Dopo le vacanze di Pasqua e le inevitabili abbuffate, non resta che tornare sulla retta via: per arrivare ben preparate alla prova costume la prossima estate, bisogna dare una stretta alla nostra dieta. Quali sono le corrette abitudini alimentari per riuscire a perdere qualche chilo di troppo e ritrovare il benessere?
Sono sempre più le persone che adottano la dieta macrobiotica come modello alimentare per dimagrire, ma in realtà si tratta di un vero e proprio stile di vita che permette di ritrovare l’armonia con se stessi e con l’ambiente. Ispirato alla filosofia dello yin e dello yang, le due polarità che caratterizzano le energie di base su cui tutto si fonda, questo regime dietetico è caratterizzato da alcuni semplici principi, da seguire con costanza per ottenerne il massimo giovamento.
Un’alimentazione varia ed equilibrata prevede principalmente il consumo di frutta e verdura di stagione, di cereali integrali e di legumi, riducendo nel contempo l’assunzione di proteine animali, di zuccheri semplici e di farine raffinate. Tra gli alimenti tipici previsti dalla dieta macrobiotica spicca la zuppa di miso: dal punto di vista nutrizionale, è ricca di sostanze importanti per la nostra salute come il calcio, il ferro, il magnesio, le vitamine del gruppo B e la vitamina C.
Tuttavia, seguire una filosofia alimentare di questo tipo potrebbe rivelarsi troppo impegnativo. Nessun problema, perché le alternative sono davvero molte, per chi vuole dimagrire e restare in salute. Ad esempio, dopo qualche eccesso a tavola (proprio come succede a Pasqua), non c’è niente di meglio che seguire una dieta per proteggere il fegato. Questo organo svolge un ruolo fondamentale per il nostro metabolismo, e quando accumula troppi grassi nelle sue cellule rischia di non funzionare nella maniera corretta.
Il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e Medicina Preventiva, mette in guardia dalla steatosi epatica, una condizione conosciuta anche come “fegato grasso”. Un’alimentazione troppo ricca di carboidrati può aumentare il rischio di sviluppare questa patologia, con conseguente impossibilità da parte del fegato di metabolizzare l’insulina. Portare in tavola cereali e legumi aiuta a non innalzare troppo velocemente la glicemia dopo i pasti, mentre i cibi contenenti acidi omega-3 stimolano la modulazione genica del DNA delle cellule del fegato, proteggendo le sue funzionalità.
Come abbiamo spesso ribadito, ciascuno di noi ha delle specifiche esigenze alimentari, che cambiano nel corso della nostra vita. Ci sono periodi particolarmente delicati, in cui la dieta ha un ruolo particolarmente importante: è il caso dell’adolescenza, quando vi è un notevole sviluppo fisico e cognitivo che deve essere supportato nella maniera corretta da ciò che mangiamo. Molti ragazzi tuttavia preferiscono i junk food ad alimenti più salutari, con il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità.
È dunque bene adottare un regime dietetico migliore, come spiega la dott.ssa Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, nel suo libro Una dieta per ogni età. Alimentazione ed equilibrio in ogni fase della vita. Nell’adolescenza è importante fare il pieno di frutta e verdura ogni giorno, per non avere carenze di vitamine e sali minerali, limitare il consumo di zuccheri e di bevande gassate e non dimenticare un’abbondante prima colazione.