L’orrore della guerra, negli occhi dei bambini in Ucraina

La Russia bombarda Kiev e i bambini fuggono, altri si ritrovano tra le macerie. Nei loro occhi l’orrore di una guerra che colpisce i più deboli

Foto di Sara Gambero

Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Basterebbe fermarsi a guardare queste foto, questi occhi, per avvertire tutto l’orrore che sta avvenendo a pochi passi da noi.

Gli occhi di bambini, in Ucraina, costretti a lasciare le proprie case e fuggire. Gli occhi di bambini a Chuhuiv di fronte alle macerie delle proprie abitazioni, dopo il bombardamento russo. Sguardi di chi non capisce l’orrore che li ha investiti, vittime inconsapevoli e ingiustamente travolte da questa atrocità.

Ucraina, civili tra le case danneggiate dopo l'inizio dell'azione militare russa durante la notte.

Fermatevi a guardare gli occhi dei bambini, per capire l’ingiustizia perpetrata da adulti scellerati. Fermatevi a guardare la loro tristezza, incredulità, di chi per la prima volta nella propria vita si trova davanti alla morte e alla distruzione, e non ha nemmeno gli strumenti per comprenderli. E da un giorno all’altro, a una manciata d’anni, si trova a dover lasciare tutto, case, città, affetti, per l’ignoto.

Ucraina, civili tra le case danneggiate dopo l'inizio dell'azione militare russa

“Cosa  sta succedendo, dove stiamo andando?” sembrano chiedersi. E noi, purtroppo, con loro.

PROMEMORIA di Gianni Rodari

Ci sono cose da fare ogni giorno:

lavarsi, studiare, giocare,

preparare la tavola,

a mezzogiorno.

Ci sono cose da far di notte:

chiudere gli occhi, dormire,

avere sogni da sognare,

orecchie per sentire.

Ci sono cose da non fare mai,

né di giorno né di notte,

né per mare né per terra:

per esempio, la guerra.

evacuazione di massa dei civili da Lugansk e Donetsk