Carlotta Bertotti e il coraggio di sentirsi diversi

Quando era solo una bambina Carlotta ha avuto paura di non essere accettata. È successo quando crescendo si è sentita diversa dagli altri

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

“Quando sono nata avevo un puntino nell’occhio, pensavano ad un trauma da parto. Invece era un qualcosa destinato a crescere con me e a segnare per tutta la mia vita il mio volto”.

Inizia così il racconto di Carlotta Bertotti andato in onda a Le Iene durante la puntata del 18 aprile del 2023, in maniera spontanea, genuina e autentica. Diversa, rispetto a quella che il favoloso mondo della televisione o quello patinato dei social network ci hanno restituito fino a oggi, ma estremamente vera, proprio come lei.

Influencer e modella italiana, Carlotta ha 23 anni. Eppure, nonostante la sua giovane età, si è fatta portavoce di una lezione di vita che dovrebbe essere un esempio per tutti noi. La ragazza, infatti, si è spinta dove in pochi osano fare. Ha avuto il coraggio di sentirsi diversa, di mostrarsi per quello che è, senza trucco e senza inganni, rifiutando le aspettative della società delle apparenze e scegliendo di essere se stessa. E questa è la sua storia.

Chi è Carlotta Bertotti, l’influencer che sfida i canoni di bellezza standardizzati

“Poso e sfido i canoni di bellezza”, sono queste le parole che usa Carlotta Bertotti per presentarsi al mondo attraverso il suo profilo Instagram, seguito da migliaia di persone. Una descrizione breve, la sua, che però apre le porte a un universo straordinario fatto di diversità e imperfezione, quelle che ci rendono unici. Che ci rendono umani.

L’influencer italiana, seguitissima da migliaia di giovani, sin da bambina ha dovuto fare i conti con la paura di non essere accettata dagli altri. La modella, infatti, è nata con il Nevo di Ota, un’alterazione di natura benigna che colpisce la pigmentazione della pelle e delle strutture oculari e perioculari.

“Beh, benigna si fa per dire, perché ha iniziato a farmi male fin da piccola”, ha raccontato la modella davanti alle telecamere de Le Iene. Sì, Carlotta ha avuto paura. È successo quando crescendo, e osservando il riflesso del suo volto allo specchio, si è sentita diversa.

“Prima di andare a scuola passavo le ore al trucco e indossavo una lente a contatto speciale per non essere costretta ad affrontare sguardi e domande. Avevo alzato un muro intorno a me. Nessuno poteva vedere chi fossi tranne la mia famiglia e me, e allo specchio vedevo solo un fenomeno da baraccone, una persona sbagliata”, ha poi ammesso la Bertotti con una sincerità disarmante.

Aveva nascosto il suo aspetto perché si vergognava. Lo faceva con il trucco e con una lente a contatto speciale. Lo faceva perché aveva deciso che voleva assomigliare agli altri, senza però rendersi conto che, così facendo, rischiava di perdere la cosa più importante del mondo, la sua imperfetta unicità.

Il coraggio di sentirsi diversi

Le cose, poi, sono cambiate. Dopo 18 anni di paure e insicurezze, Carlotta ha scelto di non nascondersi più. Ha trovato il coraggio di sentirsi diversa e si è mostrata al mondo per chi è davvero: bellissima, imperfetta, unica.

Un giorno però ho detto basta. Era estate, ero in spiaggia, lì con dei miei amici senza dir loro nulla mi sono struccata e ho chiesto: “Notate qualcosa di strano?” Niente. Silenzio. Una liberazione. Per diciotto anni avevo nascosto il mio aspetto e per sforzarmi di assomigliare agli altri avevo smesso di somigliare a me. Oggi invece ho capito che non mi devo nascondere, che posso usare la mia unicità per aiutare gli altri ad esprimere loro stessi. Sentirsi diversi fa paura ma è proprio nelle differenze che ti puoi scoprire speciale, forse prezioso. E quindi se ti fissano, lasciali fissare.