Palazzo Guiccioli, la storia e i segreti del Museo Byron di Ravenna

Un tuffo nella storia ottocentesca di Ravenna, alla scoperta di Lord George Gordon Byron: la storia e i segreti del Museo Byron a Palazzo Guiccioli

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Serena De Filippi

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Pubblicato: 8 Aprile 2025 17:15

Tra i palazzi più belli che possiamo visitare e che ci permettono di scoprire la storia di una città affascinante e antica come Ravenna, vogliamo parlare di Palazzo Guiccioli e del Museo Byron. Questo palazzo è un vero e proprio fortino della storia ottocentesca, una delle dimore storiche più imponenti a Ravenna. Non ha solo un patrimonio architettonico e storico immenso, ma oggi è anche sede del Museo del Risorgimento e del Museo Byron. Andiamo alla scoperta dei segreti e della storia di questo palazzo e del museo.

Palazzo Guiccioli, la storia

Tra le tappe del viaggio di Re Carlo e della Regina Camilla in Italia, questo edificio che ha fatto certamente la storia della città di Ravenna, di prestigio e di grande valore, teatro delle vicende politiche e culturali dell’Ottocento nella città. E si trova proprio nel cuore di Ravenna, in via Cavour, facendosi testimone del passato e raccontandolo alle generazioni future. Questa dimora, che ci racconta parte della storia ottocentesca, è stata abitata da tante persone illustri, è stata soprattutto teatro dell’amore “romantico” tra Lord George Gordon Byron e Teresa Gamba Guiccioli.

Ecco perché oggi è sede del Museo del Risorgimento e del Museo Byron, che è passato alla storia come il più eccentrico dei Lord inglesi. Per comprendere le vicissitudini del palazzo dobbiamo fare un piccolo tuffo indietro nel tempo, precisamente al XVI secolo, anno in cui l’edificio è stato costruito dalla famiglia Osio sulle proprietà preesistenti. Gli Osio sono stati dunque i primi proprietari dell’edificio, che poi è passato alla famiglia Guiccioli: precisamente è stato Giovan Francesco Osio a vendere il palazzo al Conte Alessandro Guiccioli nel 1803. Quest’ultimo, tuttavia, non si è trasferito subito nella dimora, ma solo successivamente insieme alla moglie Teresa Gamba e ai figli che aveva avuto dai precedenti matrimoni.

Tuttavia, in seguito, la storia del palazzo è passata alla storia per un motivo, poiché ha visto nascere uno degli amori più importanti: quello tra Teresa Gamba Guiccioli e Lord George Gordon Byron, poeta della letteratura angloamericana.

Il progetto di restauro e i segreti del Museo Byron

Attualmente Palazzo Guiccioli appartiene alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: se nel suo passato è stato uno degli edifici più prestigiosi in Italia per quanto riguarda le vicende politiche e intellettuali, oggi il fascino di questo palazzo si avverte ancora grazie alla scelta di avviare un progetto di restauro conservativo e di riqualificazione a partire dal 2011. Il complesso immobiliare è oggi un polo museale: come anticipato, è diventato un testimone del passato, della memoria civile e letteraria.

Le esposizioni di Palazzo Guiccioli
Fonte: Getty Images
Le esposizioni di Palazzo Guiccioli

Ecco perché è la sede del Museo del Risorgimento e Museo Byron. Al suo interno è possibile lasciarsi conquistare dalle narrazioni multimediali, dalle esposizioni e dai documenti letterari, storici e artistici che sono esposti, un modo per scoprire parte della storia di Ravenna. Il restauro ha richiesto grande impegno, soprattutto nei confronti della conservazione di un così importante patrimonio artistico e architettonico.

Questa dimora nobiliare, che oggi svolge la funzione di palazzo e museo, ha ritrovato i suoi antichi fasti. Tra gli ambienti più prestigiosi del palazzo si menziona lo studiolo di Byron, che è stato decorato dal poeta stesso e dove è possibile osservare una rappresentazione dei riquadri di Danae e Venere in chiave tizianesca.

La relazione tra Lord Byron e Teresa Gamba Guiccioli è tutt’oggi una rappresentazione dell’amore romantico: una storia, la loro, che non tramonterà mai e che è ormai entrata nell’immaginario collettivo. Tra i segreti del Museo Byron, in effetti, troviamo le opere e i ricordi di Teresa Gamba Guiccioli stessa che sono esposti nelle stanze del palazzo. In questo modo è possibile scoprire la nascita del mito dell’eroe romantico che si ribella alla società e alle convenzioni. L’esposizione museale rievoca una parte importante del genio poetico dell’Ottocento, così come ci narra e ci mostra il passato della città.

Un edificio prestigioso per scoprire la storia di Ravenna

Quando il polo museale è stato aperto, l’inaugurazione è stata presentata come una “passeggiata nella storia di Ravenna, d’Italia e del mondo”. In effetti, oltre al Museo Byron e al museo dedicato al Risorgimento, è possibile osservare il Museo delle Bambole oltre alla Taverna Byron, che rappresentano gli spazi principali che si possono osservare nell’edificio prestigioso.

Gli ambienti del Museo Byron si trovano proprio al piano superiore di Palazzo Guiccioli: un tempo qui si trovava il gabinetto del Lord, ma naturalmente poi l’edificio ha subito una ristrutturazione per realizzare un’ambientazione adatta al museo. L’atmosfera sembra quasi rarefatta, ed è possibile camminare all’interno con l’impressione di entrare nella storia, con la possibilità di aprire stanze che tutt’oggi raccontano misteri e segreti del passato.

Palazzo Guiccioli, un polo museale da scoprire
Fonte: Getty Images
Palazzo Guiccioli, un polo museale da scoprire

In particolare, la Taverna di Byron si trova in quelli che erano i magazzini dove Byron teneva le armi acquistate da lui stesso per la Carboneria Ravennate, aiutato in questo da Ruggiero e Pietro Gamba, rispettivamente padre e fratello di Teresa. Addirittura in questi stessi spazi potrebbero essersi riuniti i primi patrioti di Ravenna, nell’epoca 1796-1798. All’indomani della Restaurazione austro-russa del 1799, infatti, vennero denunciati alle autorità personaggi e luoghi di ritrovo dei patrioti durante il triennio, tra cui Palazzo Guiccioli. Un pezzo di Unità d’Italia in pratica prende forma proprio dove ci sarà la Taverna Byron, aveva spiegato Donatino Domini, il coordinatore del comitato scientifico del museo durante l’inaugurazione, avvenuta nel 2024.

All’interno del Museo Byron, che è l’unico al mondo, è possibile osservare le collezioni di cimeli del poeta che provengono dalla Biblioteca Classense. Per quanto riguarda invece i cimeli e i documenti del Museo del Risorgimento, provengono dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia e Craxi.

Nel retro dell’edificio di Palazzo Guiccioli si trova inoltre il Museo delle Bambole e altri balocchi di Graziella Gardini Pasini: lo spazio architettonico è più moderno rispetto al resto dell’edificio, ma è un modo per attraversare ben 100 anni di storia dal 1850 al 1950 e ammirare la collezione di bambole. Un percorso espositivo da vivere, per un viaggio emozionale che tocca uno dei periodi più importanti d’Italia, tra storia e romanticismo.