Chi è Saverio, il figlio di Maurizio Costanzo

Non una vita nell'ombra del celebre padre, quella di Saverio Costanzo, tutt'altro. Il celebre regista ce l'ha fatto da solo ed ecco la sua carriera

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Nato il 28 settembre 1975, Saverio Costanzo è un regista e sceneggiatore italiano di grande talento e fama. Per il pubblico televisivo italiano è però soprattutto il figlio del compianto Maurizio Costanzo. Il giornalista, deceduto nel 2023, lo ha avuto dalla collega Flaminia Morandi, con la quale è stato sposato dal 1973 al 1984 (dopo il matrimonio di appena un anno con Lori Sammartino).

Saverio Costanzo ha una sorella, Camilla, nata da quest’unione logoratasi verso la fine degli anni ’70, protrattasi poi in termini burocratici per alcuni anni ancora. Nel 1978, però, il giornalista e conduttore era già al fianco di Simona Izzo.

Chi è Saverio Costanzo

Nel corso degli anni Saverio Costanzo ha saputo liberarsi del peso dell’ombra di suo padre. Ha scelto tutt’altro ambito, lavorando nel mondo del cinema dopo essersi laureato in Sociologia della Comunicazione presso l’Università la Sapienza di Roma.

Il grande schermo non è però giunto in maniera immediata. Prima si è dedicato al mondo della radio, lavorando come conduttore. In seguito si è messo alla prova con il ruolo di sceneggiatore. Con due genitori del genere, la capacità di scrittura scorre nel sangue, verrebbe da dire. Ha lavorato agli script di alcuni telefilm Rai, per poi muovere i primi passi da regista in alcuni spot pubblicitari.

Negli anni ’90 lascia l’Italia e si trasferisce a New York. Un cambio di scena totale, che lo porta a farsi le ossa come operatore, aiuto-regista e documentarista. Va a caccia del suo stile e, insieme con Mario Gianani, fonda la casa di produzione Offside. Girare veri e propri film non era ancora nelle carte. Al tempo era impegnato in documentari e programmi storici per la televisione.

Filmografia di Saverio Costanzo

Nel 2004 fa il suo esordio nel mondo dei lungometraggi. Saverio Costanzo ha al tempo trovato la propria cifra stilistica, con abbastanza esperienza pratica da gestire un set. Il suo esordio avviene con Private, che ottiene un’ottima critica e riceve il Pardo d’oro e il premio della giuria al Festival di Locarno. Successi anche ai David Donatello, Nastri d’argento e Ciak d’oro. Un tale apprezzamento da essere anche proposto come candidato agli Oscar, nella categoria miglior film straniero (candidatura rifiutata perché la pellicola non era recitata in lingua italiana).

La sua seconda pellicola si intitola In memoria di me. Presentata al Festival del Cinema di Berlino nel 2007. Due anni dopo realizza La solitudine dei numeri primi, adattamento del romanzo vincitore del Premio Strega, firmato Paolo Giordano. La critica si divide al Festival di Venezia, dove viene presentato.

Nel 2014 è invece giunto in sala Hungry Hearts, che adatta il romanzo di Marco Franzoso dal titolo Il bambino indaco. Presentato al Festival di Venezia, vanta un ricco cast, con Adam Driver e Alba Rohrwacher. Sette nomination ai David di Donatello, senza trionfi, sei ai Nastri d’argento, vincendo per la colonna sonora di Nicola Piovani. Un Globo d’oro e nomination al Leone d’oro a Venezia, solo sfiorato. Trionfo però per i due attori protagonisti

La sua ultima pellicola, uscita nel 2023, ha come titolo Finalmente l’alba. Al di là dell’anno di realizzazione, in sala è giunto il 14 febbraio 2024. Un film storico drammatico, di cui Costanzo è anche sceneggiatore e produttore, oltre che regista. Anche in questo caso cast internazionale, con Alba Rohrwacher, Willem Dafoe, Joe Keery e Lily James.

Carriera televisiva

Come detto, però, Saverio Costanzo ha anche avuto modo di lavorare a delle produzioni televisive. Al di là dei primi esperimenti come sceneggiatore di telefilm Rai, ha firmato due lavori di gran successo. Si pensi a L’amica geniale, il cui clamore è stato internazionale. Ancora un adattamento romanzesco, stavolta di Elena Ferrante. Nello specifico il figlio di Maurizio Costanzo ha firmato regia e sceneggiatura (non da solo) delle prime due stagioni. In precedenza, dal 2013 al 2017, è stato invece alla guida del progetto In Treatment, versione italiana dell’acclamata serie statunitense, che ha portato esempi di sessioni di psicoterapia sul piccolo schermo.

Vita privata e il rapporto col padre

È stato legato sentimentalmente alla conduttrice Sabrina Nobile, ben nota per il suo ruolo nel programma Le Iene. La coppia ha avuto due figli. Oggi il regista ha una nuova compagna, l’attrice Alba Rohrwacher, con la quale ha più volte collaborato.

Per quanto riguarda il rapporto tra padre e figlio, il compianto giornalista, in un’ormai datata intervista, ha delineato vagamente i contorni del loro legame. Ha spiegato come loro siano sempre stati in grado di capirsi con uno sguardo, un sorriso e poco più. Un legame profondo, caratterizzata da una profonda stima e una grande fiducia. A fronte di ciò, però, non si sono mai parlati tantissimo.

Saverio Costanzo ha invece sempre preferito il silenzio in merito. Ciò fino alla presentazione del film Finalmente l’alba. Una pellicola che è una dedica a lui, che non c’è più. Al Corriere della Sera ha spiegato come in tanti se ne siano stupiti: “Mi sono interrogato sul motivo. Un padre se ne è andato e suo figlio gli dedica il suo film. È normale, no? Forse perché non ne ho mai parlato. Non ho quasi foto con lui”.

Maurizio Costanzo lasciò casa quando lui era molto piccolo. Ciò ha ovviamente inciso in maniera enorme sul loro rapporto. Col tempo hanno ritrovato un certo equilibrio e il regista ha spiegato il ruolo di Maria De Filippi in questo.

“Le devo molto. Volevo molto bene a papà, ma avevo una madre molto forte e presente. Non ci ha mai fatto sentire la sua mancanza. Fu Maria a riavvicinarci dopo i nostri conflitti. Normale tra padre e figlio maschio”.