Panni in microfibra, spugnette e stracci, come lavarli e igienizzarli

Lavare e igienizzare regolarmente panni in microfibra, spugnette e stracci previene batteri e cattivi odori. Usa metodi naturali e segui le giuste accortezze

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 13 Marzo 2025 20:37

I panni in microfibra, le spugnette da cucina e gli stracci per le pulizie sono alleati indispensabili per mantenere la casa splendente. Spesso però dimentichiamo che anche questi strumenti di pulizia necessitano di cure e attenzioni. Utilizzandoli ogni giorno per rimuovere sporco e germi, accumulano a loro volta batteri, cattivi odori e residui di detersivo.

Una corretta pulizia e igienizzazione di panni, spugne e stracci è fondamentale non solo per una questione di igiene, ma anche per farli durare più a lungo ed evitare di spargere nuovamente lo sporco in giro per casa.

Perché è importante lavare panni in microfibra, spugnette e stracci

Panni in microfibra, spugne e stracci vengono utilizzati per eliminare polvere, unto e germi dalle superfici, ma durante l’uso trattengono tutto lo sporco al loro interno. Pensiamo ad esempio a una spugnetta da cucina: rimane spesso umida e intrisa di residui di cibo, creando l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri. Allo stesso modo, un panno in microfibra che passa su varie superfici raccoglie polvere, germi e magari tracce di detergenti. Se non li laviamo correttamente, la volta successiva che li usiamo rischiamo di spargere nuovamente germi e sporco invece di pulire davvero.

Oltre all’aspetto igienico, c’è anche un motivo pratico: strumenti puliti funzionano meglio. Un panno in microfibra libero da residui mantiene la sua capacità di attirare la polvere e lucidare le superfici senza graffiarle. Una spugna ben igienizzata è più efficace nel sgrassare piatti e piani di lavoro, senza rilasciare cattivi odori.

Con quale frequenza lavarli per evitare batteri e cattivi odori

Stabilire una giusta frequenza di lavaggio per panni, spugne e stracci è essenziale per tenere sotto controllo germi e odori. Ecco alcuni consigli:

I panni in microfibra possono essere riutilizzati molte volte, ma lavarli spesso ne garantisce l’efficacia. Un panno in microfibra utilizzato per spolverare ambienti poco sporchi potrebbe essere lavato dopo 2-3 utilizzi; al contrario, i panni usati per pulire cucina e bagno (superfici che vengono a contatto con cibo, grasso o germi) andrebbero lavati dopo ogni sessione di pulizie o almeno un paio di volte a settimana.

In pratica, se usi un panno microfibra per asciugare il lavello o pulire i fornelli ogni giorno, mettilo a lavare a fine giornata o ogni due giorni per prevenire l’accumulo di batteri e l’insorgere di odori sgradevoli. L’importante è anche far asciugare bene il panno dopo ogni uso: appendilo aperto in un luogo aerato, così da non rimanere umido a lungo (l’umidità favorisce i cattivi odori e la muffa).

Per quanto riguarda stracci e strofinacci per le pulizie, anche qui la regola è la stessa: lavaggi frequenti. Gli strofinacci da cucina (quelli usati per asciugare le mani o le stoviglie, o per pulire i ripiani) idealmente dovrebbero essere cambiati e lavati ogni giorno o ogni due giorni, perché assorbono molta umidità e residui alimentari.

Gli stracci per il pavimento o per spolverare vanno lavati dopo ogni utilizzo intenso: ad esempio, dopo aver passato lo straccio umido sul pavimento di tutta la casa, è bene sciacquarlo e metterlo in lavatrice. Se invece lo usi solo per togliere un po’ di polvere in una stanza, potresti riutilizzarlo un paio di volte prima del lavaggio, purché sia ben asciutto e non visibilmente sporco. Anche qui, annusa e osserva: se il panno emana cattivo odore o presenta macchie ostinate, meglio lavarlo subito.

Metodi naturali per igienizzare senza prodotti chimici aggressivi

Non serve ricorrere a candeggina o altri detergenti chimici forti per avere panni e spugne igienizzati. Esistono diversi metodi naturali e casalinghi efficaci per eliminare la maggior parte di germi e cattivi odori, utilizzando ingredienti economici e presenti in tutte le case. Vediamone alcuni:

  • Acqua bollente e aceto bianco: l’aceto bianco è un potente alleato naturale contro batteri e odori. Per igienizzare le spugne da cucina, puoi far bollire un pentolino d’acqua, toglierlo dal fuoco e aggiungere 1 bicchiere di aceto bianco. Immergi la spugnetta in questa soluzione e lasciala in ammollo finché l’acqua non si raffredda (almeno 15-30 minuti). L’aceto aiuterà a eliminare gran parte dei microbi e soprattutto a neutralizzare gli odori sgradevoli. Dopo l’ammollo, sciacqua bene la spugna con acqua corrente e strizzala. Questo metodo è ottimo anche per strofinacci e stracci: riempi un secchio o una bacinella con acqua calda e aceto (puoi usarne mezzo bicchiere per qualche litro d’acqua) e lascia i panni in ammollo per mezz’ora, poi risciacqua. L’aceto, oltre ad essere antibatterico naturale, funge da ammorbidente ecologico, quindi i tessuti usciranno morbidi e senza residui di calcare.
  • Limone e bicarbonato di sodio: il limone ha proprietà antibatteriche e lascia un gradevole profumo di pulito. Puoi spremere il succo di uno o due limoni in una bacinella d’acqua calda e aggiungere 2 cucchiai di bicarbonato di sodio. Immergi spugne e panni in questa soluzione frizzante e lascia agire per circa 30 minuti. Il bicarbonato aiuta a sgrassare e deodorare, mentre il limone disinfetta delicatamente. Trascorso il tempo, risciacqua accuratamente. Questo metodo è indicato in particolare per togliere quell’odore di “umido” o di muffa dalle spugnette e per rinfrescare i panni di cucina. In alternativa al succo di limone fresco, puoi usare anche acido citrico in polvere (un cucchiaio sciolto in acqua calda) che ha effetti simili nel neutralizzare i cattivi odori.
  • Sapone di Marsiglia e ammollo prolungato: un rimedio della nonna sempre valido per igienizzare i tessuti è il sapone di Marsiglia. Prendi il panno sporco o lo strofinaccio e insaponalo bene strofinandolo con del sapone di Marsiglia (quello solido va benissimo). Aggiungi anche un cucchiaio di bicarbonato direttamente sul tessuto insaponato e strofina energicamente: questa combinazione rimuove lo sporco e igienizza in modo naturale. Dopo aver insaponato e strofinato, riempi una bacinella di acqua calda e lascia in ammollo i panni per un’oretta. In seguito, risciacqua abbondantemente. Il sapone di Marsiglia è delicato sulle fibre ma efficace nel pulire a fondo e il bicarbonato potenzia l’azione detergente.
  • Lavatrice ad alta temperatura: per panni in microfibra e stracci in tessuto la soluzione più semplice resta spesso la lavatrice. Anche senza candeggina o disinfettanti chimici, il ciclo caldo della lavatrice può igienizzare efficacemente. Controlla sempre le etichette: molti panni in microfibra si lavano bene a 60°C (questa temperatura è sufficiente a eliminare la gran parte dei batteri senza rovinare le fibre), mentre gli stracci in cotone bianco possono anche sopportare temperature di 90°C se molto sporchi. Aggiungi il tuo detersivo abituale (meglio se non troppo aggressivo) e, se vuoi, mezzo bicchiere di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente: l’aceto aiuterà a igienizzare e a mantenere morbide le fibre. In alternativa all’aceto, anche un cucchiaio di percarbonato di sodio(una candeggina naturale a base di ossigeno attivo) nel cestello può aiutare a smacchiare e disinfettare senza rovinare i colori. Evita invece l’uso dell’ammorbidente tradizionale, che vedremo tra poco essere sconsigliato soprattutto per la microfibra.

Errori da evitare nel lavaggio e nella manutenzione

Anche seguendo i consigli giusti, ci sono alcuni errori comuni che è bene evitare quando si lavano e si mantengono panni, spugnette e stracci:

  • Lasciarli sporchi o umidi troppo a lungo: uno degli errori peggiori è dimenticare spugne e panni umidi nel lavello, nel secchio o in un angolo. L’umidità stagnante è terreno fertile per muffe e batteri, che in poche ore iniziano a proliferare emanando cattivi odori. Dopo ogni uso, sciacqua sempre bene il panno o la spugna e strizzalo, poi mettilo ad asciugare all’aria. Non accumulare stracci molto sporchi nel cesto della biancheria per giorni: se non puoi lavarli immediatamente, almeno lasciali asciugare all’aria (così lo sporco non fermenta) e procedi al lavaggio al più presto.
  • Usare prodotti sbagliati o eccessivamente aggressivi: come detto, non serve candeggina pura per pulire una spugnetta a meno di casi estremi. Candeggina e ammoniaca vanno usate con cautela: se decidi di impiegarle per sporco ostinato, non mescolarle mai con altri prodotti (ad esempio ammoniaca e candeggina insieme producono vapori tossici!). Inoltre, l’uso frequente di candeggina rovina sia le fibre dei panni che le spugne, facendole sgretolare prima. Evita anche di aggiungere troppo detersivo quando lavi in lavatrice: dosane la giusta quantità, altrimenti i residui di sapone rimasti nei tessuti attireranno più sporco e possono dare cattivo odore. Non usare l’ammorbidente con i panni in microfibra: i prodotti ammorbidenti, creando una patina sulle fibre, le rendono meno assorbenti e meno efficaci nel pulire.
  • Mescolare panni molto sporchi con altri capi: attenzione a come fai il bucato di questi articoli. È sbagliato lavare i panni da pavimento o gli stracci unti insieme agli asciugamani da viso o ad altri tessuti che usi per la persona. Meglio fare un lavaggio separato dedicato agli strumenti di pulizia, soprattutto se sono molto sporchi di grasso, terra o sostanze alimentari. In questo modo eviterai di contaminare altri capi e potrai dosare i prodotti in base al tipo di sporco (ad esempio un po’ più di detersivo o uno smacchiante naturale per i panni più unti). Inoltre, lava i panni in microfibra separatamente da capi che rilasciano pelucchi (come il cotone) perché la microfibra tende ad attirare i pelucchi e potresti ritrovarti con panni puliti ma pieni di lanugine.
  • Non seguire le indicazioni di lavaggio: controlla sempre le etichette o le istruzioni del produttore per temperature e modalità di lavaggio. Alcuni panni in microfibra delicati potrebbero indicare max 40°C, altri resistono a 60°C; certe spugne in microfibra (come i panni gialli per spolverare) possono anche andare in asciugatrice a bassa temperatura, ma altre no. Evita di stirare panni e stracci in microfibra (il calore del ferro può sciogliere le fibre sintetiche) e non mettere in asciugatrice spugne o materiali che non lo sopportano (rischiano di deformarsi o rovinarsi).
  • Riutilizzare strumenti destinati ad altri scopi: un errore da non fare è usare la stessa spugna o panno per tutto. Ad esempio, la spugna con cui lavi i piatti non andrebbe usata per strofinare il lavello del bagno, e viceversa. Tieni separati i panni in microfibra per la cucina da quelli per il bagno, e dedica uno straccio solo alle superfici del wc o alle zone più “critiche” dal punto di vista igienico.