Nella seconda serata di Sanremo 2023, andata in onda mercoledì 8 febbraio, si sono esibiti i restanti 14 Big e ora tutti hanno avuto la loro chance. E il vocal coach di fama internazionale, Giancarlo Genise, si è fatto un’idea su chi potrebbe meritarsi il podio. Dopo la vera voce di Marco Mengoni sentita nella prima serata della kermesse (Leggi il commento tecnico di Genise), l’altra vera rivelazione è Lazza che per l’esperto si merita il podio. Mentre l’esperimento di Giorgia non è premiante e lei scivola in classifica.
Il commento del vocal coach Giancarlo Genise
In attesa di riascoltare tutti brani nella terza serata (Leggi la scaletta del 9 febbraio), Giancarlo Genise commenta le voci dei cantanti in gara. Con un’attenzione speciale per la vecchia guardia, Morandi, Ranieri, Al Bano, che hanno dato una lezione alle nuove generazioni. Mentre i Black Eyed Peas hanno fatto il miracolo trasformando l’Ariston in una discoteca. Tutto può succedere a Sanremo 2023.
Qual è il tuo commento tecnico sulle voci dei 14 Big che si sono esibiti nella seconda serata?
Il mio giudizio non si discosta molto da quello della prima serata, nel senso che ho trovato ancora eccessivo l’uso dell’autoTune. Sicuramente i cantanti erano un filo più rilassati e meno emozionati. Anche per quello che riguarda l’essere imprecisi era nettamente inferiore rispetto alle esibizioni di martedì. Ho trovato invece tanta ricerca musicale, tanti brani inaspettati mentre altri scontati come quello di Madame che ha rappresentato la sua cifra stilistica e non si è scostata dal suo genere. Invece Giorgia sta esplorando, ha presentato un genere completamente diverso [Giorgia è in gara con Parole dette male ndr]. Trovo molto bello il fattore sorpresa, sentire qualcosa di diverso rispetto a quello a cui si è abituati a sentire. Lo stesso Lazza [in gara con Cenere ndr] porta un brano cantato, la voce forse eccessivamente sporca ascoltando i dischi, credo che sia causato da una eccessiva tensione ed emozione. Questo può succedere, nel senso che quando l’emozione prende il sopravvento e non la si riesce a controllare si tende un po’ a spingere, a creare un suono un po’ artificioso perché si rimane un po’ bloccati, ossia se la zona del collo è troppo rigida, il suono fa fatica a uscire.
Il tuo consiglio ai Big in gara?
Divertirsi, l’agitazione vanno bene, ma ribadisco ci vuole preparazione tecnica sul lungo tempo e bisogna cercare di convogliare l’emozione quando è tanta, non è facile perché l’Ariston è un palco che spaventa anche i più grandi. Si sa che nel momento in cui si accendono le telecamere, tutta Italia ci guarda e poi in quei tre minuti ci si gioca il podio, anche perché dal primo ascolto si ha un imprinting che difficilmente si cambia nel corso delle altre serate, però staremo a vedere. Il consiglio che io do, fermo restando la fondamentale preparazione tecnica, è fare in modo che l’emozione non prevalga e quindi gestirla e convogliarla.
Sei d’accordo con la classifica provvisoria?
Una menzione specialissima per Lazza. Si percepiva certamente la sua emozione e il suono un po’ sporco, ma il brano rimane immediatamente in testa e quindi secondo me ha azzeccato la canzone. L’ho trovato troppo in basso in classifica rispetto a quello che abbiamo sentito nella seconda serata. Lazza quindi può darci grandi soddisfazioni. Sicuramente lui è esplosivo e dinamico, quindi deve riuscire a ritagliarsi i suoi piccoli spazi di tempo anche nell’arco della giornata per risparmiare le energie. Nessuno a Sanremo è risparmiato dal tritacarne mediatico. Però se riesce a mantenere un buon focus, io lo vedo nel podio. Il brano è molto molto bello. Mentre per quanto riguarda Giorgia noi siamo abituati a sentirla secondo il suo vecchio stile. La nuova sperimentazione è difficile. Il brano è già complesso di suo, non acchiappa principalmente perché non vediamo la Giorgia a cui siamo abituati. Stranamente anche i suoni e gli acuti di Giorgia non sono più rotondi come un tempo, quindi c’è un cambio drastico anche vocale. Non lo so se è giusto questo cambio, avrei preferito che avesse mantenuto la stessa vocalità di una volta. Tra l’altro questo tipo di scelta non le permette di mantenere un’intonazione sempre perfetta, quindi è molto pericolosa. Ho notato in diversi punti grandi imprecisioni rispetto alla Giorgia che siamo abituati a sentire,
Al Bano, Morandi e Ranieri: la vecchia generazione è più preparata ed emozionante della seconda?
Che dire, i loro brani fanno parte della nostra storia. Anche se sicuramente la gavetta fa. Il termine esatto è che si percepisce tantissimo quando un artista arriva dalla gavetta e quando uno esplode improvvisamente. Il problema di oggi è che uno fa musica dietro un telefono, sui social e improvvisamente è catapultato su un grande palco. Quella differenza si nota tantissimo perché c’è un buco enorme con chi ha fatto gavetta, come cantare in un localino, affrontando le più svariate situazione come l’impianto che non funziona, l’audio non perfetto. Tutto questo serve per capire anche come ci si deve muovere col pubblico, l’atteggiamento corretto da avere, per rimanere nel lungo periodo. E infatti abbiamo la riprova di questi grandi artisti che fanno ancora il pieno nei teatri e sono durati cinquant’anni nella storia della musica. Oggi, proiettandomi al futuro, non son quanti cantanti giovani vedremo fra cinquant’anni ancora al Festival di Sanremo come super ospiti, perché manca tutto quell’aspetto. E qui aggiungo un altro consiglio per i giovani: non farsi circondare da “yes-man” ma da persone reali che dicono loro le cose come stanno, come avveniva in passato per i grandi di oggi. Certo, capire chi sono gli “yes-man” e chi sono le persone reali non è facile. Per questo devono tanto osservare le vecchie generazioni. Non a caso credo che quello di Al Bano, Morandi e Ranieri sia stato il momento più emozionante della seconda serata.
I Blake Eyed Peas, 30 anni di carriera, sono sempre al top? È vero che hanno infiammato l’Ariston?
I Blake Eyed Peas ci hanno fatto volare, veramente l’Ariston si è incendiato ma come tutti a casa soprattutto su I Gotta Feeling, penso il brano più ascoltato e ballato. Grande energia ed emozione, una super grande festa. Per una volta l’Ariston è diventato una grande discoteca. Il nuovo singolo l’ho trovato un po’ sottotono perché deve ancora entrare nelle orecchie, ma non potrà eguagliare il successo di I Gotta Feeling. Ma i peridi sono diversi, oggi in discoteca non si trova più la commerciale. Però grande performance. La cosa strana è che sui brani del passato riusciamo ancora a divertirci, mentre sui nuovi non lo so.
La classifica provvisoria
Dal 14° al 7°
- Sethu Cause perse
- Shari Egoista
- Will Stupido
- LDA Se poi domani
- Modà Lasciami
- Articolo 31 Un bel viaggio
- Levante Vivo
- Paola e Chiara Furore
- Rosa Chemical Made in Italy
Dal 5° al 1°
- Giorgia Parole dette male
- Lazza Cenere
- Tananai Tango
- Madame Nel bene e nel male
- Colapesce Dimartino Splash
La prima classifica generale che è emersa dalle votazioni del 7 e dell’8 febbraio
- Sethu Cause perse
- Shari Egoista
- Anna Oxa Sali
- Will Stupido
- LDA Se poi domani
- Olly Polvere
- gIANMARIA Mostro
- Modà Lasciami
- Ariete Mare di Guai
- Gianluca Grignani Quando ti manca il fiato
- Articolo 31 Un bel viaggio
- Mr Rain Supereroi
- Levante Vivo
- Cugini Di Campagna Lettera 22
- Paola e Chiara Furore
- Colla Zio Non mi va
- Mara Sattei Duemilaminuti
- Leo Gassman Terzo cuore
- Ultimo Alba
- Rosa Chemical Made in Italy
- Giorgia Parole dette male
- Lazza Cenere
- Coma_Cose L’addio
- Elodie Due
- Tananai Tango
- Madame Nel Bene e nel male
- Colapesce Dimartino Splash
- Marco Mengoni Due vite