L’equiseto è una pianta presente in numerose zone umide del nostro mondo e si compone di diverse sostanze, come flavonoidi, tannini, minerali (tra cui potassio, calcio, magnesio e zinco), vitamine e tanto altro. Questa pianta viene usata di sovente in erboristeria poiché presenta diverse proprietà benefiche, ma il decotto di equiseto viene sfruttato anche per le piante poiché è considerato un toccasana e alleato naturale. Vediamo a cosa serve, come prepararlo e cosa ci occorre.
Indice
Cos’è il decotto di equiseto per le piante e a cosa serve
Come anticipato, l’equiseto contiene tantissime sostanze preziose, ma non è benefico solamente per noi esseri umani, bensì aiuta a rafforzare le piante e a proteggerle da alcune malattie e dai parassiti. Ecco perché il decotto di equiseto è considerato dai giardinieri un ottimo fertilizzante per le piante, un segreto da conoscere e a cui ricorrere all’occorrenza, anche se di solito viene eliminato dal giardino.
Viene tuttavia utilizzato per rafforzare le piante contro i parassiti e le malattie fungine, inoltre svolge un effetto benefico poiché rafforza il tessuto delle piante. Svolge inoltre un effetto preventivo nel caso di infestazioni: purtroppo, numerose piante (anche quelle da appartamento) sono soggette a malattie e parassiti, ed è il motivo per cui conoscere questo trucchetto può aiutarci a mantenerle in salute.
Più nello specifico, il decotto di equiseto si rivela indispensabile nel caso di muffa grigia, malattie della monilia, marciume, malattie delle macchie fogliari, ed è un vero e proprio toccasana per prevenire l’infestazione da ragnetti rossi, acari e afidi. Questi ultimi sono infatti tra i problemi più diffusi, principalmente per le nostre amate piante, sia da interni quanto da esterni.
Come preparare il decotto di equiseto
Possiamo reperire l’equiseto facilmente, anche perché cresce spontaneamente nelle zone umide, come abbiamo anticipato: l’Equisetum arvense, conosciuto anche come erba cavallina o coda cavallina, si prepara davvero in poco tempo. Quello che ci serve sono 100 grammi di pianta secca o, in alternativa, 300 grammi di pianta fresca per ogni litro di acqua.
Dobbiamo tritare le parti della pianta e lasciarle poi in ammollo in acqua fino a tre giorni. Dopodiché potremo preparare una pentola con l’acqua da portare ad ebollizione e far bollire il decotto per circa mezz’ora. A questo punto possiamo filtrare e lasciare raffreddare l’infuso. L’alternativa è realizzare una tisana di equiseto, da lasciare in infusione per circa 20 minuti, filtrarla alla fine, lasciarla raffreddare e usarla all’occorrenza.
Un piccolo tip aggiuntivo consiste nell’uso di un panno di cotone per filtrare il decotto: questo vale in particolar modo se prevediamo di usare l’equiseto magari con una soluzione spray.
Quanto dura il decotto di equiseto?
Questo potente alleato naturale per la cura delle piante, usato principalmente – come abbiamo visto – come preventivo antifungino e rinforzante, una volta preparato non ha una lunga durata, soprattutto se non viene conservato correttamente. Può durare per qualche giorno in frigorifero se conservato in un contenitore ermetico. Lo scopo, tuttavia, è quello di mantenere intatti i principi attivi, quindi l’acido salicilico e silicio, ed è il motivo per cui si consiglia di prepararlo sul momento e di usarlo senza attendere troppo.
Quando dare il decotto di equiseto alle piante?
Quando possiamo dare il nostro decotto di equiseto alle piante? Possiamo usarlo per innaffiare, naturalmente diluendolo: dandolo per via fogliare possiamo prevenire l’oidio, cioè il mal bianco delle piante. In particolar modo, se le piante sono malate, possiamo trattarle con il decotto di equiseto ogni 20 giorni. Un altro consiglio degli esperti è di prevedere il trattamento nelle giornate in cui non c’è troppa umidità e quando non batte il sole.
I diversi usi
Abbiamo detto che il decotto di equiseto è utile per contrastare il marciume radicale: possiamo somministrarlo al terreno diluendolo sempre nella porzione corretta. In base alla concentrazione, possiamo prendere come punto di riferimento una parte di decotto per 5-10 parti di acqua. Il trattamento si effettua per via radicale, quindi possiamo versare il liquido direttamente alla base così da favorire l’assorbimento senza stressare le radici. Il momento migliore è al mattino presto o nel tardo pomeriggio, evitando accuratamente di fare questo trattamento durante le ore più calde della giornata.
Un altro punto essenziale da ricordare è che l’intervallo consigliato è di circa 10 giorni, in particolar modo nei periodi più critici come la primavera o quando si verificano quelle condizioni favorevoli allo sviluppo dei patogeni, ovvero elevata umidità e scarsa ventilazione. Ricordiamo che il decotto non agisce unicamente come preventivo antifungino, ma va a rinforzare la struttura cellulare grazie all’elevato contenuto di silicio: in questo modo le nostre piante resisteranno al meglio contro le malattie e anche allo stress.
Anche durante il trapianto, il decotto di equiseto svolge una funzione importante per rafforzare le difese naturali delle piante: come negli altri casi, riduce lo stress. Possiamo applicarlo in modo efficace prima di mettere a dimora la pianta. In questo modo andremo a favorire la disinfezione naturale e stimoleremo la radicazione, sempre grazie alla presenza del silicio. Dopo il trapianto, non dobbiamo fare altro che irrigare il terreno sempre usando la medesima soluzione, in modo tale da prevenire l’insorgenza dei funghi patogeni.
Un valido alleato per le piante
Per il controllo naturale contro le malattie fungine, il decotto di equiseto è quindi un vero e proprio alleato bio: possiamo realizzarlo da soli o, in alternativa, possiamo valutare di comprarlo, poiché è disponibile anche già pronto. Ci aiuta a operare un maggiore controllo contro le malattie fungine usando un prodotto naturale, che rispetta l’ambiente ed è del tutto innocuo sia per noi quanto per gli animali domestici.
Anche il macerato di equiseto svolge questa preziosa azione di contrasto contro le malattie fungine, andando a rinforzare lo strato delle foglie: utile per fertilizzare e per aumentare in modo naturale le difese immunitarie delle nostre amate piante. Possiamo usarlo da marzo a ottobre, ma va naturalmente sempre diluito e non usato puro. Anche quelli pronti in commercio vanno sempre diluiti: non solo, dobbiamo infatti rispettare quanto suggerito dalla confezione e dal produttore.