10 modi per ridurre il consumo di plastica monouso

I rifiuti di plastica stanno letteralmente soffocando il nostro Pianeta: ecco otto semplici modi per ridurre la plastica monouso ogni giorno

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Il problema della plastica

La plastica è uno dei peggiori rifiuti che ci troviamo a gestire e rappresenta un enorme problema per l’ambiente. La plastica è infatti un materiale straordinario per certi versi: facilmente lavorabile, relativamente economico, molto versatile e soprattutto incredibilmente durevole, sono tutte qualità indiscusse della plastica.

Proprio la capacità della plastica di durare a lungo, però, rende questo materiale un problema per il nostro Pianeta. Scarsamente se non per nulla degradabile, la plastica rimane nell’ambiente quasi immutata molto a lungo; i raggi del sole e gli agenti atmosferici con il tempo la riducono poi in frammenti sempre più piccoli dando luogo alle ormai note microplastiche. Questi minuscoli pezzetti di plastica rimangono nel suolo e nelle acque e finiscono nella catena alimentare, passando dagli animali al nostro piatto. Si tratta quindi di un inquinante che mette a rischio tutto l’ambiente e tutta la vita che abita sulla Terra.

È evidente dunque come sia necessario trovare una soluzione per cercare di arginare almeno in parte il problema, o almeno evitare di peggiorare ulteriormente la situazione. Una delle cose che ognuno di noi può fare è ridurre il consumo di plastica monouso, eliminandola dalle proprie abitudini e scegliendo alternative più ecologiche e rispettose dell’ambiente e della salute.

10 modi per ridurla

Niente cannucce

Al bar, in mensa o ogni volta che bevi una bibita, chiedi che non ti vengano dati bicchieri di plastica o cannucce, a meno che non siano realizzati in materiali ecologici. Questo, oltre a ridurre il consumo di plastica aiuterà a sensibilizzare il gestore del bar o del locale e magari lo spronerà a valutare alternative diverse. In commercio sono infatti ormai molto diffuse anche cannucce in bambù, acciaio o addirittura fatte con la pasta.

Attenzione al take away

Il cibo d’asporto è spesso confezionato in contenitori di plastica usa e getta o venduto insieme a posate e bicchieri di plastica. Se mangi spesso fuori puoi valutare di portare il pranzo da casa, evitando però di avvolgerlo nella pellicola. Per ridurre i rifiuti di plastica non è necessario rinunciare completamente al take away: si possono scegliere locali che optano per imballaggi in cartone, bambù o plastica biodegradabile o chiedere al gestore se ha alternative ecologiche o se può utilizzare meno contenitori possibile.

No alle stoviglie monouso

Una festa di compleanno a casa a scuola non deve trasformarsi in uno spreco di plastica monouso. Per evitarlo, meglio usare i normali piatti, bicchieri e posate che si utilizzano tutti i giorni o, in alternativa, proporre soluzioni in bambù o in materiale compostabile.

Bevi acqua del rubinetto

L’acqua che scende dal rubinetto di casa è buona, controllata e consente di risparmiare tantissima plastica monouso. Le bottiglie dell’acqua, infatti, difficilmente possono essere riutilizzate e, anche se si possono riciclare in modo creativo o differenziare, vanno considerate come usa e getta. Considerando che una persona dovrebbe bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, bevendo acqua del rubinetto si risparmierebbero almeno 365 bottiglie di plastica.

Non dimenticare la borraccia

Portare con sé la propria borraccia a scuola, in università, in palestra o in altre occasioni fuori casa, consente di risparmiare da una a quattro bottigliette di plastica al giorno. Moltiplicato per tutti i giorni dell’anno, potrebbero finire nell’immondizia centinaia o addirittura oltre un migliaio di bottigliette in meno a persona. Se poi la plastica viene evitata anche a casa, ad esempio bevendo acqua del rubinetto, la quantità di plastica risparmiata aumenta ancora di più.

Evita le gomme da masticare

La maggior parte delle gomme da masticare sono prodotte a partire da materiali plastici e non vengono riciclate. In commercio esistono chewing gum privi di gomme artificiali ma, in ogni caso, sarebbe preferibile ridurre il consumo di questi prodotti per il loro possibile impatto negativo sulla masticazione e sui processi digestivi.

Usa la saponetta

Le saponette, essendo prive di acqua, hanno imballaggi ridotti rispetto ai detergenti liquidi e spesso sono confezionate con materiali riciclati o riciclabili come la carta. Il sapone solido è perfetto per detergere le mani o al posto del bagnoschiuma o altri detergenti liquidi e il suo utilizzo consente di risparmiare plastica monouso senza alcuno sforzo. Oltre alle saponette esistono molti altri cosmetici solidi, come shampoo, balsamo e creme viso e corpo.

Porta con te una borsa di tela

Quando si è fuori casa può capitare di fare acquisti fuori programma. Anche se borse e borsine di plastica sono ormai quasi completamente scomparse dai negozi, meglio avere sempre con sé una borsa in tela riutilizzabile, per non farsi cogliere impreparate in caso di shopping non previsto.

Non indossare plastica

L’abbigliamento è una delle principali fonti di inquinamento da microplastica, poiché spesso contiene poliestere, nylon, acrilico e altre fibre sintetiche. Quando gli abiti vengono lavati, possono rilasciare migliaia di minuscole particelle di fibre di plastica nel sistema idrico, che alla fine si riversano nei mari. Ridurre la plastica monouso ogni giorno per poi acquistare abiti che immettono plastica nell’ambiente è quindi un controsenso: diminuire il consumo di plastica usa e getta include anche scegliere abiti in fibre naturali (come cotone, lino, canapa), per fortuna sempre più diffusi anche a prezzi economici.

Assorbenti e tamponi

Assorbenti e tamponi contengono parti in plastica e non possono essere riciclati. Per ridurre la plastica si possono scegliere assorbenti e tamponi ecologici, prodotti in cotone, bambù o altri materiali traspiranti e ormai facilmente reperibili nella maggior parte dei supermercati. In alternativa si può valutare l’acquisto della coppetta mestruale. La coppetta è ecologica, durevole e molto più economica rispetto agli assorbenti usa e getta, perché il piccolo investimento iniziale viene ammortizzato per la durata della coppetta che è di circa dieci anni. Altre soluzioni per un ciclo plastic free sono invece gli slip assorbenti e gli assorbenti lavabili e riutilizzabili.