Fittonia, come curarla in vaso, dove tenerla e quanto innaffiarla

La fittonia è tra le piante più belle da avere in casa: la "pianta mosaico" decora gli ambienti e richiede poche cure. Ecco cosa sapere

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 19 Febbraio 2025 16:58

Tra le piante più belle da coltivare in casa troviamo la fittonia, originaria dell’America centrale e meridionale, estremamente apprezzata per via della sua immensa bellezza. È infatti conosciuta per essere nota come la pianta mosaico: possiamo posizionarla in casa ovunque desideriamo, portando quella nota green che non guasta mai. Tra l’altro, questa pianta si presta alla perfezione per essere posizionata nei vasi sospesi, fungendo da abbellimento per i nostri ambienti. Vi sveliamo tutti i trucchi per curarla: dove posizionarla e di quanta acqua e luce ha bisogno.

Cos’è la fittonia? Le caratteristiche

Prima di approfondire le cure da destinare alla fittonia, così come la posizione o ancora di quanta acqua ha bisogno, ci concentriamo sulle sue caratteristiche: questa pianta è originaria dell’America centrale e meridionale e appartiene alla famiglia delle Acanthaceae. Di certo, il fattore estetico contribuisce a renderla così interessante: la pianta mosaico non necessita di cure o attenzioni dispendiose né in termini di tempo né per quanto riguarda i costi. Anzi, a dire il vero, proprio per la facilità con cui possiamo curarla e coltivarla, è ideale come pianta sospesa. Insomma, una pianta perfetta da regalare anche a chi ha il famoso pollice nero.

Questa pianta ornamentale da interni è estremamente particolare per via del suo fogliame variegato: non possiamo non rimanere affascinati dalle profonde venature, che le hanno dato il nome di pianta mosaico. Anche le foglie si presentano in colori variegati e persino sgargianti, sulle note del rosa e del rosso, così come del bianco o del giallo. La pianta non cresce molto in altezza, infatti non raggiunge solitamente i 30 cm. Grazie alla sua alta adattabilità, è perfetta come pianta da interno: ne troviamo diverse varietà, tra cui la Fittonia argyroneura o ancora la Fittonia verschaffeltii.

Dove posizionare la fittonia in casa?

Iniziamo da un aspetto a dir poco essenziale per quanto riguarda la cura della nostra fittonia: dobbiamo prima di tutto metterla in un ambiente in cui la temperatura media rimane stabile intorno ai 18°C, ma può comunque sopportare una temperatura più alta, fino a un massimo di 28°C. Quando fa troppo caldo, possiamo posizionarla all’esterno, ma dobbiamo avere cura di scegliere una posizione ombreggiata. In inverno, invece, consigliamo di tenere la pianta all’interno, in una posizione in cui possa essere bagnata dalla luce. Sconsigliamo, invece, di tenerla vicino alle fonti di calore o in un punto in cui possono esserci molti spifferi, perché potrebbe patire le correnti d’aria gelide.

C’è anche un’altra cosa da sapere: contrariamente ad altre piante, la fittonia non richiede moltissime ore di luce, ma naturalmente dobbiamo comunque garantire una esposizione sufficiente. Non va mai posta in una posizione con luce solare diretta, ma anzi semiombreggiata. In questo modo saremo certi che la nostra pianta riceverà luce a sufficienza per essere rigogliosa.

Ogni quanto annaffiare la fittonia?

Veniamo a un altro punto essenziale: nel momento in cui scegliamo di avere delle piante, dobbiamo assolutamente avere cura di posizionarle nel luogo giusto e di garantire che ricevano acqua e nutrienti per crescere in modo rigoglioso. Per quanto riguarda l’annaffiatura, possiamo farlo almeno due o tre volte a settimana quando arriva la bella stagione, quindi in primavera e in estate, mentre in inverno la pianta non necessita di essere annaffiata continuamente, solo una volta a settimana circa.

Come sempre, perché vale per tutte le piante, dobbiamo assolutamente controllare che il terreno non si asciughi troppo né che sia troppo bagnato, perché il ristagno d’acqua potrebbe causare un deperimento. Generalmente, il momento migliore per dare l’acqua alla nostra fittonia è quando, toccando i primi 2-3 cm del terreno, ci rendiamo conto che risulta asciutto. L’acqua da dare alla fittonia deve essere a temperatura ambiente e priva di calcare. Inoltre, gli esperti consigliano di non bagnare le foglie, per evitare che possano formarsi macchie marroni o gialle.

Come curare la fittonia: gli accorgimenti

Per i loro meravigliosi motivi venosi, la fittonia non è solo conosciuta come pianta mosaico, ma anche come pianta nervosa, poiché questi motivi sono simili ai nervi. Abbiamo visto che non richiede molte cure, ma ovviamente dobbiamo comunque assicurarci che riceva quelle attenzioni minime per mantenersi perfetta. Dopo aver visto gli aspetti che riguardano la luce e l’irrigazione, vediamo la concimazione: questa pianta da appartamento è a crescita lenta, quindi non dobbiamo in alcun modo sovraconcimarla, ma è preferibile usare un prodotto per piante da dare all’occorrenza, anche ogni 2 o 4 settimane.

Per quanto riguarda il rinvaso, la fittonia non lo richiede frequentemente, ma dipende dalla crescita: può avvenire anche ogni due o tre anni. Il terreno deve essere ben drenante, con un pH che oscilla tra 6,0 e 6,5. Basta il terriccio, a cui aggiungere, volendo, della vermiculite oppure della perlite.

La fittonia è tossica?

No, la buona notizia è che la fittonia non è in alcun modo velenosa, né per i cani né per i gatti. Possiamo dunque considerarla una pianta sicura per chi ha animali domestici in casa.

Malattie e parassiti della fittonia

C’è ancora un’altra buona notizia: raramente la fittonia viene attaccata da parassiti o malattie, soprattutto quando scegliamo di tenerla al chiuso. Più in generale, però, può capitare che la pianta venga attaccata da tripidi, cocciniglie e acari del ragno. Tra le malattie più comuni, invece, troviamo il marciume radicale, l’oidio e le macchie fogliari.

Perché la fittonia perde le foglie?

Se abbiamo notato che la nostra meravigliosa fittonia perde le foglie, può essere dovuto a innumerevoli fattori: per esempio, la posizione è fondamentale per tenerla in buona salute, ed è assolutamente sconsigliato tenere la pianta all’esterno quando fa troppo freddo o esporla a correnti d’aria frequenti.

Se, invece, osserviamo le foglie secche e raggrinzite, ciò è dovuto sicuramente al nostro ambiente, che è troppo poco umido o, in alternativa, l’abbiamo esposta per troppe ore alla luce diretta del sole. Questa pianta è facile da curare, ma dobbiamo semplicemente avere cura di scegliere la giusta posizione, per ammirare le sue magnifiche foglie che decoreranno i nostri ambienti in pieno stile giungla urbana.