Sinéad O’Connor, istruzioni ai figli dopo la sua morte: il destino del patrimonio

La cantante aveva messo in guardia i ragazzi dalle etichette discografiche, spiegando loro come comportarsi dopo il suo decesso sin da quando erano molto piccoli

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

La morte di Sinéad O’ Connor è ancora avvolta nel mistero sotto diversi punti di vista. Se da un lato non sono ancora chiare le cause del decesso, che saranno rivelate nel corso dell’autopsia, dall’altro in molti si chiedono anche quale sarà il destino del suo patrimonio. Le uniche certezze, al momento, riguardano i tre figli della star irlandese: Jake Reynolds di 34 anni, Roisin Waters, di 27, e il 16enne Yeshua Bonadio. A loro, Sinéad avrebbe dato istruzioni ben precise sul da farsi quando sarebbe morta.

Il patrimonio della cantante

Il patrimonio di Sinéad O’ Connor, scomparsa lo scorso 26 luglio a 56 anni, ammonta a circa 4 milioni di sterline. La maggior parte dei proventi arriva dal singolo ‘Nothing compares 2 you’, che oltre a scalare le vette delle classifiche nel 1990, ha continuato a generare royalties nel corso degli anni. Una cifra considerevole che potrebbe essere ripartita tra i tre figli della cantante: proprio a loro, Sinéad avrebbe dato istruzioni molto dettagliate su cosa fare in caso di una sua eventuale morte sin da quando erano molto piccoli.

Lo aveva rivelato la stessa musicista irlandese nel corso di un’intervista a People due anni fa. Memore di quanto successo al catalogo musicale del rapper Tupac dopo la sua prematura morte nel 1996, aveva spiegato che per lei era fondamentale proteggere la sua arte una volta scomparsa: “Ho sempre detto loro di chiamare il mio contabile ancor prima del 911 qualora mi trovino morta, così che le compagnie discografiche non possano iniziare a pubblicare i miei dischi senza dir loro dove vanno a finire i soldi”.

Una dichiarazione ironica, ma che ha messo in luce una preoccupazione assolutamente fondata: “Quando gli artisti muoiono assumono più valore di quanto non ne avessero in vita. Ed è uno schifo quello che fanno le etichette” aveva dichiarato senza mezzi termini la star. Seppur stravolti dal dolore, è quindi probabile che i tre figli della cantante abbiano provveduto a prendere accordi per l’eventuale distribuzione della musica della madre, proprio come avrebbe voluto lei.

Chi sono i figli di Sinéad

Sinéad O’ Connor ha avuto una vita sentimentale piuttosto turbolenta, segnata da molti amori, tre mariti e quattro figli. Uno di loro, Shane, nato dalla storia con Donal Lunny, è morto suicida a soli 17 anni lo scorso anno: un duro colpo per la fragile cantante, che in quei giorni bui dichiarò di aver pensato lei stessa di togliersa la vita.

Sinead O' Connor e il matrimonio lampo con Barry Herridge
Fonte: IPA
Sinead O’ Connor e il matrimonio lampo con Barry Herridge

Il suo primogenito, Jake Reynolds, nacque nel 1987 dal matrimonio con il produttore discografico John Reynolds: un’unione difficile conclusasi con un divorzio nel 1991 e una serie di accuse della cantante al compagno, reo di averla lasciata sola a fare i conti con i suoi problemi e tendenze suicide. Jake ha regalato  all’interprete di ‘Nothing Compares 2 U’ una delle più grandi gioie della sua vita, rendendola nonna a 49 anni nel 2014.

La seconda figlia di Sinéad O’ Connor, Roisin Waters classe 1996, è frutto dell’unione con l’ex compagno John Waters. Anche con quest’ultimo ci furono problemi legati alla custodia della ragazza, che si trasferì dal padre a Dublino. Il più piccolo, Francis Neil Bonadio, è nato infine nel 2006 dalla storia con Frank Bonadio. Saranno loro, con molta probabilità, a spartirsi l’eredità dell’indimenticabile star.