Paralizzato da anni torna a camminare: la storia di Gert-Jan Oskam

Grazie a una tecnologia messa a punto da un team di neurochirurghi e neuroscienziati del Politecnico di Losanna, in Svizzera

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Era paralizzato dal 2011 Gert-Jan Oskam, quarantenne che non poteva muovere gli arti in seguito a un incidente. Ora però l’uomo è tornato a camminare, grazie a un ponte digitale che mette in collegamento il suo cervello con il midollo spinale. A riportare i dettagli di questo dispositivo, realizzato da un’equipe di ricerca, è stata la rivista scientifica Nature.

Gert-Jan Oskam, la storia del quarantenne che è tornato a camminare

Il progresso e la scienza sono riusciti a far tornare a camminare un uomo che era rimasto paralizzato nel 2011 a causa di un incidente. A realizzare il ponte digitale, che ha cambiato la vita a Gert-Jan Oskam, è stato un gruppo di neurochirurghi e neuroscienziati del Politecnico di Losanna, in Svizzera. Un successo per questa tecnica che è stata sperimentata per la prima volta su una persona e che potrà ridefinire il campo della riabilitazione.

A riportare gli studi è stata la rivista scientifica Nature, mentre è stato il diretto interessato a raccontare le sue emozioni. Come riporta la BBC, Gert-Jan Oskam ha affermato: “Mi sento come un bambino che sta imparando a camminare di nuovo”. Sta in piedi, sale le scale, insomma è tornato ad avere quell’autonomia e quella libertà che per molto tempo gli sono mancati.

“È stato un lungo viaggio – ha aggiunto -, ma ora posso alzarmi e bere una birra con il mio amico. È un piacere di cui molte persone non si rendono conto”.

La vita di Gert-Jan Oskam è cambiata nel 2011, il quarantenne olandese all’epoca si trovava in Cina per lavoro e, a causa di un grave incidente in bicicletta, era rimasto paralizzato. Non sapeva che dieci anni più tardi la sua esistenza sarebbe nuovamente cambiata, in meglio questa volta, grazie alla tecnologia e alla scienza.

L’intervento al quale è stato sottoposto è datato luglio 2021 e in quella occasione è stato realizzato quello che a tutti gli effetti può essere definito un ponte digitale che funziona come un collegamento tra le aree del cervello che controllano il movimento e il midollo spinale. Una spiegazione molto semplificata, di quello che è stato un importantissimo punto di svolta per la scienza e un gigantesco passo avanti per tutti coloro che hanno delle lesioni al midollo spinale.

Le parole del team che ha realizzato il ponte digitale

A portare avanti questa scoperta è stato un gruppo di ricerca del Politecnico di Losanna guidato da Gregoire Courtine. Il sistema fa in modo che Gert-Jan Oskam possa controllare i propri movimenti in base a quello che sta facendo, come riporta TgCom24 i ricercatori hanno spiegato che tutto ciò: “Si traduce in un significativo aumento nella qualità della vita, con la possibilità di camminare da soli nelle vicinanze di casa, di entrare e uscire da un’automobile, o di bere con gli amici in piedi al bancone di un bar”.

Gli obiettivi futuri sono importanti. Intanto quello di continuare con la sperimentazione e poi, come spiegato da Gregoire Courtine: “Il nostro prossimo obiettivo è avere sistemi molto piccoli e prevediamo che la tecnica potrà avere sviluppi incredibili grazie alla miniaturizzazione”.

Intanto Gert-Jan Oskam è l’emblema di un primo importantissimo passo avanti nella scienza. “Vederlo camminare in modo così naturale è così commovente – ha detto Gregoire Courtine, come riporta la BBC -. È un cambio di paradigma rispetto a ciò che era disponibile prima”.

Gli impianti non possono essere utilizzati costantemente tutti i giorni, ma per il momento solo qualche volta durante la settimana, sempre come riporta la BBC.