Come tenere pulite le fosse biologiche: i trucchi efficaci

Se avete la fossa biologica, saprete sicuramente che necessita di un po' di manutenzione: ecco qualche trucchetto per tenerla sempre pulita

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

La fossa biologica è un serbatoio che raccoglie le acque reflue, il quale viene installato presso quei condomini o quelle abitazioni private che non possono, per svariati motivi, collegarsi alla fognatura comunale. Al suo interno finiscono le acque nere (lo scarico del wc) e le acque grigie (provenienti dal lavabo, dalla doccia e dalla cucina). È  chiaro, dunque, che la sua manutenzione è davvero importante per evitare malfunzionamenti o cattivi odori: vediamo come pulire la fossa biologica.

Che cos’è la fossa biologica

Non tutti possono convogliare le proprie acque di scarico nelle fognature comunali: nel caso in cui ciò fosse impossibile, è necessario adottare una fossa biologica dove scaricare le acque reflue. Si tratta, come abbiamo visto, di un serbatoio al cui interno esiste una suddivisione in due compartimenti. In quello più basso avviene la sedimentazione delle sostanze pesanti: quelle non solubili rimangono al suo interno, mentre quelle organiche solubili fermentano attraverso l’azione dei batteri anaerobi che vengono trasportati dai liquami.

Il secondo compartimento riceve le acque parzialmente chiarificate: qui il liquido decanta, per poi venir convogliato verso la sua destinazione finale. La fossa biologica è dunque soggetta a riempimento, ed è per questo motivo che possono verificarsi diversi inconvenienti se non si pratica una manutenzione costante. Inoltre, per evitare che i tubi di collegamento tra gli scarichi e la fossa biologica si intasino o si formino cattivi odori, è importante fare attenzione ad alcuni dettagli ed effettuare frequentemente una pulizia casalinga. Scopriamo come fare.

Le operazioni di manutenzione

Avere a che fare con una fossa biologica significa dover prestare attenzione alla sua manutenzione: in questo modo, è possibile farla durare persino 40 anni – ed essendo un’opera in muratura, la sua durata è decisamente importante. La prima cosa da sapere è che, almeno una volta all’anno (meglio se due), va effettuato uno spurgo da parte del personale di apposite ditte, con strumenti professionali – tra cui la necessaria autopompa. Questa operazione serve per rimuovere i residui solidi che si sono depositati sul fondo della fossa, ma anche per effettuare una pulizia completa di tutto il sistema e per verificare che ogni sua componente funzioni a dovere.

Nell’intervallo di tempo che intercorre tra le operazioni di pulizia effettuate dalle ditte di spurgo, è importante adottare alcune precauzioni per evitare di incorrere in problemi: in caso di ingorghi, infatti, occorrerà chiamare nuovamente qualcuno che si occupi di ripristinare la situazione – con conseguente spesa per l’intervento, oltre al disagio del malfunzionamento. L’accortezza principale, per ridurre il rischio che la fossa biologica o le sue tubature si intasino, consiste nell’evitare di gettare rifiuti solidi non biodegradabili negli scarichi.

Ci sono molti oggetti di uso comune che spesso, per disattenzione, gettiamo nel wc: dalle salviettine usa e getta ai dischetti struccanti, passando per i cotton fioc e gli assorbenti. Tutti questi oggetti non si biodegradano (o ci mettono tantissimo tempo per farlo), quindi possono otturare i tubi o riempire troppo presto la fossa biologica. Un’altra precauzione da adottare in cucina riguarda invece l’uso degli scarichi per liberarsi dei residui di cibo o degli oli usati: queste ultime sostanze sono grasse e tendono ad aderire alle pareti delle tubature, causando nel lungo periodo dei pericolosi ingorghi.

Cosa succede se la fossa biologica è ostruita o si riempie troppo velocemente? I disagi sono inevitabili: inizialmente si può notare un rallentamento nel deflusso delle acque di scarico. Se non si interviene subito, con il peggiorare della situazione si possono verificare la risalita di odori sgradevoli dagli scarichi e persino il traboccamento di liquidi o materiali organici dal wc. L’unica soluzione, in questo caso, consiste nel richiedere subito una pulizia specializzata per rimuovere le ostruzioni e svuotare la fossa biologica, affinché torni a funzionare correttamente.

Come tenere pulita la fossa biologica

Quotidianamente, si può tenere il più pulita possibile la fossa biologica, semplicemente adottando qualche piccolo accorgimento – oltre a quelli già visti sopra. È importante, ad esempio, evitare l’utilizzo di prodotti troppo aggressivi come l’acido muriatico, che è un liquido corrosivo e può rovinare irrimediabilmente le tubature. I metodi fai da te di pulizia devono essere molto più delicati, perché il rischio di combinare qualche danno è alto, così come i costi da sostenere per la sostituzione del sistema della fossa biologica.

Come fare, dunque, per tenere pulita la fossa biologica senza comprometterne la funzionalità? In commercio esistono prodotti appositi che permettono di disincrostare le tubature e gli attivatori che, contenendo batteri ed enzimi progettati per la pulizia della fossa biologica, consentono di favorire la decomposizione della parte solida organica. Questi prodotti possono essere utili sia per l’igiene quotidiana che nel caso in cui si formino piccoli ingorghi, per provare almeno a risolvere il problema da soli o per attenuare i disagi in attesa dell’intervento di un professionista.

Infine, ci sono alcuni rimedi naturali che aiutano a tenere pulita la fossa biologica e ad allontanare eventuali cattivi odori. Potete provare a versare un litro di aceto di vino bianco direttamente all’interno del serbatoio, per sfruttare il suo leggero potere corrosivo nel favorire la decomposizione dei solidi. In alternativa, versate una miscela di aceto e di bicarbonato di sodio (ingrediente ottimo per neutralizzare gli odori sgradevoli) nello scarico del lavandino o nel wc, lasciando agire per almeno un’ora prima di tirare l’acqua.

Abbiamo visto che una parte importante della fossa biologica è la presenza di batteri anaerobi che, attraverso la fermentazione, decompongono le sostanze solide scaricate al suo interno. Potete dunque usare il lievito attivo essiccato per favorire questo processo: il comune lievito di birra usato in cucina va più che bene. Versatene 30 grammi negli scarichi e lasciatelo agire il più a lungo possibile, per avere una fossa biologica che funziona nella maniera corretta.