Buono e per molti aspetti anche valido alleato della salute, con il suo aroma unico il caffè è la bevanda più amata dagli italiani. Ma sempre più persone, per problemi di acidosi, tachicardia o disturbi del sonno, provano a sostituirlo nella loro dieta a favore di altre bevande come tè verde o tisane. Provano, appunto. Perché liberarsi dell’ ‘oro nero’ nostrano non è semplice. “Innanzitutto perché dà dipendenza”, dice la dott.ssa Marilù Mengoni, nutrizionista e psicologa, ideatrice del metodo Psicoalimentazione. “Per provare questa affermazione basta astenersi dal suo consumo per 2-3 giorni: il risultato è uno stato di letargia, disturbi dell’umore, a volte anche mal di testa e altre sintomatologie che scompaiono non appena se ne assume una tazzina”.
Ecco quindi alcuni trucchi per “dichiarare la propria indipendenza” al caffè
“Inizia gradualmente a ridurre il numero di tazzine di caffè al giorno”, consiglia la dott.ssa Mengoni. “Se, per fare un esempio, ne consumi 4, per 2 settimane passa a 3, quindi a 2 per altre 2 settimane e, trascorso questo mese, inizia con 1. Se già ne prendi solo una, consumala al mattino (preferibilmente biologico), allungando il caffè con un po’ d’acqua”. La diluizione perfetta? “Per 2 settimane diluisci 1⁄3 di acqua e 2⁄3 di caffè; per altre 2 settimane 2⁄3 di acqua e 1⁄3 di caffè”.
Come limitare gli effetti collaterali da astinenza
A questo punto sei pronta per il passaggio successivo: quello di smettere di bere caffè. “Per limitare i sintomi – suggerisce l’esperta – prepara un caffè, mettilo in una tazzina, inzuppaci indice e medio e umettati con questo le labbra (in modo che ti arrivi in “dose omeopatica”) 3-4 volte al giorno, e inizia la giornata bevendo, al posto del caffè, un bicchiere di acqua tiepida con mezzo limone spremuto dentro (per circa tre settimane). Se sei abituata a sorseggiare la bevanda colorata, allora preparati un orzo, oppure un “caffè” di cicoria, in modo da ingannare la vista.
I sintomi da astinenza per alcuni possono durare a lungo, ma se riesci a resistere per almeno un mese vedrai che differenza!”, assicura la dott.ssa Mengoni.
Gli 8 benefici che noterai se rinunci al caffè
- Una migliore qualità del sonno.
- Meno ansia. “A chi è predisposto verso questo disturbo (compresi gli attacchi di panico), la caffeina potrebbe peggiorare la situazione, innescando una varietà di sensazioni sgradevoli come palpitazioni cardiache, mani sudate, agitazione”, spiega la nutrizionista e psicologa.
- Se soffri di bruciori di stomaco, togliere il caffè ti aiuterà a migliorare la situazione. “Il caffè, infatti, è uno dei primi 10 fattori scatenanti di questa problematica ed è correlato con il reflusso gastro-esofageo, anche nella forma senza caffeina (decaffeinato)”.
- Denti più bianchi.
- Se soffri di mal di testa, smettere di bere il caffè potrebbe essere una soluzione. “Secondo il dott. Stacey Sigmon del Dipartimento di Psichiatria dell’Università del Vermont – puntualizza la dott.ssa Mengoni – esiste un motivo biologico per cui i bevitori di caffè stanno così male quando vanno in astinenza: l’assenza di caffeina cambia in modo significativo il flusso di sangue e persino l’attività elettrica nel cervello”.
- Migliore risposta delle cellule all’azione dell’insulina. “L’assuefazione alla caffeina diminuisce la sensibilità all’insulina, rendendo difficile alle cellule rispondere in modo appropriato allo zucchero nel sangue. Ricordo che i livelli elevati di zucchero nel sangue portano a un deterioramento delle arterie e a un aumento del rischio di mortalità correlato alle malattie cardiovascolari”, spiega l’esperta.
- Migliore equilibrio dello stato elettrolitico. “Nei bevitori di caffè vi è infatti un’elevata escrezione urinaria di importanti minerali come calcio, magnesio e potassio”.
- Dimagrimento. E chi lo ha già provato è pronto a giurarci: se di solito viene aggiunto lo zucchero nel caffè, questo può portare a un eccesso calorico. Eliminare il caffè, e quindi lo zucchero, dalla propria dieta può aiutare a perdere peso più in fretta.