Come utilizzare il rosmarino in cucina: 5 consigli utili

Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più usate in cucina, ma siete sicuri di utilizzarlo al meglio? Ecco qualche suggerimento

Almeno una volta nella vita chiunque ne ha avuto a che fare, soprattutto perché in cucina questa pianta aromatica viene spesso utilizzata, specialmente in tutto il Mediterraneo, ma non tutti conoscono i suoi segreti per usarlo al meglio e in particolare sfruttarlo nel migliore dei modi. Il rosmarino, infatti, può essere utile in più occasioni. Per fare in modo che questa erba aromatica dia il meglio di sé basterà seguire cinque e semplici consigli.

Come usare il rosmarino in cucina

Il sapore aromatico del rosmarino si sposa perfettamente con molte pietanze, a partire dal pesce, passando per l’agnello, il maiale e anche con il pollame; sono in tanti, infatti, a utilizzare le sue foglie (intere o tritate) sul cibo, soprattutto quando si usa il forno come metodo di cottura. Un uso perfetto potrebbe anche riguardare la marinatura: quando si vuole fare una grigliata, infatti, specialmente se si tratta di carne come l’agnello o il pollo, prima di metterla sulla griglia sarebbe perfetto marinarla con del rosmarino (anche abbinato ad altre spezie).

Se il suo sapore abbastanza deciso dovesse piacervi davvero molto, potreste creare un olio aromatizzando lasciando macerare rametti di rosmarino in olio: questa combinazione è perfetta per condire del pane, le verdure e anche le bruschette che risulteranno decisamente più gustose.

Come scegliere il rosmarino

Avere un piccolo orto e di conseguenza la possibilità di consumare i prodotti a Km 0 sicuramente rende il risultato perfetto! Anche un contadino di fiducia o il mercato di frutta e verdura potrebbe essere una soluzione ottima, ma per chi dovrà accontentarsi del supermercato niente paura, perché si possono trovare ugualmente prodotti di buona qualità.
L’unica accortezza che bisogna avere è quella di fare attenzione a ciò che si sta acquistando: nel caso del rosmarino, infatti, è importante acquistarlo in perfette condizioni, scegliendo attentamente i rametti che non presentano zone annerito o di consistenza molliccia, con foglie aghiformi ben attaccate, di colore grigio-verde, senza aree giallastre o brune. Il profumo deve essere intenso, caldo, pungente e resinoso. 

Come conservare e pulire il rosmarino

Quando si è in possesso di una grande quantità di rosmarino e lo si vuole conservare, bisogna seguire alcuni semplici ma importanti passi per farlo al meglio. Certo, l’ideale sarebbe senza ombra di dubbio usarlo appena acquistato o colto dall’orto, ma non è vietato farne una bella scorta per ogni evenienza.

Per prima cosa bisogna lavare attentamente i rametti e asciugarli con un foglio di carta assorbente; una volta asciugati, avvolgerli con della carta da cucina inumidita per poi conservarli in frigo. Se questo modo non vi convince, in alternativa si può lasciare il rosmarino in un sacchetto di plastica richiudibile o in un contenitore ermetico.

Rosmarino, come usarlo nei cocktail

Il rosmarino non è perfetto solamente per il cibo, proprio per il suo profumo e il suo sapore così decisi ma piacevolissimi. Non tutti sanno che lo si può utilizzare anche nel mondo delle bevande: sì, proprio così, si può bere un cocktail fresco e perfetto con il tocco finale dell’erba aromatica.

Ormai più passano gli anni e più tra i cocktail si vede qualsiasi tipo di ingrediente, che sia anche solo per rendere il bicchiere esteticamente più interessante. Servire i cocktail con dei rametti di rosmarino, però, oltre a fargli avere un’estetica particolare, ne aumenterà la freschezza. Con cosa si abbina bene? Fra gli alcolici, è ottimo con vodka e gin; fra gli analcolici con bevande e succhi a base di frutta, in particolare è perfetto servito con della limonata o drink al limone.

Ma non è finita qui, perché con il rosmarino si possono anche fare infusi e tisane: basta lasciare le foglie in infusione per 5-6 minuti in acqua bollente e poi gustarne il sapore incredibile in qualsiasi momento della giornata. 

Come essiccare il rosmarino e farne un olio aromatico

Il rosmarino si conserva a lungo se fatto essiccare, e questo passaggio non è affatto difficile. Per per farlo bisogna appendere con dello spago dei rametti di rosmarino capovolti in luoghi asciutti, moderatamente caldi e al riparo dalla luce. Le foglie man mano che diventeranno secche tenderanno a staccarsi per cui mettete sotto ai rametti dei contenitori per raccoglierle. Quando le foglie risulteranno essere tutte secche, togliete anche quelle che sono rimaste attaccate ai rametti, e infine conservatele (intere o tritate) in un barattolo di vetro con chiusura ermetica, lontano da luce, umidità e calore.

Per fare in modo che i mazzolini di rosmarino siano sistemati in maniera ordinata, basta allinearli su un’asticella di legno da appendere e dividerli in non più di dieci rametti alla volta in modo da farli essiccare più velocemente. Questo passaggio si può effettuare sia in luoghi aperti e sia in quelli chiusi, facendo attenzione al fatto che ci sia sufficiente aria.

E se il rosmarino dovesse far fronte alla polvere o agli insetti? Niente paura: tutto ciò che dovrete fare è inserire i mazzolini in sacchetti di carta, come quelli del pane, creando però dei piccoli fori su ogni lato per permettere all’aria di passare e compiere l’essiccazione.

Un altro metodo efficace per essiccare il rosmarino (e non solo) è usare un vero e proprio essiccatore: si tratta di uno strumento molto utile e versatile, perfetto anche per scorze di agrumi, funghi, altri ortaggi e tutte le varie spezie esistenti e che più ci piacciono. Sul mercato si possono trovare vari modelli, dal più economico al più costoso, ma è consigliato per chi ama essiccare non solo il rosmarino, altrimenti vi ritrovereste con un elettrodomestico di troppo nella vostra cucina da usare una sola volta l’anno.

Come indicato precedentemente, con il rosmarino essiccato si può ottenere un ottimo olio aromatizzato, e per farlo c’è bisogno di sminuzzare finemente le foglie di rosmarino secche e farle macerare in olio extravergine d’oliva per circa 10 giorni. Al termine di questo periodo filtrate l’olio in modo da togliere il rosmarino, avendo cura di spremerlo per far fuoriuscire l’olio che ha assorbito, poi versate il risultato ottenuto al rosmarino in una bottiglia di vetro (meglio se scuro) con chiusura ermetica.