di Gina Prince-Bythewood (2020)
  • Diabolik, regia dei Manetti Bros. (2021)
  • Le otto montagne, regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (2022)

Le serie tv

  • Ricomincio da me – serie TV, 2 episodi (2005)
  • I Cesaroni 2 – serie TV, episodio 2×09 (2008)
  • Provaci ancora prof! 3 – serie TV – episodio 3×06 (2008)
  • Butta la luna 2 – serie TV – episodio 2×02 (2009)
  • Un caso di coscienza – serie TV
  • Maria di Nazaret – miniserie TV (2012)
  • Die Pfeiler der Macht – serie TV (2016)
  • Trust – serie TV (2018)