La pera dell’acqua, è scura e si mangia in insalata

Scopriamo come conservare e mangiare la pera dell'acqua: tutte le particolarità di questa tipologia di frutto insolito e meno conosciuto

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Nel mondo esistono tanti frutti particolari, ma ci sono anche tipologie di frutti comuni che si distinguono per alcune loro caratteristiche. Questo è il caso della pera Lardara, meglio conosciuta come pera dell’acqua: che cosa la contraddistingue dalle normali pere che portiamo sempre in tavola? Innanzitutto, ha un metodo di conservazione insolito (da cui, tra l’altro, prende il nome). E poi è possibile consumarla in abbinamenti decisamente diversi da quelli cui siamo abituati, rendendolo un frutto davvero particolare – e che merita di essere provato almeno una volta nella vita. Scopriamo come si conserva e come possiamo mangiarlo.

Cos’è la pera dell’acqua

La pera dell’acqua è il nome più comune per indicare una tipologia di pera probabilmente meno conosciuta rispetto alle solite, e che presenta alcune caratteristiche davvero particolari: la pera Lardara. Questo frutto ha un colore abbastanza scuro e tendente al marroncino, tanto da non sembrare affatto buono per essere mangiato, e il suo diametro è di circa 6-7 centimetri. I suoi alberi crescono in modo naturale, ma la cosa più incredibile è che appare in un modo che potrebbe ingannare chi lo vede, facendogli immaginare una consistenza o un sapore completamente diversi dalla realtà.

La pera dell’acqua, infatti, ha un processo di maturazione diverso dai soliti frutti: la sua stagione è quella dell’autunno e il periodo di raccolta riguarda i mesi di ottobre e novembre, ma matura solo in inverno. La pera Lardara, infatti, viene raccolta ancora acerba quando il suo colore è sul giallo-oro. La maturazione completa avviene dopo, a terra, e solo quando la sua consistenza sarà perfetta deve essere ancora sottoposta ad un altro procedimento. Quando è finalmente morbida al tatto, la pera viene immersa in dei secchi riempiti di acqua, da cui verrà tolta solo quando sarà ufficialmente pronta per essere consumata. Da questo procedimento arriva il suo nome più comune, pera dell’acqua, che ricorda proprio il modo di conservazione e maturazione.

Per quanto riguarda la questione della consistenza e del possibile inganno, il punto principale è solamente uno: il suo colore marrone scuro, soprattutto della polpa dopo la maturazione, potrebbe far pensare che sia un frutto troppo molle, vecchio o troppo maturo. Niente di più sbagliato, perché questa è proprio la sua caratteristica principale e la pera Lardara regala un sapore davvero incredibile, che non ha niente a che vedere con quello dei frutti ormai passati.

Pera Lardara, dove si coltiva

Un’altra caratteristica decisamente peculiare della pera Lardara è la sua zona di coltivazione: si tratta infatti di un’area ben precisa e piuttosto ristretta, situata in Campania. Stiamo parlando della regione del Monte Cervati, nel cuore del Cilento, dove si trova l’habitat ideale per la pera dell’acqua. In particolare, i suoi alberi proliferano soprattutto nei pressi dell’abitato di Monte San Giacomo, in provincia di Salerno, a circa 750 metri di altitudine. I numerosi tentativi di spostare (e ampliare) la coltivazione di questa specie di pera anche altrove sono stati fallimentari.

Pera dell’acqua, come si mangia

Le pere, come tutti gli altri frutti, vengono solitamente consumate fresche al termine del pasto o per un salutare spuntino, oppure sono usate per preparare squisite macedonie o per impreziosire deliziosi dessert. In alcuni casi, si adattano anche a ricette salate: è proprio il caso della pera dell’acqua, che è la protagonista indiscussa di una ricetta tipica cilentana, e più precisamente della zona di Monte San Giacomo. Stiamo parlando dell’insalata con i peperoni sott’aceto, nella quale si possono aggiungere altri ingredienti come i pomodori, le alici e le olive.

Si tratta di una ricetta facile e semplice, ma dal gusto spettacolare. Per prepararla, iniziate tagliando la pera Lardara a spicchi (con o senza buccia è indifferente, dipende dai gusti personali). Poi pulite i peperoni sott’aceto, aprendoli e togliendo i semi: sciacquateli bene sotto l’acqua corrente e tagliateli a filetti, quindi lasciateli asciugare bene su un foglio di carta assorbente. Risciacquate anche le acciughe, tamponandole con della carta assorbente per rimuovere l’eccesso di acqua, poi sistematele su un piatto e conditele con un po’ di olio extravergine d’oliva.

Ora non vi resta che mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola capiente, unendo anche le olive. Se ne avete piacere, potete aggiungere degli spicchi d’aglio interi e dei pomodorini. Condite con olio extravergine d’oliva, sale e pepe, quindi portate in tavola: il risultato è eccellente, e sorprenderà i vostri commensali. Naturalmente, questa non è l’unica ricetta che si può preparare usando le pere dell’acqua. Nella cucina tradizionale cilentana, questi frutti sono ottimi per preparare antipasti e primi piatti, come degli squisiti risotti: uno dei loro pregi è infatti la capacità di mantenere la consistenza anche dopo la cottura.