Quando si parla di Claudia Cardinale, il suo fascino cinematografico travalica lo schermo: le sue residenze raccontano storie, identità e passaggi di vita. Dalle ville sul mare alle dimore storiche francesi, ogni casa segna una tappa in cui l’attrice ha intrecciato arte e abitare.
Indice
L’eleganza discreta del passato: Roma e Parigi
Negli anni Sessanta, Claudia Cardinale possedeva una tenuta sulla via Flaminia, villa Santa Anna di Malborghetto, vicino Roma. Un luogo che combinava la tranquillità del verde con la vicinanza alla Capitale, rifugio perfetto in un periodo di grande successo cinematografico.

Negli anni successivi, Parigi è stata la sua seconda casa. Lì ha vissuto a lungo in un appartamento cittadino, teatro di interviste, ritratti e momenti privati che hanno legato indissolubilmente l’attrice alla capitale francese.
La villa in Sardegna: il sogno mediterraneo
Tra le proprietà più celebri di Claudia Cardinale spicca la villa con piscina a Porto Rotondo, in Sardegna, progettata dall’architetto Gianni Gamondi. Un’abitazione unica, di circa 750 mq distribuiti su più livelli, con dependance, terrazze interne ed esterne e vista mozzafiato sul mare.
Immersa in un lotto di 7.000 mq, la villa è circondata da vialetti e giardini che scendono fino al mare, con spazi dedicati al relax, una grande piscina e aree conviviali. Negli anni è stata considerata un piccolo gioiello dell’architettura mediterranea e, di recente, è tornata sul mercato come ex proprietà dell’attrice.
Nemours: la casa trasformata in luogo di cultura
Negli ultimi anni, Claudia Cardinale ha scelto di vivere a Nemours, nella regione francese dell’Île-de-France. Qui ha preso vita un progetto speciale: la trasformazione di una residenza storica, un ex complesso industriale con mulino d’acqua, in un luogo aperto alla cultura e all’accoglienza.
La proprietà, nota come “Le Picardeau”, ospita oggi la Fondazione Claudia Cardinale, pensata insieme ai figli. Spazi abitativi, atelier, un ristorante e residenze per artisti convivono con ambienti che mantengono intatto il fascino storico della struttura. L’attrice ha voluto che l’ultima fase della sua vita fosse intrecciata con un progetto collettivo, capace di unire arte, comunità e natura.
Uno stile abitativo tra intimità e apertura
Se le residenze di Armani raccontano minimalismo ed essenzialità, quelle di Claudia Cardinale parlano di storia, radici e di un continuo dialogo con i luoghi. Ogni casa è stata scelta non solo per la bellezza architettonica, ma per la sua capacità di riflettere i diversi momenti della vita dell’attrice.
La villa sarda esprime il legame con il Mediterraneo, la voglia di vivere immersi nella natura e di accogliere amici e famiglia in un contesto conviviale. La casa di Nemours, invece, non è solo un’abitazione privata ma il simbolo della rigenerazione: uno spazio trasformato in centro di vita culturale, dove arte e comunità si incontrano. Infine, Roma e Parigi restano i poli più rappresentativi della sua carriera internazionale, città che hanno segnato la sua identità cosmopolita e la dimensione pubblica della sua fama.

Abitare come Claudia Cardinale
Ogni dimora di Claudia Cardinale custodisce una storia che va oltre le mura. La villa di Porto Rotondo, con la sua architettura scenografica immersa nel verde e affacciata sul mare, è oggi considerata una delle residenze più affascinanti della Costa Smeralda e continua a essere ricercata dagli appassionati di architettura mediterranea.
A Nemours, gli ambienti mantengono elementi originali come muri in pietra e le strutture dell’antico mulino, che dialogano con spazi rinnovati destinati ad atelier e residenze d’artista. È qui che la Cardinale ha voluto fondare la sua eredità culturale: la Fondazione Claudia Cardinale ospita ancora oggi eventi, mostre e programmi artistici, trasformando la casa in un luogo vivo e aperto, capace di mantenere intatto lo spirito e il carisma della sua protagonista.