Si chiamava Cecilia, era la Dama con l’Ermellino dipinta da Leonardo

Il suo nome era Cecilia Gallerani, ed è la protagonista di una delle opere più affascinanti di Leonardo Da Vinci. Ecco la sua storia

Foto di Sonia Surico

Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

La Dama con l’Ermellino è uno dei dipinti più famosi del maestro del Rinascimento italiano, Leonardo da Vinci. Considerato un capolavoro a livello mondiale, fu dipinto tra il 1488 e il 1490 e raffigura Cecilia Gallerani, amante di Ludovico Sforza, duca di Milano. Uno dei quattro dipinti che vedono protagonista una donna, probabilmente l’unico che l’artista dipinse dal vivo durante il suo soggiorno milanese.

L’opera ha attraversato molte vicissitudini nel corso della sua storia. Nel XVIII secolo fu rubato dalla collezione Czartoryski di Cracovia durante una rivolta politica, ma fu poi restituito in cambio di ostaggi polacchi detenuti dai russi. Durante la Seconda Guerra Mondiale è sopravvissuto alla distruzione quando è stato nascosto in una cripta della chiesa e, attualmente, è conservato al Museo Czartoryski di Cracovia ed è considerato il tesoro nazionale della Polonia.

In questo articolo esploreremo ciò che rende questo ritratto così speciale e scopriremo chi era questa donna così misteriosa che da secoli affascina con il suo sguardo enigmatico.

Cecilia Gallerani: chi era la Dama con l’Ermellino

Il suo nome era Cecilia Gallerani e la sua è una storia di vita davvero interessante e avvincente. La sua identità è rimaste nell’oscurità per secoli fino a quando, mettendo insieme una serie di prove scoperte negli archivi di tutta Europa, si è potuto finalmente conoscere di più sulla vita di questa dama così misteriosa e capire cosa rende questo ritratto così affascinante a distanza di tempo.

Cecilia, che a quel tempo aveva solo 15 anni, fu la compagna del duca di Milano Ludovico il Moro, la sua immagine immortalata nel dipinto mostra la bellezza e l’eleganza della donna e la sua vita fu oggetto di grande ammirazione e speculazione nella società dell’epoca.

La storia di Cecilia si fonde con l’arte, la politica, il potere, la passione e saperne di più sulle vicissitudini di questa figura storica è un viaggio emozionante attraverso gli eventi della storia italiana.

La dama è stata indubbiamente un simbolo dell’aristocrazia durante il periodo rinascimentale, un’epoca di grandi cambiamenti in cui la nobiltà ha cercato di consolidare il proprio potere attraverso vari mezzi, tra cui la bellezza, l’eleganza e l’intelligenza della donna che rappresentavano l’ideale di raffinatezza e cultura, ovvero i valori che la nobiltà cercava di mantenere e promuovere.

Tuttavia, bisogna anche considerare la posizione e i diritti delle donne in quel periodo. Nonostante il loro ruolo di rappresentanza come simbolo di prestigio, le donne non erano al pari agli uomini. Discutere della figura della dama, infatti, ci aiuta a capire meglio la storia e i valori che dominavano la società rinascimentale.

Una bellezza senza tempo tra potere, arte e mistero

La scelta dell’Ermellino non è stata affatto casuale. La donna guarda direttamente fuori dalla cornice con un’espressione seducente ma dignitosa, con un ermellino drappeggiato sul grembo. L’ermellino è un simbolo popolare fin dall’antichità, che rappresenta la regalità e l’alto rango. In questo particolare dipinto, l’ermellino funge da allegoria della purezza interiore e della virtù di Cecilia, nonostante il suo status sociale.

L’ermellino è stato da sempre associato a figure reali e la posa che la ritrae orgogliosa in una pausa quasi momentanea nel bel mezzo di un viaggio, trasmette attesa e compostezza. L’espressione della donna è di contemplazione e serenità, il suo sguardo sembra concentrato su qualcosa al di là della cornice e gli occhi gentili creano una forte sensazione di empatia e comprensione con chi la osserva.

Attraverso la presenza dell’ermellino, da Vinci è in grado di trasmettere il messaggio del potere e della forza della virtù su qualsiasi ostacolo o circostanza. Questa lezione morale è stata citata da molti nel corso della storia, contribuendo ad accrescere l’eredità e il significato culturale dell’opera.

Questo capolavoro mostra l’inclinazione di Leonardo per la luce, l’espressionismo, la perfezione delle proporzioni e la delicatezza dei dettagli, tutti elementi che indicano la bellezza nelle sue opere. Per questo motivo è entrato a far parte di innumerevoli musei in tutto il mondo ed è stato celebrato per secoli dalla sua creazione grazie alla sua storia accattivante e alla miriade di interpretazioni date dagli storici dell’arte in diversi momenti.

La Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci è un’opera straordinaria che testimonia il genio dell’artista, un dipinto senza tempo, che continuerà ad affascinare gli spettatori per le generazioni a venire.