Si può usare la crema solare avanzata dell’anno scorso?

Ti è avanzata della crema solare dell'anno scorso? Non sai se puoi utilizarla ancora? Le risposte che stavi cercando

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

La crema solare è fondamentale per proteggere la pelle, per tutelarne la salute, ma anche per scongiurare il suo invecchiamento precoce. Usare una protezione solare è importante non solo durante la bella stagione, quando ci si espone di più ai raggi, ma anche durante tutto il resto dell’anno andando a spalmarla sulle parti del corso che restano scoperte e, quindi, in particolare sul viso.

Capita però che i solari per il corpo vengano utilizzato solamente quando ci si mette in costume e che, quindi, possano avanzare da una stagione di tintarella all’altra. Ma sono ancora efficaci, si può usare la crema solare avanzata dell’anno scorso?

La risposta sembra non essere così scontata: perché buona norma vorrebbe che i prodotti vengano cambiati dopo la data di scadenza, ma appositi test portati avanti da Altroconsumo ci dicono che si può fare un tentativo. Tutto quello che è bene sapere sulla crema solare, su come comportarsi e su quali sono le buone norme alle quali fare riferimento.

Crema solare, esiste una data di scadenza

La prima cosa da sottolineare è che ogni prodotto beauty (così come la maggior parte di quelli per uso alimentare) è dotato di una data di scadenza. Superata quella bisogna fare molta attenzione perché potrebbero non essere sicuri e potrebbe anche diminuirne la qualità.

Lo stesso vale per la crema solare, la cui data di scadenza viene indicata con il PaO, sigla che si traduce con Period after opening e che di fatto è un numero che ci dice per quanto tempo potrà essere utilizzata dopo l’apertura. Viene espresso in mesi e quindi è facile imbattersi in sigle come 12M, che indicano che la durata dell’utilizzo di quel prodotto ammonta a un anno dalla data in cui è stato aperto.

Quindi, la cosa migliore da fare quando si inizia una crema solare (ma è una buona regola che può valere anche per altre tipologie di prodotti beauty), è quella di scrivere sulla confezione la data di inizio utilizzo così da avere ben chiara quella di scadenza.

Però possono esserci delle eccezioni, a raccontarle è stato un test condotto da Altroconsumo, associazione di consumatori, che ha valutato l’efficacia di alcune creme solari anche dopo il PaO.

Il test condotto da Altroconsumo sulle creme solari

Fermo restando che è sempre fondamentale controllare con attenzione la data di scadenza impressa sulle confezioni dei prodotti per la cura del corpo, creme solari comprese, qualche anno fa Altroconsumo aveva condotto dei test da cui era emerso che le creme provate erano ancora valide dopo un anno dalla loro apertura.

In laboratorio, si legge sul sito dell’associazione, le varie prove erano state portate avanti sottoponendo le creme agli stessi passaggi che potrebbero fare quando andiamo in vacanza.

E, quindi, lo “stress test” prevedeva che venissero tenute ad alte temperature (circa 40 gradi) per 15 giorni, che venissero riscaldate e raffreddate (avete presente il cambio di temperatura quando si viaggia in aereo?) e le confezioni sono state aperti e chiuse più volte e tenute anche sotto il sole.

I risultati hanno evidenziato che si erano mantenute come nuove, verificandone sia la consistenza sia l’odore. Oltre a questo, non era stata intaccata neppure la loro efficacia nel proteggere la pelle dai raggi del sole, presentando la medesima protezione indicata: quindi non più bassa rispetto a quella segnalata sul prodotto.

Quindi cosa fare con la crema solare dello scorso anno?

Se non si vuole acquistare un nuovo prodotto si possono fare delle verifiche su quello dello scorso anno: quindi porre molta attenzione alla sua consistenza, all’odore e anche a come appare: se si vedono delle differenze maglio buttare via e comprare una crema solare nuova.

Una verifica, se tutto appare come prima, la si può fare anche prendendo il sole, per capire se la sua efficacia protettiva è rimasta la medesima: ma attenzione per evitare guai è meglio fare la prova nelle ore meno calde e durante la quali incorrere nel rischio di scottature è più basso.

L’Istituto Dermatologico Europeo, comunque suggerisce di controllare data si scadenza, aspetto e conservazione. Ma quali sono le dritte migliori per tenere al meglio le creme da usare per l’esposizione sotto i raggi del sole?

La buona norma è quella di cercare di non lasciarle sotto la luce diretta dei raggi solari ed evitare che si mescoli o entri in contatto con la sabbia o altro. Quindi i contenitori con il prodotto vanno tenuti in un luogo fresco e asciutto e lontano da fonti di luce o calore (ad esempio l’automobile per tante ore). Questo aiuta a mantenere il prodotto efficace. E fa bene alla nostra salute, sia per proteggerci dai raggi solari, ma anche per scoraggiare l’invecchiamento precoce.

Quindi fare tutte le verifiche del caso è importante, anche se la scelta migliore è sempre quella di affidarsi a prodotti nuovi e di alta qualità. Magari, per evitare sprechi, acquistando confezioni più piccole che ci evitano di avere crema residua da smaltire ancora dell’anno precedente. Solo così si può avere la certezza che il prodotto che stiamo utilizzando non è stato compromesso dal tempo e dagli agenti esterni, mantenendo la sua efficacia nel proteggere la nostra pelle.

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