Gomasio, un’alternativa al sale: proprietà e come si prepara

Il gomasio è un condimento naturale che può essere preparato a casa e utilizzato per insaporire le proprie ricette in alternativa al sale

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 28 Novembre 2017 12:00Aggiornato: 9 Marzo 2021 12:27

Cos’è

Il gomasio è un condimento a base di semi di sesamo e piccole quantità di sale marino cui spesso sono aggiunti anche alghe e semi di canapa o di girasole. Molto diffuso nella cucina asiatica e macrobiotica, l’utilizzo del gomasio si è diffuso negli ultimi anni anche sulle nostre tavole come alternativa al sale. I semi di sesamo conferiscono sapidità ai piatti, qualità esaltata dall’eventuale aggiunta di alghe marine, naturalmente salate.

L’uso del gomasio in cucina consente di ridurre il consumo di sale e di arricchire le ricette con acidi grassi essenziali, vitamine, sali minerali e proteine presenti nei semi di sesamo. Questi piccoli semi contengono infatti acidi grassi della serie omega-6 e omega-3, vitamine del gruppo B e vitamina E, minerali come calcio, fosforo e ferro e amminoacidi importanti per il corretto funzionamento dell’organismo.

Il gomasio è facilmente reperibile nei negozi alimentari specializzati in prodotti naturali, biologici o dedicati alla cucina orientale o macrobiotica, anche online, e spesso lo si trova in vendita nelle erboristerie. Può essere però preparato anche a casa in modo molto semplice, partendo dalle materie prime.

Come si prepara

Per preparare il gomasio servono semi si sesamo e sale, a cui possono essere aggiunti alga nori e semi di canapa o di girasole. Inoltre è necessario avere a disposizione un macina-caffè o, in alternativa un mortaio con pestello. Di seguito, la ricetta base e le indicazioni per realizzare il gomasio a casa.

Ingredienti

  • 100 grammi di semi di sesamo
  • 5-10 grammi di sale
  • alga nori (circa 4-5 centimetri)

Procedimento

Per prima cosa occorre lavare i semi di sesamo sotto l’acqua corrente utilizzando un colino, lasciandoli poi asciugare per un paio d’ore all’aria sistemandoli su un tagliere o sulla spianatoia. Dopodiché i semi di sesamo devono essere tostati a fuoco molto basso in una padella antiaderente. Questo passaggio è molto importante poiché se la tostatura risulta eccessiva, i semi acquisiscono un sapore amaro e sgradevole e possono formarsi sostanze potenzialmente pericolose per la salute. I semi vanno dunque tostati per pochi minuti, togliendoli dal fuoco quando appaiono dorati e si sgranano facilmente tra le dita. A questo punto si trasferiscono i semi in una ciotola e si lasciano raffreddare per poi pestarli con il pestello in un mortaio o triturarli nel macina caffè elettrico, insieme al sale e all’alga nori. La proporzione di sale è molto variabile rispetto al sesamo e va da 1:7 a 1:25 in base ai propri gusti e a seconda di quanto si voglia diminuire il consumo di sale. Il gomasio è pronto quando il composto assume una consistenza granulosa. Può essere conservato per due settimane in frigorifero, trasferendolo in un barattolo di vetro con coperchio ermetico.

Come si usa

Grazie al sapore delicato, il gomasio è in grado di esaltare il gusto di diversi cibi. Può essere utilizzato in alternativa al sale semplicemente aggiungendolo a piatti di verdure, cereali, legumi, insalate, sughi, minestre, secondo piatti e altre ricette salate. Per evitare di alternare le proprietà organolettiche e nutrizionali del gomasio, questo condimento si utilizza spolverizzandolo sugli alimenti subito dopo la cottura, dunque a crudo, mescolando per amalgamarlo al resto degli ingredienti.

Proprietà e controindicazioni

Il principale beneficio legato all’uso del gomasio per insaporire è quello di poter ridurre il consumo di sale e, di conseguenza, di diminuire l’introito di sodio. I semi di sesamo, ingrediente principale del gomasio, sono inoltre ricchi di sostanze benefiche per l’organismo. Questi piccoli semi contengono infatti elevate quantità di calcio e magnesio, minerali importanti soprattutto per la salute delle ossa, e altri sali minerali altrettanto utili come potassio, selenio, ferro e fosforo. Un corretto apporto di sali minerali consente di migliorare le performance fisiche e mentali riducendo la sensazione di affaticamento e migliorando la memoria, la capacità di concentrazione e rinforzando le difese immunitarie.

Inoltre, nel sesamo sono presenti vitamine del gruppo B e vitamina E, un potente antiossidante, oltre ad amminoacidi e acidi grassi essenziali della serie omega 6 e omega 3, questi ultimi noti per le loro proprietà antinfiammatorie. Se nella preparazione del gomasio si utilizza sale integrale o iodato, il gomasio conterrà anche iodio, un minerale fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide. Va però sottolineato che, poiché il gomasio è consumato in piccole quantità, l’apporto di vitamine e minerali è decisamente basso. Inoltre, i semi di sesamo contengono fitati – sostanze capaci di legarsi ai minerali diminuendone l’assorbimento – che riducono ulteriormente la disponibilità dei sali minerali.

Il gomasio è un condimento privo di controindicazioni e, salvo in caso di allergie verso i suoi componenti, può essere consumato da tutti, includi bambini e donne in gravidanza e in allattamento. Dato l’elevato contenuto calorico dei semi di sesamo si consiglia di non esagerare le quantità, soprattutto se si segue un regime ipocalorico per perdere perso. In ogni caso, sebbene il sesamo fornisca oltre 500 calorie ogni 100 grammi, l’apporto energetico del gomasio è relativamente basso poiché in cucina se ne utilizzano pochi grammi.