Nessuno in tribunale resiste al fascino di Alessandra Persiano, nemmeno il più improbabile degli avvocati (interpretato da Massimiliano Gallo) che perde letteralmente la testa per lei. Così come nessuno resiste di fronte al fascino e alla bravura di Denise Capezza che dà il volto all’avvocatessa, protagonista della serie di Rai 1, Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso, tratta dai libri di Diego De Silva.
Denise Capezza ha conquistato il pubblico della Rai interpretando una donna quasi da sogno, impeccabile sempre sui tacchi, ma molto empatica e vicino a noi, che non ha paura in fondo di mostrare anche le sue debolezze.
A noi ha raccontato del suo personaggio e del suo rapporto con Massimiliano Gallo sul set di Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso, ma anche dell’esperienza con David Cronenberg, dei suoi film preferiti e dei suoi progetti futuri.
In Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso interpreti l’affascinante Alessandra Persiano, ci racconti del tuo personaggio?
Alessandra Persiano è stata per me un personaggio complicata da interpretare, perché è una donna molto diversa da me, io ho un carattere decisamente più fumantino. Però, è stato molto bello incontrare questa personalità dall’animo in qualche modo gentile. Alessandra ha senz’altro il suo carattere e fa richieste stringenti, ma lo sa fare sempre con una certa delicatezza.
Un’altra difficoltà che ho incontrato nel mettere in scena Alessandra, è stata quella di trovare il giusto compromesso tra l’aderenza del personaggio così come era descritto nei libri, con questa immagine sempre impeccabile e sui tacchi, e la necessità di darle un’anima, di renderla empatica. Quindi, donna impeccabile sì, ma anche con le sue fragilità. Alessandra è un personaggio complicato, ma molto luminoso, porta allegria e mi sono divertita a interpretarlo. Un altro aspetto che mi piace di lei è che contraddice il luogo comune della avvocatessa cinica. Così, con Malinconico vivono una storia quasi adolescenziali. Questa è la versione di lei che il regista [Alessandro Angelini ndr] ha voluto portare in scena.
In effetti Alessandra è molto paziente con Vincenzo Malinconico e gli perdona tutte le sue mancanze e tutti i suoi pasticci…
Esatto. Io probabilmente avrei reagito diversamente [ride ndr]. Per questo è stato interessante entrare in questo tipo di psicologia. Alessandra ha la capacità di dire le cose, anche poco piacevoli, in maniera gentile. È una donna molto sicura di sé, anche sul lavoro. E Malinconico è l’unico che riesce in qualche modo a “sbaricentrarla”, per questo ha un po’ timore della storia con lui.
Per preparati nel ruolo di Alessandra Persiano, hai studiato il mondo dei tribunali?
Sì, anche se nella serie questo mondo viene raccontato poco. Ma nell’ultima puntata [in onda il 10 novembre su Rai 1 in prima serata ndr] questo aspetto è più presente e quindi sì mi sono informata tra le persone che conosco e che fanno gli avvocati di professione. Alessandra però è un avvocato da sogno, perché è una donna raccontata dallo sguardo e dalla fantasia di un uomo. E nell’interpretarla io mi sono sentita proprio in un sogno.
Ma questo uomo, Massimiliano Gallo, com’è sul set?
È un artista che ci tiene a mantenere un ambiente di serenità sul set. Scherza spesso, ti mette in un mood di gioia, perché ritiene che quando si fa una commedia è importante che l’atmosfera sia gioiosa. È stato molto divertente girare con lui. E poi è un attore che non pensa solo a se stesso, anche se è il protagonista assoluto della fiction. Lui è molto generoso e questo è stato importante.
Visto il successo della serie pensi ci sarà una seconda stagione?
Speriamo. Ce lo auguriamo tutti.
Hai un film del cuore?
Sì, Billy Elliot.
Perché hai un trascorso da ballerina?
In effetti sì, questo film ha sancito la mia infanzia, rappresenta per me il sogno, perché racconta di questo bambino, figlio di minatori, che riesce a realizzare il suo desiderio attraverso lo studio, la dedizione. Trovo che sia un film molto tenero, molto divertente, con una comicità particolare. Lo porto fortemente nel cuore.
Invece con quale attore o attrice vorresti lavorare?
Ce ne sono tantissimi… [Joaquin] Phoenix, è un attore straordinario ma qui stiamo portando il sogno oltre confine. In Italia ci sono moltissimi attori bravi, quindi direi che mi piacerebbe prendere parte ad un film con attori talentuosissimi ma nuovi. Forse il limite del nostro cinema sta nel fatto che scelgono sempre le stesse persone, mentre ci sono moltissimi attori di talento e quindi largo ai nuovi attori, non per forza giovani. Di attori ce ne sono una miriade, bisognerebbe solo avere un po’ più di fantasia.
Tu ti sei fatta conoscere anche a livello internazionale. Penso al film di David Cronenberg, Crimes of the Future, presentato allo scorso Festival di Cannes: cosa ci dici di quell’esperienza?
Molto piacevole e molto semplice, perché David è un regista che sa molto bene quello che vuole e riesce a trasmettere questa sua chiarezza e questa sua serenità agli attori che lavorano con lui. Io sono partita per Atene con mille paure: era il mio primo progetto in lingua inglese, e dovevo incontrare Cronenberg che è un grande maestro. Invece, i miei timori si sono dissolti in un attimo, abbiamo parlato per un’ora del mio personaggio e del film e mi sono resa subito conto che lui è un uomo molto autoironico che non si prende sul serio, pur facendo molto sul serio, perché lui è un genio. Poi il mio personaggio era fuori dal comune, perché è una performer artist che si devasta la faccia per superare il concetto stesso di bellezza.
Non ho potuto non notare i tuoi magnifici look da red carpet e non solo, tra Cannes e il Montecarlo Television Festival: qual è il tuo stilista preferito?
Non ce l’ho [ride ndr], nel senso che seguo il mio istinto e cambio continuamente stile. Sono ancora plasmabile, certamente mi piace mettere del mio, senza essere troppo influenzata dalla moda. È chiaro che quando hai degli eventi, ti affidi a bravi stilisti, ma nella vita di tutti i giorni sono abbastanza indipendente. Mi piace personalizzare.
Progetti futuri?
Prossimamente mi vedrete in una serie Sky che s’intitola, Unwanted, scritta da Stefano Bises e diretta da Oliver Hirschbiegel, regista del film La caduta che racconta gli ultimi giorni di Hitler. Adesso sono sul set di un film, ma non posso dire di più al momento.