Stipendio da 280 euro al mese: “Una roba vergognosa”. Scoppia il caso anche con Drusilla Foer

"Offende la dignità di chi ha voglia di lavorare": questo il durissimo commento di Drusilla Foer sulla vicenda di Francesca che ha denunciato su TikTok

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Una roba vergognosa“: anche Drusilla Foer ha commentato la notizia della ragazza che ha rifiutato uno stipendio da 280 euro al mese per 10 ore di lavoro al giorno. La presentatrice non ha usato mezzi termini per definire quello che è ormai diventato un caso dopo che Francesca, la ragazza protagonista della vicenda, ha pubblicato un video su TikTok in cui spiegava le ragioni del suo rifiuto.

Drusilla Foer, il duro commento

Drusilla Foer, ospite come tutte le settimane di Facciamo finta che, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101, ha dichiarato: “280 euro sono davvero pochissimi. Secondo me buttare anche questa visione non fa bene ai giovani che vogliono un minimo di coerenza con la meritocrazia, con quello che uno sa fare, con quanto si è impegnato, quanto ha studiato. Non si può pagare questa cifra, è una roba vergognosa che offende anche la dignità di coloro che hanno voglia di lavorare”.

Per poi proseguire: “Credo che quel messaggio sui social sia servito a scatenare questo tema. Come sempre i social hanno la bacchetta magica che fa venire in evidenza, amplificare dei temi che magari sono sotto la sabbia”.

Drusilla ha rincarato la dose sostenendo che per quella cifra allora è più dignitoso lavorare gratis. “Io sono di una generazione che magari si lavorava un mese gratis da qualche parte; io trovo più dignitoso lavorare gratis. Piuttosto sto in ufficio, in negozio, da un artigiano e imparo, faccio le fotocopie, spazzo in terra e intanto imparo. Quello è un approccio al lavoro protetto, assicurato in modo tale che se anche uno è lì a imparare e si fa male non ci rimette. Quello è un approccio al lavoro che tutto sommato ha dell’energia e della volontà dentro. 70 euro alla settimana si subiscono e basta, sono un’offesa”.

La vicenda di Francesca Sebastiani

Protagonista della vicenda è Francesca Sebastiani, 22enne campana, che risponde a un annuncio di lavoro in un negozio. Quando le viene spiegato che deve lavorare 10 ore e mezza dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 9 alle 20.30/21 per 280 euro al mese, ossia 70 euro alla settimana, lei non accetta. Ma davanti al suo rifiuto, si sente replicare: “Voi giovani non avete voglia di lavorare”. La ragazza però non ci sta a passere per pigra e irresponsabile e risponde che la colpa non è dei giovani che non vogliono lavorare, ma di chi non li mette in condizioni di farlo in maniera dignitosa e con le giuste tutele.

Il colloquio finisce in un video di TikTok che diventa subito virale. Una reazione che nemmeno Francesca si aspettava dato che, sostiene lei in un altro video, sono molti i ragazzi di 20 anni che hanno vissuto esperienze simili alla sua.

“Nei commenti ci sono molte testimonianze di ragazzi ai quali, per le stesse ore di lavoro, avevano offerto anche molto meno”. E conclude: “Alcuni mi hanno anche scritto per dirmi che dopo averlo visto hanno aperto gli occhi. Allora forse il video di una persona come me può servire….”.