Chiara Trevisan, la Lettrice Vis à Vis

Tra le strade di Torino, con una bici e un carrettino pieno di libri, si aggira Chiara Trevisan - la "Lettrice Vis à Vis"- sempre pronta a leggervi la "pagina giusta"

Pubblicato: 31 Ottobre 2019 10:39Aggiornato: 31 Ottobre 2019 13:15

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Passeggiando per le strade di Torino è facile imbattersi in una sorta di salottino perfettamente allestito. Se si vuole ci si siede lì, accanto a Chiara Trevisan, da una scatola di legno si scelgono le frasi o le citazioni che più colpiscono e poi succede la magia.

Chiara è la Lettrice Vis à Vis che, con la pagina giusta, ascolta e dispensa consigli e riflessioni a chi ha voglia di chiacchierare con lei. L’abbiamo intervistata per voi.

Ciao Chiara, raccontaci di te.
Ho 47 anni e sono un’autrice di teatro. Ho una formazione attoriale classica che, negli anni, si è evoluta nel Teatro di Figura. I miei progetti sono fortemente orientati alla ricerca di soluzioni originali a domande recepite dalla collettività. Appassionata di libri e lettura, ho dato vita a “La Lettrice Vis à Vis”, micro-performance partecipative di lettura e conversazione per un ospite alla volta.

Come è nata l’idea di diventare Lettrice Vis à Vis?
Quello della Lettrice Vis à Vis è un progetto nato 8 anni fa, nel 2011, e rappresenta l’ultimo step di un percorso sviluppato precedentemente. Un modo per creare opportunità di relazioni.

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Fonte: Facebook
Chiara Trevisan – fonte: Facebook

Come e dove si svolge la tua attività?
Principalmente a Torino, la città in cui vivo, ma spesso mi ritrovo anche in giro per l’Italia, a fiere o eventi privati. Mi sposto con la mia bicicletta con il carretto, e allestisco un salottino: un tappeto, due poltrone e una scatola di legno con un “catalogo di idee”, frasi mie o citazioni che mi servono per capire cosa passa nella mente delle persone. Mi siedo lì, spesso con un libro tra le mani, e attendo che qualcuno incuriosito da me e dalla situazione, si sieda. Quando succede, iniziamo a chiacchierare e faccio scegliere 4 o 5 foglietti consapevolmente, chiedendo di commentare quanto letto. Ascolto e cerco di capire il punto di vista della persona che ho accanto e poi, in base a ciò, prendo un libro dal carretto e leggo una pagina donando un consiglio o uno spunto di riflessione differente. Prima di salutare il mio ospite, scattiamo una foto e consegno una cartolina in cui appunto le indicazioni del libro e i miei contatti. Infine, in un contenitore lascia un compenso in base alla soddisfazione del lavoro svolto.

Che rapporto hai con la lettura oltre all’attività che svolgi?
Ho un rapporto molto stretto. Amo la lettura e la letteratura in generale, leggo di tutto anche se il mio genere preferito è il fantasy. Mi sono creata un mestiere che mi fa dire: “Scusate non posso rispondere, devo leggere”.

Quale è stata la scintilla che ti ha portata a coniugare teatro e lettura e a metterle a disposizione di tutti?
Come dicevo prima, è stato un processo graduale. Da autrice di teatro di figura ho avuto l’idea di avvicinarmi sempre più alle persone. Il teatro di figura è un mondo più comunicativo e vicino al pubblico, oltre ad essere molto creativo ed educativo. Tutto ciò che ci circonda può essere una forma di teatro.

Se vi capita di passare per Torino e trovare un salottino per le sue strade, sedetevi e lasciate che la vostra mente incontri quella di Chiara. Sarà per voi un’amica, una sorella e tutto ciò di cui la vostra anima avrà bisogno.

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Fonte: Facebook
Chiara Trevisan – fonte: Facebook