Ecco come riconoscere il vero olio extravergine

Odore, sapore, consistenza e prezzo. Dopo la maxi truffa dell'olio ecco le dritte per non incappare in una fregatura

MESSAGGIO PROMOZIONALE

Dopo lo scandalo dell’olio che ha travolto 7 noti marchi italiani per aiutare i consumatori a non incappare in qualche fregatura la Coldiretti spiega come riconoscere un un buon extravergine italiano. Per cominciare occhio al prezzo, che se troppo basso dovrebbe mettervi sul chi va là. I prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. E’ importante anche guardare la scadenza e l’anno di produzione, preferendo l’extravergine “nuovo”. In commercio c’è anche l’olio del 2014, anno drammatico per il Made in Italy con la produzione scesa al minimo storico. Proprio per questo molto olio è stato importato da altri Paesi per miscelarlo al nostrano. Il raccolto del 2015 invece è andato bene, crescendo del 30% pur rimanendo sotto la media storica (400mila tonnellate contro 500mila).

Ovviamente non è semplice giudicare un olio per chi non è un esperto del settore. Ecco perciò qualche altro consiglio per voi.

ODORE: Scaldate l’olio in un bicchiere con le mani fino a che non raggiunga i 27-28 gradi centigradi: poi annusate. L’odore deve essere di olive fresche, deve sapere di buono.

SAPORE: Il sapore deve essere leggermente amaro e un sentore di piccante è un elemento di pregio ma non deve pizzicare troppo.

CONSISTENZA: Un consiglio è quello di analizzare il livello di fluidità. Versatene un goccio sul piatto: se è un buon olio non si deve espandere subito ma lentamente. Un buon olio ha un livello di fluidità medio-basso, più fluido è meno sarà di qualità.

Un olio che non fa scherzi
Il marchio Fior Fiore Coop ha selezionato extravergini 100% italiani. Potrere scegliere la delicatezza di un extravergine di olive taggiasca, perfetto per verdure crude o cotte, e il profumo fruttato intenso di un toscano IGP ottenuto prevalentemente dalle varietà Moraiolo, Frantoio e Leccino;tra il sapore marcato di un novello “ultima raccolta” o il gusto equilibrato e leggermente amaro di un extravergine non filtrato; tra le note piccanti di un Umbria Colli Martani DOP, l’avvolgente aroma di un Terra di Bari DOP ottenuto prevalentemente da olive Cima di Bitonto e Coratina o il vellutato sapore di un Val di Mazara DOP con cultivar Biancolilla, Nocellara e Cerasuola.

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