Dopo il gesto di stizza all’aeroporto di Tel Aviv, Melania Trump rifiuta ancora una volta di dare la mano al marito Donald. Il gesto imbarazzante si ripete a Roma. La coppia presidenziale sta scendendo dall’aereo, il Tycoon cerca di prendere la moglie per mano ma lei la sfila fingendo di sistemarsi i capelli. Ancora una volta l’imbarazzo è evidente e il gelo corre tra i due.
Patti Wood, esperta nel linguaggio del corpo, ha commentato che la distanza tra Melania e Donald è più significativa dello schiaffetto che la First Lady ha dato al Presidente in Israele. Trump, spiega la studiosa, è tornato indietro per aspettare la moglie, comportamento inaspettato poiché di solito non lo fa mai. Poi cerca la sua mano senza guardarla, un po’ come si fa coi bambini quando si vuole che stiano al passo. Lei allora reagisce come un bambino che rifiuta di essere guidato. In altre parole, secondo la Wood il gesto di Donald non esprime affetto ma un comando: “Vieni qui”.
In più la studiosa osserva la tensione della First Lady che tiene le braccia rigide accanto al corpo. La sua reazione non è di rifiuto nei confronti del marito, piuttosto non vuole essere sottomessa alla sua volontà. Trump vuole trasmettere al mondo il suo potere, con il suo atteggiamento sembra voler dire: “Guardatemi, sono il presidente, sono potente”. Non gli interessa mostrarsi all’interno della coppia. E così Melania, come le mogli degli altri leader, cammina al suo fianco, ma la distanza tra loro è più ampia di quella che due partner uniti normalmente tengono.
Wood poi paragona i Trump agli Obama, i quali hanno voluto manifestare il loro legame e la loro intimità a tutti. Al contrario, spiega l’esperta, la scelta del Tycoon di mantenere uno stacco con la moglie nasce da una strategia politica. Lui vuole che il mondo lo veda come il Presidente e non come coppia. È come se volesse dire che Melania (guardate come lei e Ivanka si sono presentate da Papa Francesco) non è al suo livello, non è sua pari. Perciò non può mettersi sul suo stesso piano.