Che fine ha fatto Pierre Cosso, sex symbol degli anni Ottanta

Pierre Cosso non ha perso un briciolo del fascino che l'ha reso un sex symbol negli anni Ottanta, ma oggi ha cambiato completamente vita

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Redazione

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Ha fatto battere il cuore a intere generazioni incarnando il sex symbol per antonomasia: affascinante francese, occhi chiarissimi che stregano e lineamenti perfetti. Se poi aggiungiamo che, oltre a essere bellissmo, Pierre Cosso ha anche dimostrato il suo talento sia nella recitazione che nella musica, si può comprendere come mai sia stato (e sia ancora oggi) uno degli artisti più amati. Non ha perso il fascino che ha stregato il mondo e ha cambiato vita trasferendosi a Tahiti in Polinesia, dove la sua barca è sempre pronta a salpare per nuove avventure.

Pierre Cosso, la carriera del sex symbol degli anni Ottanta

Ci sono film che restano inevitabilmente legati agli attori per tutta una vita e se da una parte ne decretano il successo mondiale, dall’altra a volte è difficile prenderne le distanze. Quel film per Pierre Cosso, classe 1961, è senza dubbio Il tempo delle mele 2, pellicola che ha contribuito a lanciarlo nel mondo dello spettacolo e che lo ha visto per la prima volta al fianco di quella che sarebbe diventata un’icona del cinema francese ma anche la sua fidanzata, Sophie Marceau.

Pierre Cosso e Sophie Marceau
Fonte: Getty Images
Pierre Cosso e Sophie Marceau

Da quel momento la carriera di Cosso è andata avanti, viaggiando su binari differenti. Da una parte ha continuato a lavorare nel mondo della recitazione, lavorando tra Francia, Stati Uniti e Italia, mentre dall’altra lo ha visto impegnarsi nel mondo della musica, con diversi album all’attivo e una discografia corposa e di tutto rispetto.

Tra i film nei quali ha recitato possiamo menzionare Cenerentola ’80 per la regia di Roberto Melenotti, Windsurf – Il vento nelle mani diretto da Claudio Risi e poi ancora I miei primi 40 anni di Carlo Vanzina e con Carol Alt e Un lupo mannaro a Parigi, per la regia di Anthony Waller. Diversi anche i progetti televisivi, come l’11esima edizione di Ballando con le stelle alla quale ha preso parte nel 2016 con un certo successo.

Pierre Cosso, la nuova vita a Tahiti con la compagna Rautea

Oggi Pierre Cosso è lontano dal mondo scintillante del cinema, vive in barca in Polinesia e suona: questo ha raccontato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera e lo testimoniano i tanti post che l’artista condivide con una certa regolarità su Instagram. Nella stessa intervista del 2002, Cosso ha anche ripercorso il suo passato, confessando di non essersi mai sentito un sex symbol e di aver conservato un bellissimo ricordo di Sophie Marceau, nonostante non si sentano più: “È stato un periodo incredibile per noi. Eravamo dei ragazzini che avevano avuto la fortuna di girare una storia d’amore essendo innamorati: un film nella vita e la vita nel film”, ha spiegato.

Cosso è stato legato, seppur per breve tempo, all’attrice Mélanie Maudran: “È stata una storia molto forte – ha detto a Ici Paris -. Abbiamo deciso di fare il giro del mondo insieme. Lei voleva lasciare tutto, avere un bambino. Siamo partiti il ​​31 dicembre 2002 da Grand-Motte a Porquerolles. Ma per lei, è stato un incubo. Si è ammalata. Ci siamo separati”.

E oggi? Da tempo nella sua vita c’è Rautea, donna di origine polinesiana e mamma di sua figlia Noa della quale ha parlato anche a Verissimo. Cosso Ha anche altri due figli – Lucas e Lino – avuti da altrettante relazioni e con i quali non ha mai smesso di avere un ottimo rapporto. La sua vita è molto diversa da quanto si potrebbe immaginare, quasi da giramondo perennemente in vacanza ma è così che l’artista ha trovato il suo equilibrio, al fianco della donna che è l’amore della sua vita.

“C’è una cosa bellissima che succede solo in mare: quando qualcuno sale a bordo non ti chiede mai che lavoro fai, ma da dove vieni e dove vai. Vivi il presente“. Non ha mai abbandonato la passione per la musica e nel 2022 ha anche inciso un album, con “brani che raccontano storie legate alla mia vita e ai personaggi che ho conosciuto”, come lui stesso ha spiegato.