Damiana per migliorare la libido e antidepressivo naturale

Nota anche con il nome di Turnera Diffusa, questa pianta è originaria del Messico ed è conosciuta principalmente come afrodisiaco naturale ma non solo

Foto di Silvia Menini

Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Pubblicato: 13 Novembre 2023 16:22

La damiana, conosciuta a livello curativo nelle sue due specie: Thurnera aphrodisiaca e Thurnera Diffusa, è un arbusto originario del Messico che appartiene alla famiglia delle Turneraceae. Le sue foglie contengono un glicoside cianogeno e idrochinonico (arbutina), resine, un olio essenziale (1,8-cineolo e monoterpeni), acidi grassi, polisaccaridi, tannini e una sostanza amara (la damianina).

Il glicoside cianogeno è una sostanza composta da una parte zuccherina e una non zuccherina (aglicone), utile per le proprietà espettoranti e disinfettanti.

Le resine presenti sono sostanze di natura terpenica che possono avere una azione irritante e purgante per l’intestino.

I tannini hanno proprietà astringenti, antinfiammatorie, antifungine, antivirali e antidiarroiche.

L’olio essenziale ha una azione espettorante e contrasta i malanni di stagione, mentre la damianina è una sostanza amara dalle proprietà neurotoniche, antispastiche, tonificanti e diuretiche.

È un piccolo arbusto alto fino a 90 centimetri. Le foglie sono ovali, lanceolate, con picciolo corto e 2 ghiandole alla base, margini curvi e leggermente seghettati. La superficie superiore è liscia o verde chiaro, mentre quella inferiore presenta pochi tricomi. I fiori sono gialli, solitari e ascellari. Il frutto consiste in una piccola capsula globosa, aromatica e resinosa.

È originaria dell’America tropicale, in particolare della zona del Texas meridionale, del Messico, dell’America centrale e meridionale e dei Caraibi.

Il suo nome botanico Turnera deriva dallo scienziato inglese William Turner in quanto fu il primo a classificarla. È anche nota come tè Messicano e risulta essere già conosciuta dai Maya che la utilizzavano come tonico, diuretico e lassativo. Le donne messicane bevono un infuso di damiana prima di andare a coricarsi per eccitare il proprio uomo ma, sempre in Messico, viene utilizzata anche per curare l’asma, la bronchite, il diabete, la dissenteria, la dispepsia, le emicranie e la paralisi.

Negli Stati Uniti invece viene annoverato tra gli afrodisiaci e come rimedio per l’impotenza e la frigidità. Anche la farmacopea britannica la indica come un ottimo rimedio per neurosi, impotenza, frigidità, ansia da prestazione ed esaurimento nervoso.

La damiana, inoltre, è stata un ingrediente della French Wine Coca, una bevanda precorritrice della famosa Coca-Cola e prodotta dal farmacista John Pemberton che la definì come “il più meraviglioso tonificante degli organi sessuali”.

I benefici e le proprietà

Quando la si nomina, è necessario chiamare in causa diversi benefici che spaziano su diversi aspetti rendendola una pianta veramente poliedrica.

Antidepressiva e tonica stimolante

In questo novero, è possibile citare le sue proprietà antidepressive e tonico stimolanti naturali, e risulta utile in caso di insonnia, stress e ansia. La si può quindi utilizzare qualora ci sia un periodo di affaticamento sia fisico che mentale, stanchezza e nervosismo. Quando, cioè, si manifestano quegli esaurimenti che portano astenia, stanchezza pervasiva, depressione, perdita della libido.

La sua azione quindi si esplica a più livelli sull’emotività della persona dandole maggiore serenità, conforto e sicurezza ed è di grande supporto per chi vive costantemente in affanno.

Permette anche di rallentare l’azione cerebrale facilitando la comparsa del sonno in quei casi di insonnia dovuta a nervosismo.

Le proprietà ansiolitiche della damiana potrebbero essere dovute all’apigenina (presente in abbondanza anche nei fiori di camomilla, dove costituisce oltre il 60% dei flavonoidi totali).

La damiana è anche protagonista nel trattamento di letargia, dipendenza psicogena, dispepsia nervosa (cattiva digestione legata a somatizzazioni di stress eccessivi o tensioni emotive) e stipsi atonica.

Afrodisiaco per lei e per lui

Considerata tra i migliori afrodisiaci naturali, ed è quindi di supporto in caso di astenia sessuale e impotenza maschile di origine psicologica, soprattutto qualora sia presente ansia da prestazione ed eiaculazione precoce. Permette infatti di stimolare quei centri nervosi spinali che controllano la funzionalità degli organi sessuali. Sembrerebbe anche agire sul centro dell’erezione che è localizzato a livello del sistema nervoso parasimpatico pelvico-sacrale nell’uomo. Ma non sono solo gli uomini a beneficiarne: rafforza anche il sistema ormonale femminile e quindi è utile in caso di dismenorrea, amenorrea e dolori mestruali. Il fitocomplesso è in grado di ripristinare il desiderio sessuale in entrambi i sessi. Spesso è indicata in casi di sterilità, per contrastare il calo della libido e della prestazione sessuale e in caso di frigidità.

In base a studi preliminari sui ratti, la damiana sembra essere leggermente efficace nel migliorare l’attività sessuale di ratti pigri o affaticati sessualmente. È stato preso un modello di ratti maschi esauriti sessualmente (dopo 24 ore di copulazione ad libitum), la foglia di Damiana a 80 mg/kg è stata in grado di ridurre l’intervallo post-eiaculatorio e di aumentare la percentuale di ripresa dell’attività sessuale. Benefici sono stati osservati anche per le dosi di 20 e 40mg/kg, che tuttavia non hanno raggiunto la significatività statistica.

Un altro studio ha osservato benefici su ratti maschi sessualmente pigri / impotenti, a dosi di 1 ml di estratto fluido di damiana per kg.

Gli Autori hanno osservato un aumento della percentuale di ratti che hanno raggiunto l’eiaculazione e una significativa riduzione delle latenze di montatura, intromissione ed eiaculazione, intervallo post-eiaculatorio e intervallo intercopulatorio.

Un ulteriore studio sui ratti ha osservato un’efficacia paragonabile a quella del sildenafil (viagra) nel facilitare l’espressione del comportamento sessuale maschile, accorciando principalmente la latenza dell’eiaculazione.

Esperimenti di laboratorio sugli animali hanno rilevato che la damiana possiede verosimilmente un’attività afrodisiaca; tuttavia è doveroso sottolineare come manchino ancora studi clinici che ne attestino l’efficacia e la sicurezza sull’uomo.

Analizzando invece i suoi composti, per spiegare questo suo effetto così particolare, si può fare riferimento ai flavonoidi ottenuti dalla pianta, in particolare il flavanone pinocembrina che sono stati identificati come inibitori dell’aromatasi e di conseguenza aumenterebbero i livelli di testosterone con conseguente miglioramento della libido.

Utile per i malanni di stagione a livello respiratorio

La presenza dell’olio essenziale permette anche di vantare una azione espettorante che cura tosse, raffreddore, bronchite e asma, rendendolo un rimedio importante nel periodo invernale per contrastare i classici malanni stagionali.

Utile per chi pratica sport

Gli sportivi ne possono trarre notevoli benefici in quanto lavora anche a livello di sistema muscolare. L’estratto vegetale di damiana aiuta nei momenti più delicati, sia fisici che mentali, dell’allenamento:

  • Rinforza le fasce muscolari e stimola il loro sviluppo perché ricca di antiossidanti
  • Diminuisce il rischio di crampi o strappi
  • Aumenta la resistenza alla fatica
  • Aiuta dal punto di vista psicologico in quanto agisce sul sistema nervoso. Calma anche ansie e timori legati alle prestazioni
  • Sostiene la concentrazione e quindi utile anche a chi pratica sport ed è allo stesso tempo sovraccarico dal punto di vista psicologico

È quindi indicata non solo in chi pratica sport in maniera amatoriale, ma anche a chi si cimenta in sport di resistenza come la corsa, il ciclismo, il nuoto e il calcio.

Un aiuto nelle diete

La damiana è nota anche per i suoi effetti relativi alla soppressione dell’appetito.

Degno di nota a tal proposito è uno studio del 2013, che ha visto impegnato un team dell’Università di Liverpool. Gli esperti in questione hanno reclutato un gruppo di 58 donne normopeso o leggermente sovrappeso. Queste ultime sono state invitate a consumare una formulazione brevettata a base di damiana, yerba mate, guaranà con l’aggiunta di una fibra solubile a base di inulina 15 minuti prima dei pasti.

Al follow up, è stato possibile notare una riduzione della fame a breve termine nelle donne inserite nel gruppo invitato al consumo esclusivo della miscela sopra citata (senza l’integrazione della fibra solubile). Nonostante gli esiti promettenti di questa ricerca, considerando il numero esiguo di donne incluse nel campione, sono necessari ulteriori conferme prima di poter parlare della damiana come di una pianta decisiva nella gestione del peso.

Azione citotossica

Secondo studi recenti condotti in vitro, gli estratti di damiana hanno dimostrato di avere un’attività citotossica contro le cellule maligne di cancro al seno. Attualmente sono in corso ricerche per approfondire la possibilità di utilizzare la pianta per affiancare le terapie antitumorali mediche, anche come sostegno per mitigarne gli effetti debilitanti sull’organismo e sul tono dell’umore.

Altri benefici

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei benefici della damiana! I loro effetti sono stati indagati in uno studio congiunto del 2018, lavoro di ricerca che ha visto all’opera esperti di diverse realtà accademiche e sanitarie del Messico (p.e. il Centro de Investigaciones Biológicas del Noroeste di La Paz.

Gli studiosi hanno analizzato l’influenza dell’estratto di damiana sui mitocondri renali di alcuni ratti diabetici. Al follow up, è stato possibile portare alla luce un effetto preventivo relativo allo stress ossidativo dei reni degli esemplari sopra citati e una interessante efficacia antinfiammatoria.

Uno studio condotto sui ratti ha dimostrato che la damiana è in grado di ridurre le lesioni gastriche provocate dall’indometacina (un FANS) e dell’alcool, oltre a esercitare una azione antiulcerogenica.

La presenza dell’arbutina con la sua azione diuretica e antisettica, invece la rende utile in caso di cistite, infezioni della vescica e del tratto urogenitale.

Modalità di utilizzo

La damiana può essere assunta sotto forma di foglie essiccate, bustine di tè, estratto secco, ma anche facendo riferimento ai rimedi omeopatici o alla tintura madre (con o senza alcol).

Per l’estratto secco le dosi da assumere possono variare in base alla formulazione scelta o alla marca ma, di norma, ci si attiene a 800 mg di estratto secco sotto forma di compresse o capsule da assumere 2 volte al giorno preferibilmente al mattino e/o pomeriggio lontano dai pasti.

È inoltre consigliabile non assumerlo in maniera continuativa ma seguendo dei cicli di 2 settimana con successiva interruzione.

L’infuso al 4%: da uno a due cucchiaini (circa 2/4 grammi) di foglie essiccate, fino a tre volte al giorno.

Tintura: fino a 1 ml (circa 20 gocce) al giorno.

Damiana 5 CH granuli omeopatici: 3 granuli sublinguali due volte al giorno.

Effetti collaterali e controindicazioni

In virtù della sua capacità di abbassare la glicemia e di interagire con i farmaci per il controllo dei livelli glicemici, va assunta con molta attenzione se si soffre di diabete. Per quanto riguarda la sicurezza in gravidanza e in allattamento, è opportuno chiedere informazioni al proprio medico curante ma è comunque sconsigliata, così come al di sotto dei 12 anni.

Solo ad alte dosi può portare una leggera sensazione di dolore nella regione prostatica, insonnia e mal di testa, dolori al fegato ma se si seguono le indicazioni non ha nessun effetto collaterale.

Si consiglia anche di evitarne l’assunzione in caso di accertata allergia o ipersensibilità a uno o più dei suoi componenti o in caso di patologie al fegato.

Vista, comunque, la particolarità di questa pianta è sempre bene consultare il proprio medico prima dell’assunzione che potrà valutare in base al caso singolo.

Fonti bibliografiche

Acute effects of a herb extract formulation and inulin fibre on appetite, energy intake and food choice, PubMed