Caffè verde: proprietà, controindicazioni e dove comprarlo

Il caffè verde ha azione dimagrante e antiossidante ed è utile soprattutto ad aumentare la perdita di peso nelle diete ipocaloriche

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 3 Dicembre 2020 13:40

Cos’è e cosa contiene

Il caffè verde è il seme di Coffea arabica, Coffea robusta, Coffea liberica, piccoli alberi della famiglia delle Rubiaceae, spontanei in Etiopia e coltivati in molte regioni del Sud America, dell’Africa e dell’Asia per la commercializzazione del caffè.

La pianta del caffè è un albero che raggiunge circa otto metri di altezza, sempreverde, con foglie coriacee e lucide e fiori bianchi profumati dai quali si sviluppano frutti inizialmente verdi, rossi a maturazione, che contengono due semi. Il caffè verde è rappresentato dai semi fermentati o essiccati e non torrefatti che contengono, oltre a polisaccaridi, proteine e lipidi, circa il 5% di fenoli acidi (acido caffeico e acido clorogenico) e percentuali variabili di caffeina, dallo 0,6 al 5% a seconda della varietà ma comunque inferiore al tradizionale caffè tostato.

La torrefazione modifica la composizione dei semi di caffè poiché durante il processo vengono degradati i polisaccaridi e l’acido clorogenico si formano composti responsabili del colore e dell’aroma tipici del caffè che consumiamo abitualmente, bevanda dall’azione stimolante tra le più diffuse al mondo.

Sebbene i dati sul caffè verde siano ancora pochi e contrastanti, questo prodotto è considerato un superfood dall’azione antiossidante ed è utilizzato tradizionalmente come dimagrante nelle diete ipocaloriche e come rimedio naturale antipertensivo.

Proprietà, come assumerlo e dove comprarlo

I semi del frutto del caffè non torrefatti, noti come caffè verde, contengono un’elevata quantità di acido clorogenico, una sostanza che, insieme alla caffeina, sarebbe alla base delle proprietà dei semi di caffè non tostati. All’acido clorogenico sono infatti attribuite proprietà dimagranti, antiossidanti, antinfiammatorie e ipertensive, utili dunque a favorire la perdita di peso durante le diete ipocaloriche, a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi e ad abbassare la pressione.

Gli estratti di caffè verde vengono impiegati per produrre integratori alimentari in capsule o compresse, bustine o sciroppi. Tutti i prodotti a base di caffè verde sono facilmente reperibili in erboristeria, in farmacia e anche online, e sono consigliati soprattutto per aiutare a ridurre il peso corporeo, la massa grassa e l’indice di massa corporea nelle persone in sovrappeso.

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Potenzialmente il caffè verde potrebbe dunque rappresentare un’alternativa valida, economica e sicura per il trattamento dell’obesità, malattia in costante aumento e associata a numerose patologie tra cui quelle cardiovascolari e metaboliche, oltre ad alcuni tumori. Fermo restando che per dimagrire in modo efficace e duraturo è fondamentale seguire un’alimentazione bilanciata e sana e svolgere un’adeguata attività fisica, il caffè verde può contribuire a perdere peso più della sola dieta, se viene assunto nell’ambito di una dieta a basso apporto calorico.

L’assunzione di caffè verde sembra poi diminuire l’assorbimento dei carboidrati a livello intestinale, riducendo così la quantità di zucchero nel sangue e i picchi insulinici. Questo potrebbe essere utile per prevenire l’insorgenza o concorrere a controllare il diabete di tipo 2.

Inoltre, l’acido clorogenico presente nel caffè verde può aumentare il metabolismo dei grassi, abbassare la pressione e i livelli di colesterolo totale e trigliceridi ematici e proteggere i vasi sanguigni, contribuendo così a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto e ictus. L’effetto protettivo del caffè verde nei confronti di questo tipo di patologie dipende anche dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, poiché i processi infiammatori e l’azione dei radicali liberi sono alla base di numerose malattie.

La presenza di caffeina ha infine un’azione tonica e stimolante generale, dunque può migliorare la concentrazione e l’attenzione al lavoro e nello studio e rendere più vigili ed energici al risveglio o nel corso della giornata. Poiché la quantità di caffeina presente nel caffè verde è inferiore rispetto a quella contenuta nel caffè tostato, l’effetto stimolante del caffè verde è minore.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Il caffè è una tra le bevande più consumate al mondo ed è ritenuto sicuro, se bevuto con moderazione. La ricerca sugli effetti indesiderati di estratti di caffè verde è limitata e, sebbene si ritenga che il caffè verde abbia un buon profilo di sicurezza, al momento non si conoscono eventuali effetti collaterali a lungo termine. A breve termine, l’assunzione prolungata o in quantità eccessive di integratori contenenti caffè verde possono provocare ansia, agitazione e palpitazioni a causa della presenza di caffeina.

L’uso di prodotti a base di caffè verde è comunque sconsigliato in caso di ipersensibilità a uno o più dei suoi costituenti e alle persone sensibili all’azione stimolante caffeina. L’assunzione di caffè verde è inoltre controindicata nelle donne in gravidanza e allattamento, nei bambini, nelle persone che soffrono di malattie a carico dei reni o del fegato.

 

Fonti:

Journal of Medicinal Food

Science Direct