Smalti e scadenza: c’è o non c’è? Breve guida per usarli al meglio!

Fa male utilizzare uno smalto scaduto? E gli smalti hanno una scadenza oppure no? Facciamo chiarezza!

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Laura Sandroni

Beauty Editor

Dopo una laurea in Scienze Turistiche, diventa redattrice e Seo Editor specializzandosi sulle tematiche di bellezza, benessere e cura di sé, il tutto in chiave femminile.

Tra i prodotti cosmetici più amati e utilizzati in assoluto, gli smalti occupano senza dubbio un posto d’onore nei nostri beauty case. Colori e sfumature diverse, adatte a ogni tipologia di occasione e outfit e che spesso ci si dimentica anche di avere, lasciandoli nei posti più impensabili della nostra casa (o in una delle tasche più improbabili delle nostre borse) per poi ritrovarli dopo anni accompagnati da un dubbio gigantesco: saranno ancora utilizzabili? E, soprattutto, gli smalti hanno una scadenza?

Smalti e scadenza, come capire lo stato di un prodotto

Smalti e scadenza: come capire se uno smalto è scaduto
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Smalti e scadenza: come capire se uno smalto è scaduto

La risposta è una: si! Gli smalti scadono e scoprire la durata non è affatto difficile, basta capovolgere il flacone e leggere l’etichetta che ci indica la data di scadenza dello smalto. Un dato importante e che viene indicato da un simbolo a forma di barattolo aperto con di fianco un numero e la scritta “M” (che sta per mesi). Lo stesso simbolo che troverete in ogni tipologia di cosmetico, dalle creme ai rossetti, dal fondotinta ai mascara e chi indica la data di scadenza del prodotto o meglio, la sua durata.

Il numero posto a fianco della lettera M, infatti, evidenzia i mesi di durata del prodotto una volta aperto. Per esempio se su uno smalto viene indicato il simbolo 24 M, significa che dal giorno di apertura del cosmetico questo avrà una durata di due anni.

Quanto dura uno smalto

Generalmente uno smalto dura dai 24 ai 36 mesi, ma questa tempistica vale solo se il flacone è conservato nel modo corretto. Il colore dello smalto, infatti, teme l’aria ed è proprio questa che, a lungo andare, può rendere inutilizzabile il prodotto anche in un lasso di tempo minore a quello indicato.

Giusto per chiarire e rassicurare chiunque abbia utilizzato uno smalto a scadenza, quindi, sappiate che non avete applicato un prodotto tossico sulle vostre unghie, ma semplicemente uno smalto non performante come dovrebbe, con una cromia non impeccabile e solitamente più denso e difficile da applicare.

Come conservare correttamente uno smalto

Smalti e scadenza: come conservarli correttamente
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Smalti e scadenza: come conservarli correttamente

Ma eccoci arrivare a un problema che può essere di molte di noi e che riguarda proprio gli smalti e la scadenza degli stessi (ma anche tantissimi altri cosmetici scaduti). Nessuna di noi o quasi, infatti, si segna la data di apertura di ogni singolo smalto acquistato ed utilizzato e questo rende pressoché impossibile capire esattamente se lo si è aperto da un tempo maggiore a quello suggerito per il suo completo utilizzo.

Ecco perché, per ridurre questo problema, è possibile cercare di tenere al meglio gli smalti, allungandone la vita a prescindere dalla data indicata e aggiungendo sempre più colori alla vostra collezione di flaconcini di smalto. Come?

Nonostante gli smalti abbiano una scadenza, tenere i flaconi al riparo dagli sbalzi termici è un accorgimento utile a garantirgli la massima resa anche dopo la loro apertura. Questo significa che dovranno stare lontani da fonti di calore, ma anche lontani da luoghi troppo freddi.

Anche tenere pulito regolarmente il collo del flacone è importante per ridurre il gap tra durabilità degli smalti e scadenza. Quante volte, infatti, vi è capitato di dover buttare uno smalto perché impossibilitate ad aprire la bottiglietta? Questo accade proprio a causa della sporcizia sul collo del flacone. Dopo ogni utilizzo, quindi, è importante pulirlo con un cotone imbevuto di solvente per unghie.

Infine, cosa da non sottovalutare mai se si vuole allontanare il problema degli smalti e della loro scadenza, è quello di chiudere bene i flaconi dopo ogni utilizzo. Come accennato sopra, infatti, l’aria è la principale nemica degli smalti! Ecco perché è importante tenerli aperti il meno possibile e chiuderli con attenzione ogni volta che vengono riposti dopo l’uso.

Cosa fare con uno smalto si è indurito

Smalti e scadenza: cosa fare se lo smalto si è indurito
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Smalti e scadenza: cosa fare se lo smalto si è indurito

E se lo smalto preferito si è indurito ed è impossibile da stendere? Se non è ancora completamente secco, potete utilizzare un classico rimedio per recuperarlo (imparando ad applicare dal secondo dopo averlo fatto le regole sopra citate). Per farlo dovrete versare 2/3 gocce di solvente per smalti nel flacone e agitare bene e con forza.

Altro rimedio per continuare ad utilizzare uno smalto ormai “vecchio”, ma in modo assolutamente alternativo, poi,  è quello di versare qualche goccia di solvente per renderlo più morbido e tenerlo con sé nella propria borsa. Il motivo? Se siete solite indossare i collant, in caso dovessero “smagliarsi“ è possibile utilizzare lo smalto come rimedio d’emergenza.

Basta spalmarne qualche goccia all’inizio e alla fine della smagliatura (e lasciare asciugare qualche minuto) per evitare che la situazione peggiori. In questo modo la smagliatura del collant si fermerà e potrete limitare i danni fino alla fine della giornata. Ovviamente, per questo scopo, è preferibile l’utilizzo di uno smalto trasparente.

Smalti e scadenza: come evitare sprechi

Infine, se siete solite applicare lo smalto sulle unghie solo saltuariamente, poi, è molto probabile che non riusciate mai a terminare il contenuto di un’intera boccetta. In questo caso è sempre meglio optare per dei flaconi più piccoli (solitamente sono da 3,75 ml invece di 5 ml) che oltre ad avere un prezzo inferiore vi eviteranno di sprecare prodotto inutilmente, evitando di dovervi preoccupare degli smalti e della scadenza degli stessi.