I successi del giovane ricercatore Antonio Papangelo

Antonio Papangelo ha ottenuto ad appena 32 anni un finanziamento per sviluppare una tecnologia che prende spunto dalle caratteristiche dei gechi

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Redazione

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Pubblicato: 1 Agosto 2022 12:31

La natura da sempre è fonte d’ispirazione, lo è per i poeti da cui traggono spunto per le loro liriche, per gli artisti che non vedono l’ora di ritrarla, ma anche per gli scienziati e gli ingegneri che osservandola possono arrivare a scoperte clamorose.

Questo è il caso di Antonio Papangelo, un ricercatore che analizzando da vicino i gechi è arrivato a realizzare il progetto Sourface e a ottenere un ambito finanziamento per continuare i suoi studi.

L’ispirazione di Antonio Papangelo

Antonio Papangelo, pugliese doc dalla sua Altamura, a soli 32 anni, ha ottenuto il finanziamento da un milione e mezzo di euro dall’ERC (European Reserch Council) un aiuto molto importante che qualche anno fa è stato assegnato anche a Giorgio Parisi, vincitore nel 2021 del premio Nobel per la fisica.

Il progetto Surface che in inglese significa “superficie”, è l’acronimo di “Towards Future Interfaces With Tuneable Adhesion By Dynamic Excitation” e consiste nello sviluppare superfici adesive da regolare in base a delle micro vibrazioni sovrapposte.

L’idea di Papangelo è arrivata osservando la natura, in particolar modo i gechi, questi sono animali che riescono a camminare a testa in giù, sulle pareti, in verticale, tutto senza mai cadere. Gli studi in questo ambito sono sempre stati molteplici, ma rappresentano ancora una sfida che il giovane pugliese ha accettato e vuole vincere. Il suo obiettivo è quello di sfruttare delle superfici formate da una topografia appositamente progettata in cui le micro-vibrazioni vengono indotte in maniera elettrica e che sono il punto di partenza per sviluppare adesivi reversibili, in cui è possibile controllare e regolare la forza di adesione in pochi millisecondi.

Il sostegno della famiglia

La passione e la determinazione hanno da sempre contraddistinto Antonio Papangelo che ha portato avanti brillantemente i suoi studi prima nel liceo Scientifico della sua città, poi durante l’università iscrivendosi al Politecnico di Bari dove ha conseguito la laurea triennale e magistrale in Ingegneria meccanica. Inoltre ha ottenuto un dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Gestionale, un percorso di studi contraddistinto dall’eccellenza e culminato con il massimo dei voti, ma anche con esperienze all’estero. I periodi negli Stati Uniti, in Inghilterra e soprattutto in Germania ad Amburgo, gli hanno permesso di arricchire il suo bagaglio culturale.

In tutto questo l’amore per la ricerca e la voglia di lasciare il segno sono stati affiancati dal sostegno di chi gli vuole bene che non lo ha mai lasciato solo.
Antonio è figlio di un muratore e di una casalinga, proviene da una famiglia semplice, che ha fatto di tutto per sostenerlo e per finanziarlo, sì perché prima di ottenere il riconoscimento dall’ERC, le spese universitarie e le esperienza all’estero sono state possibili grazie alla generosità dei familiari che non gli ha fatto mai mancare nulla.

Ma non sono solo i genitori ad aver sostenuto Antonio, una parte del suo successo lo deve anche alla moglie, la dottoressa Elena Marvulli. La donna lo ha incoraggiato e supportato quando ha deciso di diventare ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management al Politecnico di Bari appoggiando totalmente la sua scelta di intraprendere la carriera universitaria. Tutti questi sforzi sono stati premiati con l’incarico assegnatogli il 1° aprile 2022 di Professore Associato di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine presso lo stesso Politecnico, posizione ricoperta a tempo indeterminato.

Tra le persone a cui è grato Papangelo ci sono anche il suo tutor, il Professor Michele Ciavarella del Poliba che lo ha seguito durante gli studi del dottorato e con il quale continua a collaborare, e il professor Norbert Hoffmann della Hamburg University of Technology, entrambe figure da cui ha imparato molto.

Il progetto di Antonio Papangelo è di sicuro ambizioso, ma di certo la determinazione non gli manca, come anche l’affetto di chi gli vuole bene.