5 cose da non buttare (assolutamente) nel WC

Dalle salviette ai cotton fioc, è ora di eliminare la cattiva abitudine di buttare di tutto e di più nel water: ecco quello a cui dovremmo fare attenzione

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Il wc non è una pattumiera, ed è importante evitare di gettare al suo interno rifiuti di ogni tipo: ad eccezione della carta igienica, tutto il resto andrebbe buttato nell’apposito cestino e poi smaltito con l’indistinto (a parte, ovviamente, ciò che può essere già suddiviso grazie alla raccolta differenziata). Eppure tante persone continuano con questa brutta abitudine, accorgendosi dell’errore solamente quando il water, alla fine, si intasa. Dovremmo smettere non solamente perché rischiamo di dover mettere mano al portafogli per pagare l’idraulico, ma anche – e soprattutto – perché è un vero problema per l’ambiente.

Gli scarichi finiscono infatti nel sistema fognario delle nostre città, da dove poi possono raggiungere fiumi e mari, inquinando pesantemente l’habitat di migliaia di specie animali e vegetali. Senza considerare che il trattamento delle acque reflue, per renderle nuovamente utilizzabili, richiede in questo caso uno sforzo ben maggiore e costi notevolmente più alti – pensate solamente alla necessità di dover separare tutto ciò che, non essendo biodegradabile, rimane nell’acqua per decenni (o addirittura secoli). Insomma, ci sono molti motivi per cui dovremmo cambiare abitudini: ecco quali sono gli oggetti che non devono assolutamente finire nel wc.

Salviette umidificate

Molte persone usano le salviette umidificate: sono pressoché indispensabili per il cambio pannolino dei neonati, soprattutto se si è fuori casa, ma vengono utilizzate al bisogno anche dagli adulti, per una semplice rinfrescata o in sostituzione della carta igienica – senza contare le salviettine struccanti, anch’esse usate in gran quantità. A meno di non essere assolutamente sicuri che quelle impiegate siano al 100% biodegradabili, andrebbero gettate nel cestino e non nel wc. Il problema principale, infatti, è dato dal fatto che vanno ad intasare le fognature, rischiando di causare dei guasti veri e propri.

Dischetti struccanti e cotton fioc

Di certo non dovrebbe stupire che anche i dischetti struccanti e i cotton fioc rappresentano una buona minaccia per il sistema fognario. Si tratta di oggetti comunemente utilizzati proprio in bagno ma purtroppo non biodegradabili, per questo motivo diventano delle masse e cominciano a depositarsi nelle fogne, creando molto spesso degli ostacoli al corretto flusso del ciclo fognario. Anche in questo caso, come in precedenza per le salviette, è opportuno buttare i rifiuti nel bidone dell’indifferenziata. In alternativa, ci sono dei sostituti molto meno inquinanti come i dischetti riutilizzabili 100% cotone, mentre dei cotton fioc potremmo tranquillamente fare a meno – per l’igiene delle orecchie, ci sono sistemi decisamente più efficaci.

Assorbenti

Durante tutta la sua vita, una donna consuma all’incirca 12 mila assorbenti. Questi prodotti, insieme ai tamponi vaginali, sono costituiti da cotone e plastica, per cui evitate di buttarli nel wc. Ciò potrebbe comportare seri problemi alle tubature domestiche e al sistema fognario di un intero condominio. Inoltre non sono biodegradabili, per cui sono molto inquinanti. Nel bagno di casa, è meglio tenere a portata di mano un cestino proprio per questa esigenza, mentre in quelli pubblici sono spesso disponibili degli appositi sacchetti per gettarli nell’immondizia con discrezione. Anche in questo caso, ci sono diverse alternative più sostenibili: sono soprattutto la coppetta mestruale e gli slip mestruali.

Preservativi

A quanto pare anche i preservativi rappresentano un gran bel problema per le fognature. In realtà, quasi tutte le tipologie non sono biodegradabili, quindi – nel momento in cui vengono scaricati nel wc – andranno a finire per anni ed anni all’interno delle fogne, per poi essere convogliati nelle acque creando un grave problema all’ambiente. È bene usarli sempre nella modalità corretta, per evitare malattie sessualmente trasmissibili o gravidanze indesiderate, ma quando è finito il momento di passione bisogna assicurarsi che finiscano nell’indifferenziata, in modo che il lattice di cui sono composti non possano danneggiare scarichi e tubature.

Farmaci

Che fine fanno i farmaci scaduti? In teoria andrebbero smaltiti insieme ai rifiuti speciali: nelle aree ecologiche ci sono solitamente degli spazi assegnati proprio a questo tipo di rifiuti, mentre molte città hanno adottato delle apposite campane per la raccolta dei medicinali inutilizzati e diverse farmacie ritirano i prodotti ormai scaduti. Insomma, le alternative sono numerose e non c’è proprio alcuna giustificazione per continuare a gettare i farmaci – soprattutto quelli in formulazione liquida come gli sciroppi – nel wc. Sono infatti non tanto un pericolo per gli scarichi, visto che si diluiscono in acqua, quanto per l’ambiente. I loro principi attivi danneggiano la natura e possono persino selezionare batteri resistenti ai nostri medicinali, un vero e proprio dramma per la nostra salute.

Bonus: pesciolini rossi

In una provincia del Canada è stata effettuata una scoperta incredibile: nelle fogne è stato trovato un banco di pesci di colore rosso, molto grandi, che nuotavano e si riproducevano sempre di più nell’acqua presente nei centri urbani. Come ci sono finiti? L’ipotesi più probabile è che questi pesciolini siano passati dall’acquario di casa agli scarichi. Purtroppo, è usanza comune gettarli nel wc una volta morti, con il rischio di intasare le tubature e di inquinare l’acqua. In questo caso, addirittura, si parla di esemplari ancora in vita, di cui probabilmente qualcuno voleva sbarazzarsi. È bene dunque precisare che il water non è di certo il posto migliore per disfarsi di un piccolo animale domestico – soprattutto perché mai bisognerebbe disfarsi di un animale!