Tra le cose che ci hanno sempre ricordato di fare le nostre mamme e le nostre nonne troviamo far arieggiare la nostra casa: quante volte ci siamo svegliate con le finestre spalancate, i raggi solari che illuminavano le stanze e il venticello che ci dava il buongiorno? In ogni stagione è fondamentale aprire le finestre della casa per evitare la formazione di muffa, così come prevenire la proliferazione di batteri che non fanno bene né alla casa né alla salute. Ecco perché far arieggiare la casa e soprattutto come farlo correttamente, anche in inverno e senza sprechi energetici.
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Perché far arieggiare la casa è importante?
Anche la casa ha il suo microclima: tendenzialmente negli ambienti domestici la temperatura cerca di mantenersi su una media costante, che varia in base alle stagioni. Se in inverno cerchiamo il tepore, in estate usiamo il condizionatore per combattere la calura estiva. Ma, pur con i moderni sistemi di raffreddamento e di riscaldamento, dobbiamo tenere assolutamente conto che le nostre case necessitano di aria fresca.
Un ambiente chiuso è un ambiente viziato in cui non c’è un vero e proprio ricircolo d’aria e in cui gli odori, magari della cucina, rimangono sostanzialmente all’interno. E questo è sbagliato, poiché è la ventilazione e il ricambio d’aria che rinnovano il microclima e soprattutto prevengono la formazione di muffa e di batteri. Teniamo anche conto che, per fare un esempio, nel momento in cui tre persone trascorrono il proprio tempo in un salotto di circa 25 m², la concentrazione di CO₂ tende a salire superando quella tollerata.
Cosa accade nel momento in cui non arieggiamo casa? Semplice: si manifesta un eccesso di umidità, conseguenza del mancato ricircolo d’aria, e dunque i nostri ambienti sono maggiormente soggetti alla formazione di muffa. In questo modo tratteniamo negli ambienti domestici degli agenti inquinanti, che certo non sono al pari di quelli esterni ma che comunque non fanno bene né alla nostra casa né alla salute di chi ci vive (e vale per le persone quanto per gli animali domestici).
Aria indoor, bisogna prestare attenzione agli allergeni
Oltre alla formazione di muffa e alla proliferazione dei batteri, dobbiamo prestare molta attenzione nei confronti degli allergeni. Molti dei nostri complementi d’arredo rappresentano un veicolo, e tra questi troviamo i materassi e i cuscini, oltre alle poltrone e ai tappeti. Gli acari della polvere, per esempio, si nutrono di desquamazioni umane o animali, quindi parliamo della forfora, dei peli dei nostri animali domestici o dei nostri capelli.
Tutto questo viene potenzialmente alimentato da una scarsa ventilazione e da un aumento dell’umidità (quindi del vapore acqueo) in casa. Arieggiare casa è sempre un’abitudine salutare, in modo tale da combattere l’accumulo di anidride carbonica, che di solito aumenta durante la notte.
Come far arieggiare la casa?
Adesso passiamo ai consigli su come far arieggiare correttamente la casa durante le stagioni: le necessità possono infatti cambiare in base al periodo in cui ci troviamo, poiché in estate le temperature sono più miti e gradevoli rispetto all’inverno, in cui bastano pochi minuti per far arieggiare correttamente le nostre stanze. Ecco dunque i suggerimenti da seguire in base alle stagioni.
Far arieggiare la casa in inverno senza sprechi
Iniziamo dal periodo in cui più abbiamo difficoltà a far arieggiare casa: l’inverno. Le temperature sono piuttosto basse, in alcune regioni d’Italia spesso sotto lo zero alle prime ore del mattino, quindi dobbiamo prevedere di far arieggiare casa spalancando le finestre delle stanze così da favorire una corrente d’aria per circa 5 minuti. Facciamolo quando ovviamente il sistema di riscaldamento non è attivo, altrimenti incorreremo in un importante spreco energetico.
Chiaramente possiamo prevedere di far arieggiare casa non solo al mattino ma anche al pomeriggio, soprattutto nel momento in cui lavoriamo da casa e quindi facciamo smart working. In effetti, la durata della ventilazione può dipendere da vari fattori, inclusa la presenza del vento, che quindi alimenta un maggiore ricircolo, dalla stagione in cui ci troviamo e dal tipo di apertura delle nostre finestre.
Come in estate, anche in inverno ci sono dei momenti precisi in cui far arieggiare correttamente la casa; al mattino presto, ovvero poco prima che il termostato possa raggiungere la temperatura media impostata, e poco prima di andare a dormire, quindi alla sera. Proprio così: è molto importante puntare a un’aria fresca e pulita nei propri ambienti domestici così da favorire una buona qualità del sonno. Per chi lavora in casa in smart working, non possiamo poi non suggerire di far circolare l’aria anche verso l’ora di pranzo.
Quanto tempo far arieggiare la casa in estate
Passiamo ora all’estate: come abbiamo detto, durante questa stagione le temperature sono di certo molto più gradevoli, soprattutto al mattino, quando ancora il sole non è al suo picco e quindi non fa troppo caldo. In questo caso possiamo far arieggiare la casa per almeno mezz’ora. Ricordiamo di sfruttare le ore meno calde della giornata, quindi di fare questa operazione al mattino presto e alla sera, quando possiamo anche tenere le finestre aperte per più tempo. La durata dell’operazione dipende dalla presenza o meno del vento: in estate, infatti, questo fenomeno atmosferico si verifica molto meno rispetto alle altre stagioni.
Per quanto tempo tenere aperte le finestre e quante volte al giorno farlo
Il rischio di condensa e muffe, come abbiamo visto, è piuttosto elevato: il nostro obiettivo è effettuare questa operazione per vivere in un ambiente sano. Generalmente il tempo corretto di apertura delle finestre dipende da alcuni fattori, ma possiamo anche farlo per qualche minuto mantenendo tutte le finestre e porte-finestre spalancate, oltre alle porte delle camere, per far circolare l’aria molto più facilmente.
Dobbiamo comunque effettuare questa operazione non solo al mattino, perché ci sono diversi fattori che influenzano la necessità di arieggiare la casa, come il numero di persone che vivono nell’abitazione, il numero di lavatrici o lavastoviglie fatte durante la giornata, il numero di docce effettuate. Possono influenzare l’operazione anche stendere la biancheria all’interno, le dimensioni della casa, il tempo trascorso in cucina e la presenza dei nostri amati animali domestici. Basta poco, dunque, per mettere in pratica una buona abitudine che protegge la nostra casa, la salute delle persone amate e dei nostri animali domestici.