Viene descritto come un luogo sospeso nel tempo e che si trova proprio nel cuore di Parigi: stiamo parlando della casa di Victor Hugo a Le Marais, in Place des Vosges, una delle piazze più belle e la più antica della capitale francese, precisamente al civico 6. Non possiamo descriverla solo come una attrazione di Parigi, ma un modo per avvicinarci all’architettura parigina che risale alla prima metà dell’Ottocento. Una casa suggestiva che ha visto la grandiosità della letteratura di Hugo, momenti felici ma anche purtroppo tristi, come vedremo in seguito.
La storia della casa di Victor Hugo in Place des Vosges a Parigi
Oggi è una Casa Museo e possiamo visitarla, ma un tempo l’abitazione, dove oltretutto sono stati scritti alcuni dei capolavori della letteratura come parte de I miserabili e in cui Victor Hugo ha abitato per 16 anni insieme alla sua famiglia, era parte dell’Hôtel des Tournelles. Fa parte, inoltre, dei 14 musei della città di Parigi gestiti da Paris Musées e qui Victor Hugo è rimasto dal 1832 al 1848.

Siamo precisamente nel III e IV arrondissement di Parigi: lo scrittore aveva trent’anni quando, insieme alla moglie Adèle, scelsero di affittare questo appartamento di 280 m² al secondo piano. Solamente in seguito è divenuto un museo grazie alla donazione di Paul Meurice alla città di Parigi.
Nel tempo in cui Hugo ha abitato la casa, nel suo soggiorno ha ricevuto gli intellettuali dell’epoca come Alfred de Vigny, Alexandre Dumas, Honoré de Balzac. Come anticipato, lo scrittore qui ha trascorso dei momenti felicissimi come il matrimonio della figlia Léopoldine e, purtroppo, la tragedia di Villequier nel 1843, quando è morta tragicamente, annegando insieme al suo sposo durante la gita in barca sulla Senna.
Tra le attrazioni più famose durante una visita di certo citiamo lo studio, perché proprio qui ha scritto alcune delle sue opere più importanti tra cui, come anticipato, parte de I miserabili, così come Maria Tudor, I Burgravi, I raggi e le ombre, Le canzoni del crepuscolo e Le voci interiori.
Il percorso museale della Casa Museo di Victor Hugo
Dopo il 1848, l’appartamento è stato profondamente modificato nel corso del tempo, quindi a seguito di queste trasformazioni non abbiamo più potuto recuperare gli ambienti originali in modo fedele: per esempio, i corridoi sono scomparsi così come il balcone che si affacciava sulla piazza. Anche parte dei beni della famiglia Hugo sono andati perduti.

Quindi l’arredamento non è stato fedelmente ricostruito, ma il polo museale è stato per fortuna arricchito con cimeli dello scrittore, mobili, disegni, fotografie e manoscritti grazie all’amico ed esecutore testamentario Paul Meurice. Da sottolineare che la Casa di Victor Hugo, oltre a essere il primo museo monografico, è anche il primo museo letterario in cui si rende omaggio all’esistenza e al genio dello scrittore.
Gli interni, alla scoperta della vita di Victor Hugo
Cosa possiamo osservare all’interno della Casa Museo di Victor Hugo? Per esempio abbiamo citato lo studio, a dir poco imperdibile durante una visita, considerando che qui lo scrittore ha creato autentici capolavori della letteratura francese e sempre qui ha avuto modo di confrontarsi con altri intellettuali influenzando l’epoca stessa.
Oggi l’appartamento dove Victor Hugo visse con la famiglia è il cuore di un percorso museale che si sviluppa in modo stupefacente, perché le sette stanze comunicanti raccontano la vita dello scrittore come una cronologia: gli anni prima dell’esilio, il periodo lontano dalla Francia e il ritorno a Parigi.

Si inizia dall’anticamera, che ripercorre la giovinezza e il matrimonio con Adèle Foucher, per poi passare al salotto rosso, dedicato agli anni di Place Royale (l’attuale Place des Vosges), dove tra busti, documenti e dipinti, si percepisce l’atmosfera delle frequentazioni di Hugo, da Théophile Gautier a Sainte-Beuve.
Il salotto cinese e le sale successive portano al periodo dell’esilio (1852-1870). I mobili provenienti dalla casa di Juliette Drouet a Guernsey e i dettagli curati dallo stesso Hugo – come le iniziali VH e JD ricamate negli arazzi – restituiscono un’immagine intima dello scrittore. Le fotografie scattate a Jersey e Guernsey completano il racconto di quegli anni.
Si prosegue nello studio, che ricorda il ritorno a Parigi nel 1870 e la residenza di Avenue d’Eylau, dove Hugo visse fino alla morte, dove c’è il famoso ritratto di Léon Bonnat e, nell’ultima sala, la ricostruzione della camera mortuaria del 1885. Il primo piano ospita mostre temporanee e una parte dei disegni di Hugo, oltre a una biblioteca con migliaia di opere dedicate alla sua vita e al suo lavoro, consultabile su appuntamento.
Place des Vosges, la storia della misteriosa piazza di Parigi
È descritta come tra i luoghi più belli di Parigi: è stata realizzata per volere di Enrico IV, proprio sull’antico Palais des Tournelles, che è stato fatto distruggere da Caterina de’ Medici dopo la morte del marito, re Enrico II. È la più antica piazza della capitale francese ed è stata inaugurata nel 1612 con il nome di Place Royale. All’epoca era tra i luoghi maggiormente frequentati dall’aristocrazia e dagli intellettuali, e solamente dopo la Rivoluzione ha preso il nome di Place des Vosges, così come la conosciamo oggi.
Il suo fascino non si è mai esaurito nel tempo e, al di là della bellezza architettonica che è indiscussa, emana un’energia particolare, che è quella che lega la nostra realtà al passato ma soprattutto ai racconti letterari di Hugo che sono immortali. A tal proposito la piazza è legata a un altro grande nome della letteratura, Georges Simenon, lo scrittore che proprio qui ha scritto il primo dei più di 200 romanzi popolari con oltre 20 pseudonimi.
E non è tutto. Dopo la visita all’appartamento di Hugo, l’appuntamento è al Café Mulot, che si trova proprio nel giardino della Maison. Il valore aggiunto è che il posto è stato concepito proprio per offrire un’esperienza immersiva legata all’epoca, come omaggio all’artista. Ed è anche un ulteriore modo per vivere pienamente questa esperienza sulle tracce dell’esistenza dello “scrittore ribelle”.