Medyka: il pianista che accoglie i profughi ucraini con la sua musica

Ci pensa la musica di Davide a coprire il frastuono delle bombe. L'uomo intona una canzone e poi ancora un'altra. E sembra quasi di poter dimenticare, anche solo per un momento, l'orrore di quella guerra

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Mai voltarsi indietro, sembra essere questa l’unica tacita regola auto imposta dagli uomini, dalle donne e dai bambini che scappano dalla guerra, che scappano dalle bombe. Persone che lasciano dietro di sé una scia di sangue, dolore e orrore, macerie di una vita distrutta da un’invasione che ha deturpato la terra dai colori dell’oro.

Arrivano a piedi, dopo viaggi interminabili, lunghi e faticosi, lo fanno tra le lacrime, la stanchezza e lo sgomento, il terrore e la confusione. Poi un timido sorriso e un respiro di sollievo: ce l’hanno fatta.

Ci troviamo a Medyka, nel villaggio di confine tra l’Ucraina e la Polonia che si è trasformato, dall’inizio del conflitto, in un luogo di accoglienza e salvezza. Qui, chi scappa dalla guerra, può sentirsi al sicuro, ritrovare amici e parenti, conoscere i volontari che sono pronti ad aiutarli. Qui, chi arriva, può dimenticare il rumore delle bombe coperto dalla musica di un pianoforte.

Un concerto per la pace

È un concerto inedito, improvvisato e straordinario quello che mette in scena ogni giorno il pianista tedesco per i profughi ucraini. Il suo nome è Davide Martello e si trova a Medyka. Suona proprio in quel confine che divide nettamente i due Paesi, uno in guerra e uno in pace, uno simbolo di distruzione e l’altro di salvezza.

In quel punto di confine le persone possono fermarsi per qualche giorno prima di partire, possono riposare in quel centro commerciale e in quella palestra ora allestiti a rifugi. Ma il rumore assordante delle bombe che esplodono, distruggono e uccidono è ancora troppo vivido.

Così ci pensa la musica di Davide a coprire quel frastuono. L’uomo intona una canzone e poi ancora un’altra. E sembra quasi di poter dimenticare, anche solo per un momento, l‘orrore di quella guerra che si riflette negli occhi dei cittadini ucraini. I bambini lo ascoltano incuriositi, e ancora un po’ storditi, qualcun altro chiude gli occhi e si lascia trasportare in mondi lontani, fatti di amore e di pace. La guerra sembra solo un lontano ricordo.

Pianista tedesco suona a Medyka per i profughi ucraini
Fonte: Getty Images
Pianista tedesco suona a Medyka per i profughi ucraini

Davide Martello: chi è il pianista che suona in Polonia

Davide è un pianista tedesco di 40 anni di origine siciliane che è giunto nel villaggio di confine tra Polonia e Ucraina trasportando il suo pianoforte su un rimorchio a due ruote. Sul suo strumento musicale campeggia il simbolo della pace: è il suo personale messaggio di speranza rivolto a tutte le persone coinvolte nella guerra.

È una vera e propria missione, quella di Davide, di alleviare con la musica il dolore, la sofferenza e l’orrore. Nel 2013, infatti, il pianista tedesco si recò a Istanbul con il suo pianoforte e suonò per oltre 12 ore di fila all’interno di Gezi Park, diventando il simbolo della protesta turca, fino a quando i poliziotti non portarono via il suo strumento musicale.

E lo fece anche durante la rivoluzione di Maidan e per la guerra civile nel Donetsk. Nel 2015 portò il suo pianoforte nella sala del teatro Bataclan e sulle note di Imagine di John Lennon fece commuovere il mondo intero.

Pianista tedesco suona a Medyka per i profughi ucraini
Fonte: Getty Images
Pianista tedesco suona a Medyka per i profughi ucraini