Frutto dell’estate per eccellenza, l’anguria è amata da grandi e piccini e non manca mai sulle tavole estive. Piace proprio a tutti grazie alla sua polpa croccante, fresca e dissetante. Ma è anche un frutto ricco di micronutrienti utili al benessere ed è poco calorico. È uno spuntino perfetto per metà mattina o metà pomeriggio, oppure come ingrediente per gustosi sorbetti, macedonie o perfino per le insalate.
L’anguria è anche perfetta per chi vuole tornare in forma. È ricca d’acqua e sali minerali, con un apporto calorico piuttosto basso (circa 16 ogni 100 grammi) e un alto potere saziante.
Insomma è un vero superfood che fa bene e rende più belle, perché i fitocomposti antiossidanti che contiene contrastano l’azione dei radicali liberi, favoriscono la produzione di melanina e rallentano l’invecchiamento della pelle.
Diuretico e drenante, è anche ideale per perdere peso e contrastare la cellulite, soprattutto se inserito in un regime dietetico ipocalorico.
Indice
Cos’è l’anguria
L’anguria, conosciuta anche come cocomero, fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, nota anche con il nome scientifico Citrullus lanatus. È una pianta originaria dell’Africa tropicale, il cui frutto è una grande bacca sferica o ovale, solitamente di colore verde scuro con striature verdi più chiare o bianche. La polpa interna è succosa, dolce e di colore rosso intenso, anche se esistono varietà con polpa gialla o bianca.
Il frutto è composto principalmente da acqua, che ne costituisce circa il 90%, rendendolo un alimento molto idratante.
L’anguria si mangia nei mesi estivi, grazie alla sua dolcezza e alla sua capacità di rinfrescare. Può essere tagliata a fette, a cubetti o utilizzata per preparare succhi, frullati, sorbetti o gelati. È anche un ingrediente per insalate originali e appetitose, salse o piatti salati. Si può perfino cucinare alla griglia.
Possiede un ottimo profilo nutrizionale grazie ai tanti micronutrienti utili alla salute che racchiude.
Si può trovare sui banchi del mercato tra luglio e agosto, quindi è un frutto tipicamente estivo, anzi il re indiscusso dell’estate e delle scampagnate al mare.
Ci sono diverse di varietà di anguria che si diversificano anche nell’aspetto: l’anguria gialla, baby, ovale, con buccia verde acceso striato o maculato, con chiazze bianche o gialle.
Ma come si fa a capire che l’anguria è matura al punto giusto? Proprio come facevano i nostri nonni: si bussa sulla buccia e se il frutto risuona come se fosse vuoto, è pronta da gustare. Anche la presenza di chiazze gialle indica una corretta maturità.
Anguria o cocomero: sono lo stesso frutto?
C’è chi la chiama anguria, chi cocomero. Ma qual è il nome giusto? In realtà entrambi. La parola cocomero, più vicina al nome scientifico del frutto, è tipica delle regioni del centro-sud dell’Italia, mentre nel Nord si preferisce chiamare anguria.
Tuttavia, l’origine dei nomi, piuttosto antica, è la stessa e deriva dal cetriolo. Cocomero, infatti, dal latino cucumis, è il nome con cui si chiamava il cetriolo, ma l’origine potrebbe invece arrivare da un verbo greco che significa “essere gonfio”.
Invece, la parola anguria, dal greco antico angurion (che indicava propriamente il cetriolo selvatico), si diffuse nell’Italia settentrionale.
L’Accademia della Crusca propende per cocomero ma ammette che il termine “anguria” si è conquistato il pieno diritto di essere usato come alternativa.
Anguria: proprietà e valori nutrizionali
L’anguria è un’ottima fonte di nutrienti come le vitamine A, potassio, fibre e antiossidanti. La vitamina A è importante per la salute degli occhi, mentre gli antiossidanti sono fitocomposti che proteggono l’organismo dai radicali liberi, responsabili di stress ossidativo e di molte malattie croniche.
La quota calorica è piuttosto ridotta (appena 16 Kcal in una porzione da 100 g) e per questo sono un alimento ideale per chi per chi è a dieta per perdere qualche kg di troppo.
Essendo inoltre ricca di acqua, garantisce una buona idratazione, laddove le fibre aiutano a sgonfiare la pancia e favoriscono la digestione saziando più rapidamente.
Ecco allora i valori nutrizionali di questo frutto buono e dissetante.
Nutriente | Per 100 g di prodotto |
Acqua (g) | 95.3 |
Energia (kcal) | 16 |
Proteine (g) | 0.4 |
Lipidi (g) | tracce |
Colesterolo (mg) | 0 |
Carboidrati disponibili (g) | 3.7 |
Fibra alimentare (g) | 0.2 |
Sali minerali | |
Sodio (mg) | 3 |
Potassio (mg) | 280 |
Calcio (mg) | 7 |
Fosforo (mg) | 2 |
Zinco (mg) | 0.10 |
Magnesio (mg) | 8 |
Ferro (mg) | 0.2 |
Vitamine | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.02 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.02 |
Niacina – B3 (mg) | 0.10 |
Vitamina B6 (mg) | 0.14 |
Folati totali (µg) | 2 |
Vitamina E (mg) | 0.10 |
Vitamina A (µg) | 37 |
Anguria: benefici
L’anguria, tanto apprezzata per il suo sapore dolce e rinfrescante soprattutto nei mesi caldi, offre anche diversi benefici per la salute.
- Idratazione: è composta per circa il 90% di acqua, il che la rende un’ottima scelta per idratarsi. Mangiare anguria può aiutare a soddisfare il fabbisogno di liquidi del corpo e contribuire a mantenere un corretto equilibrio idrico.
- Ricca di nutrienti: contiene una varietà di nutrienti essenziali, tra cui vitamina A, potassio, licopene e carotenoidi. La vitamina A è importante per la vista e la salute della pelle e insieme ai carotenoidi, stimola la produzione di linfociti T, globuli bianchi nel sangue che fungono da spazzini a difesa dell’organismo. Il potassio, invece, è essenziale per la funzione muscolare e cardiaca, mentre il licopene è un antiossidante che può contribuire alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
- Favorisce la diuresi e il controllo del peso: ha un effetto diuretico naturale, quindi che può aiutare a stimolare la produzione di urina e favorire la depurazione del corpo. Ciò può essere d’aiuto alla funzionalità renale e per ridurre la ritenzione idrica. Inoltre, nonostante il sapore dolce, l’anguria è povera di calorie, quindi può essere una valida alternativa salutare per soddisfare il desiderio di zuccheri, limitando l’apporto calorico. Infine, grazie alle proprietà diuretiche e depurative, il suo consumo può apportare benefici in caso di gonfiore dovuto a ritenzione idrica.
- Antiossidanti: grazie al contenuto di licopene e altri composti antiossidanti come i carotenoidi, l’anguria può aiutare a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Gli antiossidanti, infatti, aiutano a neutralizzare i radicali liberi, che sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire allo sviluppo di malattie croniche.
- Rende più sazi: nonostante un basso contenuto calorico, l’anguria facilita il senso di sazietà grazie al suo contenuto di acqua e fibra. Mangiare anguria può dunque aiutare a controllare l’appetito e favorire il mantenimento di un peso corporeo ideale.
- Alleata del cuore: alcuni studi suggeriscono che il consumo di anguria potrebbe avere effetti benefici sulla salute cardiaca. La presenza del licopene, infatti, è stata associato a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione e l’infiammazione delle arterie.
Anguria a dieta
Ma l’anguria fa ingrassare? La risposta è certamente no. Con appena 16 Kcal per 100 g e composta per il 95% di acqua è un frutto ideale per chi segue una dieta ipocalorica. Inoltre, regala un rapido senso di sazietà, grazie all’abbondanza di acqua e possiede effetti diuretici e drenanti perfetti per chi vuole perdere peso.
Quindi, è un frutto che può essere inserito in uno schema nutrizionale per dimagrire senza problemi, ma da sola l’anguria non fa certo dimagrire. Del resto nessun alimento è miracoloso e fa perdere peso. Ciò che abbassa l’ago della bilancia è sempre una dieta corretta ed equilibrata che assicuri un bilancio energetico in negativo e una regolare attività fisica. Non ci sono scorciatoie per un dimagrimento salutare e duraturo.
Il cocomero è dunque un buon alleato della dieta per la sua bassa densità calorica, cioè contiene poche calorie rispetto al suo volume. Questo può aiutare a soddisfare la fame con un minor apporto calorico complessivo.
Inoltre, favorisce il senso di sazietà, quindi impedisce di mangiare più del necessario.
Anche le fibre, nonostante non siano presenti in grandi quantità, contribuiscono a farci sentire più pieni e aiutano la funzione digestiva. Inoltre rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, contribuendo a mantenere stabili i livelli di glucosio.
Per consumarla senza ingrassare e senza sensi di colpa, la scelta migliore è mangiarla fresca, al naturale. Anche il gelato o il sorbetto all’anguria è buono e rinfrescante, ma ci sono zuccheri aggiunti che vanno considerati nel bilancio calorico complessivo.
Come si sceglie l’anguria?
Scegliere un buon cocomero da sapore dolce e dalla polpa succosa non è semplice. Un tempo si faceva attraverso l’intaglio di un tassello quadrato di assaggio, ma oggi non è più possibile. Allora come si fa a capire se il cocomero è al giusto grado di maturazione? Ci sono alcuni stratagemmi:
- “bussare” sulla superficie del frutto e ascoltare con attenzione il suono: se è buono, deve emettere un suono sordo, non troppo basso (indice di eccessiva maturazione) né troppo acuto.
- Se si è indecisi, si passa al peso: se l’anguria si presenta ben soda e pesante rispetto alle sue dimensioni, vuol dire che contiene abbondante acqua, quindi il frutto è buono.
- È bene notare anche il picciolo, che non deve essere secco ma flessibile.
- La buccia deve avere un aspetto ceroso e brillante e una parte giallastra, quella in corrispondenza del punto di appoggio al terreno. Se manca, vuol dire che c’è stata una raccolta precoce e, quindi, un prodotto acerbo.
- Presenza di sfumature giallastre sulla buccia, che indicano la perdita di clorofilla, segno che il cocomero è ben maturo.
- Da scartare i frutti con una buccia molle o crepata.
Cocomero: quando è meglio non mangiarlo
Il consumo di anguria non presenta particolari controindicazioni, ma ci sono alcuni aspetti da tenere presente.
Ad esempio, un consumo eccessivo di cocomero può causare disturbi gastro-intestinali, soprattutto nelle persone con una certa sensibilità, come gas intestinale, pancia gonfia o diarrea. In questi casi, la parola d’ordine è moderazione e porzioni più piccole.
Raramente possono verificarsi delle allergie al frutto che si manifestano con prurito, gonfiore, eruzione cutanea o, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.
Infine, per quanto riguarda le possibili interazioni con i farmaci, è sempre opportuno chiedere il consiglio del proprio medico curante.
Fonti bibliografiche
- Watermelon lycopene and allied health claims, EXCLI Journal
- Why Watermelon Should Be Part of Your Diet, Cleveland Clinic
- The Top 9 Health Benefits of Watermelon, Healthline
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione