Avete mai sentito parlare di crowberries? Se vi sta venendo il dubbio che si tratti dell’ennesimo inglesismo che avremmo potuto sostituire con una parola più semplice, la notizia è che questa volta non è così. Al momento, infatti, l’unico modo per chiamarli è proprio questo: crowberries. E mentre ci esercitiamo con la pronuncia inglese, vale la pena capire di cosa si tratta, perché questi piccoli frutti stanno attirando sempre più attenzione. Non solo per la loro origine affascinante e insolita, ma soprattutto per i benefici che possono avere sulla nostra salute.
Indice
Cosa sono
I crowberries (nome scientifico Empetrum nigrum) sono piccoli frutti di bosco neri, simili ai mirtilli ma meno conosciuti in Europa meridionale. Crescono spontaneamente nelle regioni fredde e subartiche dell’emisfero settentrionale, in particolare in Scandinavia, Islanda, Groenlandia, Canada e Alaska. Appartengono alla famiglia delle Ericaceae, la stessa di mirtilli e ribes, e da secoli fanno parte dell’alimentazione tradizionale delle popolazioni nordiche, che li utilizzano sia freschi che conservati. Il loro aspetto è inconfondibile: bacche tonde, di colore nero-violaceo intenso, dal gusto piuttosto neutro e meno dolce rispetto ad altri frutti di bosco. Nonostante non siano così diffusi nei mercati mediterranei, negli ultimi anni stanno suscitando interesse per le loro proprietà nutrizionali e i benefici sulla salute, tanto da essere considerati un superfood nordico.
Varietà
La specie più nota e apprezzata è l’Empetrum nigrum, chiamata anche black crowberry. Esistono tuttavia altre varietà, come l’Empetrum eamesii e l’Empetrum rubrum, che si distinguono leggermente per area di diffusione e caratteristiche botaniche:
- Black crowberry (E. nigrum): diffusa in Europa settentrionale e Asia, con frutti neri lucidi.
- Red crowberry (E. rubrum): più rara, originaria del Sud America, con bacche rosse.
- Pink crowberry (E. eamesii): presente in Nord America, caratterizzata da sfumature più chiare.
Proprietà
I crowberries sono frutti piccoli ma sorprendentemente ricchi dal punto di vista nutrizionale. Dal punto di vista calorico non hanno nulla da temere: sono leggeri, con circa 45-50 calorie per 100 grammi, quindi perfetti anche per chi presta attenzione alla linea. Contengono una buona quantità di fibre, che contribuiscono a mantenere l’intestino in equilibrio e a regalare un piacevole senso di sazietà. Ma il vero tesoro dei crowberries è nascosto nei loro micronutrienti. Queste bacche racchiudono vitamine importanti come la vitamina C, preziosa per il sistema immunitario e per la produzione di collagene, e la vitamina E, potente antiossidante naturale che protegge le cellule dall’invecchiamento precoce. Non mancano le vitamine del gruppo B, che sostengono il metabolismo e il benessere del sistema nervoso, oltre a minerali come ferro, manganese e potassio, fondamentali per energia e vitalità.
A renderli così interessanti però, va detto, è la loro concentrazione di antiossidanti. Gli antociani, responsabili del colore scuro e intenso delle bacche, sono composti bioattivi capaci di contrastare i radicali liberi e ridurre lo stress ossidativo, con effetti benefici che spaziano dal cuore al cervello. A questi si aggiungono flavonoidi e acidi fenolici, molecole che la ricerca scientifica associa a un’azione antinfiammatoria e protettiva per l’apparato cardiovascolare.
Benefici
Come abbiamo visto, la concentrazione di vitamine e soprattutto sostanze antiossidanti naturalmente presenti nei crowberries promettono bene, ma vediamo nel dettaglio quali benefici apportano (per scoprire perché tutti li vogliono adesso).
Supportano il sistema immunitario
Grazie al contenuto di vitamina C e polifenoli, i crowberries possono rafforzare le difese immunitarie. L’azione combinata di queste sostanze aiuta a ridurre i danni da radicali liberi e a mantenere un organismo più resistente alle infezioni stagionali.
Proteggono la salute cardiovascolare
Gli antociani presenti nei crowberries contribuiscono a migliorare la circolazione sanguigna e a ridurre l’infiammazione delle pareti arteriose. Studi osservazionali condotti nelle popolazioni scandinave suggeriscono che il consumo regolare di frutti di bosco, compresi i crowberries, sia correlato a una minore incidenza di malattie cardiovascolari.
Favoriscono il benessere del cervello
Le ricerche scientifiche sugli antociani hanno mostrato possibili effetti positivi sulla memoria e sulle funzioni cognitive. I crowberries, grazie al loro alto contenuto di questi composti, potrebbero avere un ruolo protettivo contro il declino cognitivo legato all’età.
Hanno un effetto antinfiammatorio
Polifenoli e flavonoidi hanno dimostrato proprietà antinfiammatorie. Nella medicina tradizionale sami e inuit, i crowberries venivano utilizzati come rimedio naturale per alleviare dolori muscolari e reumatismi.
Favoriscono la salute intestinale
L’apporto di fibre contribuisce al corretto funzionamento dell’intestino, favorendo il senso di sazietà e aiutando a mantenere stabile la glicemia. Alcuni studi preliminari hanno inoltre indicato che i polifenoli dei crowberries possono influenzare positivamente il microbiota intestinale.
Come integrarli nella dieta
Se vi state chiedendo come portare i crowberries sulle vostre tavole, la risposta è semplice: con un po’ di fantasia si possono inserire in tanti momenti della giornata. Queste bacche, grazie al loro gusto delicato e leggermente acidulo, si prestano bene sia a preparazioni dolci che salate. La colazione è sicuramente il momento ideale: aggiunti allo yogurt, al porridge o a una ciotola di cereali integrali, i crowberries regalano colore e un surplus di vitamine e antiossidanti. Possono diventare anche un ottimo spuntino di metà giornata, magari insieme a frutta secca, oppure essere frullati in smoothies e centrifughe per una ricarica di energia naturale. Non bisogna però limitarli ai piatti dolci. I crowberries possono essere una sorpresa anche nelle insalate di verdura, dove il loro sapore fresco crea un contrasto interessante, o nelle insalate di frutta, accanto a mele, pere e agrumi. In cucina sono versatili: si trovano come base per marmellate e conserve, e nei Paesi nordici vengono spesso utilizzati anche per dolci tradizionali o bevande fermentate. Per fare il pieno delle loro proprietà nutrizionali è meglio consumarli freschi, quando si riescono a trovare.
Fonti bibliografiche
- Black Crowberry (Empetrum nigrum L.) Flavonoids and Their Health Promoting Activity, PubMed
- Anthocyanin composition and antioxidant activity of the Crowberry (Empetrum nigrum) and other berries, PubMed
- Crowberry inhibits cell proliferation and migration through a molecular mechanism that includes inhibition of DEK and Akt signaling in cholangiocarcinoma, PubMed
- Crowberry inhibits cell proliferation and migration through a molecular mechanism that includes inhibition of DEK and Akt signaling in cholangiocarcinoma, PubMed