Ormai – e per fortuna – la questione ceretta e peli sul corpo sta diventando piano piano irrilevante e sempre più donne e uomini decidono liberamente di depilarsi o meno in base ai propri gusti personali ed esigenze. Sulla ceretta in gravidanza, però, c’è sempre qualche alone di mistero. Si può fare la ceretta in gravidanza? Come funziona per la ceretta gravidanza sulla pancia? E la ceretta gravidanza inguine è vietata o si più fare anche la ceretta totale?
Indice
Sfatiamo un falso mito sulla ceretta in gravidanza
Come prima cosa è bene sfatare un mito sulla ceretta in gravidanza, anzi sulla depilazione in gravidanza in generale. Depilarsi o tenere i peli è una scelta totalmente personale, che riguarda il corpo della donna e come si sente più a suo agio. I dubbi sorgono quando ci si avvicina alla data del parto ed è qui che parte il falso mito che per partorire bisogna essere completamente depilate e in ordine. Si sa, i peli sul corpo femminile sono sempre stati demonizzati e non è difficile pensare che questo falso mito derivi proprio dal fatto che la donna deve essere sempre in ordine, sì anche prima di partorire.
La realtà però è ben diversa e, comunque, rimane semplicemente una scelta. A nessuno degli “addetti ai lavori” interessa come è la situazione lì sotto tranne per ciò che riguarda il bambino e la sua imminente nascita. Se decidi di depilarti, però, ricorda di farlo almeno 48h prima della presunta data del parto. In questo modo, sia che tu faccia la ceretta in gravidanza sia che tu utilizzi il rasoio, darai il tempo alla pelle di ripararsi e far cicatrizzare eventuali tagli e piccole ferite. Questa è l’unica accortezza e anzi alcuni esperti addirittura sconsigliano la depilazione intima poco prima del parto perché potrebbe aumentare il rischio di infezioni.
Ceretta e gravidanza: ok, ma con qualche accortezza
Messo da parte questo falso mito, l’altra grande domanda che attanaglia chi è in dolce attesa è proprio se si può fare la ceretta in gravidanza. La risposta è sì, non c’è alcun pericolo neanche per il bambino, perché di fatto è un’azione meccanica che viene eseguita sulla pelle. C’è però da tener conto un fattore importante, ovvero la diversa produzione di ormoni in quel periodo della vita di una donna e quindi anche una maggiore sensibilità.
Nel primo trimestre della gravidanza, infatti la crescita dei peli è regolare o leggermente accelerata, ma a partire dal quarto mese diminuisce drasticamente. Questo perché diminuiscono i livelli di progesterone, ormone cosiddetto maschile responsabile anche della crescita dei peli e si alzano i livelli di estrogeni, ormoni femminili per eccellenza. Proprio per questo sbalzo ormonale anche la pelle potrebbe subire variazioni, tendendo ad essere più secca dal quarto mese in poi perché diminuisce anche la produzione di sebo. La pelle però potrebbe risultare molto più sensibile, ecco perché bisogna prestare attenzione e seguire qualche consiglio per fare la ceretta in gravidanza.
Durante la gravidanza, infatti, i capillari sono molto più fragili, soprattutto nella zona delle gambe e e della pancia in cui la pelle è molto tesa e quindi molto molto sottile e delicata. La ceretta non solo comporta un microtrauma per lo strappo, ma anche il calore della cera può danneggiare i capillari e contribuire a farli rompere, questo in particolar modo se già ne soffri o, appunto, nel periodo della gravidanza, in cui sono più fragili.
Meglio quindi non eseguire la ceretta a caldo ma scegliere la ceretta a freddo in gravidanza e, soprattutto, affidarsi ad un’estetista esperta, meglio se di fiducia. Importante poi dopo la ceretta è idratare molto la pelle con prodotti adatti a donne incinte che siano altamente idratanti, elasticizzanti e lenitivi, che non contengano sostanze pericolose e siano sicuri anche per il bambino, nel caso portando il proprio prodotto da casa e facendo poi eseguire il massaggio all’estetista.
La ceretta al baffetto in gravidanza
Attenzione anche per quanto riguarda la zona del viso, in particolare la ceretta al baffetto in gravidanza. La pelle sopra il labbro è molto delicata e non è raro incappare nel cloasma gravidico, cioè un’iperpigmentazione della pelle che diventa più scura in quel punto e che, in realtà, spesso viene causato anche dai raggi del sole. In gravidanza, però, complice sempre questa variazione ormonale, i melanociti sono più sensibili ed ecco che quindi bisogna prestare ancora più attenzione se si esegue la ceretta in quella zona, proteggendo la pelle con una crema solare con SPF50+ e a non esponendosi immediatamente al sole, meglio aspettare qualche giorno.
Altri tipi di depilazione in gravidanza consigliati e sconsigliati
Quando si parla di ceretta e gravidanza, quindi, si consiglia sempre la ceretta a freddo, ovvero con la cera non calda. Altri nomi con cui definire questo tipo di depilazione è ceretta orientale, ceretta araba o sugaring. In pratica il composto che rimuove i peli, che assomiglia a del caramello o a della mou, viene scaldato appena tra le mani per renderlo maneggevole, poi steso con le dita sulla pelle e tirato. Spesso è addirittura totalmente naturale, composto da acqua, miele, zucchero e limone, quindi molto delicato e sicuro sulla pelle di una donna incinta anche per questo motivo.
Non vengono usate strisce, quindi l’impatto dello strappo è più delicato anche perché si procede per zone molto più piccole e anche questo è un punto a favore per evitare la rottura di capillari. Inoltre, questa tipologia di ceretta a freddo in gravidanza ha una minore aderenza e quindi attrito con la pelle, ecco quindi che uno strappo delicato sarà più indicato per la pelle sensibile durante il periodo della gravidanza, ma soprattutto aiuterà anche a sentire meno dolore.
Un altro metodo molto sicuro per la depilazione in gravidanza è ovviamente il rasoio, per cui non c’è bisogno di strappi né di calore. Attenzione solo a non depilarvi proprio sotto data del parto per evirare taglietti e piccole escoriazioni che potrebbero infettarsi, per il resto è un metodo assolutamente sicuro da utilizzare per tutti i 9 mesi, avendo cura di disinfettare la lametta e sostituirla con frequenza, magari scegliendo i rasoi ecologici ed evitando quelli usa e getta. I peli però potrebbero risultare più duri, ecco allora che puoi aiutarti nella depilazione con della schiuma da barba o del balsamo per capelli.
Un altro metodo che si può utilizzare per depilarsi in gravidanza è l’epilatore elettrico, che non hai controindicazioni se non che potrebbe fare più male del solito e che, con il progredire della gravidanza e l’aumentare della pancia, potrebbe essere difficile da usare. Per raggiungere meglio certi punti potrai farti aiutare da qualcuno o utilizzare uno specchietto che ti consente una migliore visuale, ma comunque rassegnati all’idea di lasciare qualche pelo qua e là.
Assolutamente sconsigliati, invece, crema depilatoria e laser per la depilazione in gravidanza. La crema depilatoria contiene una sostanza chimica, acido tioglicolico, che riesce a distruggere la matrice del pelo che sta nel follicolo e che quindi, anche se non è pericolosa in linea generale per la pelle, è comunque una sostanza aggressiva da evitare in gravidanza, per scongiurare la possibilità di assorbimento sistemico da parte della pelle ed evitare quindi che certe sostanza sicuramente non naturali arrivino al bambino e lo stesso vale anche per i decoloranti per peli così come le tinte ai capelli.
Il secondo metodo, il laser, è da sconsigliare perché nonostante le tecnologie avanzate, non solo potrebbe risultare un trattamento molto più doloroso del normale e perché potrebbe essere più facile incorrere all’ipercheratosi, ma soprattutto perché sono solo dei peli superflui e non avrebbe alcun senso rischiare di creare problemi al bambino solo per rimuoverli. Meglio evitare tutto ciò che non è necessario durante i 9 mesi e il laser è una di quelle cose.