Massimo Ranieri compie 70 anni e per lui arrivano gli ironici auguri dell’amico Gianni Morandi. Il cantante ha infatti pubblicato su Instagram uno scatto del passato in bianco e nero che ritrae i due artisti sorridenti e giovanissimi. “Auguri per i tuoi vent’anni”, ha commentato Morandi, riferendosi all’amico.
I due sono legati da un rapporto di grande affetto e amicizia da moltissimi anni. Erano gli anni Settanta quando Morandi, Ranieri e Al Bano arrivarono al successo, fra esibizioni, concerti e tantissimi premi. Tre voci straordinarie e tre uomini con storie importanti alle spalle, fatte di fatica, di difficoltà e valori importanti. Oggi, nonostante sia passato tanto tempo, il legame fra i cantanti non si è spezzato. Lo dimostra il messaggio pubblicato su Instagram da Gianni e dedicato all’amico Massimo.
Voce potente e grinta, Ranieri comparve per la prima volta in tv nel 1966 partecipando a Scala reale di Canzonissima. All’epoca aveva solo 15 anni e tanta voglia di mostrare il suo talento, qualche anno dopo avrebbe trionfato, appena diciottenne al Cantagiro con Rose rosse. Mentre risale ai suoi diciannove anni il successo a Canzonissima con Vent’anni. “Ricordo ogni istante di quella serata – ha svelato a Tv Sorrisi e Canzoni -. Ero seduto vicino a Claudio Villa e Gianni Morandi, poi c’erano Mino Reitano, Rosanna Fratello, Iva Zanicchi…“Canzonissima” era la trasmissione più importante d’Italia, c’erano 20 milioni di persone a seguirla. Quando Corrado mi annunciò come vincitore e Raffaella Carrà venne a prendermi in platea, appena salito sul palco ero stordito dalla gioia, dall’incredulità”.
Da allora Gianni Morandi sarebbe diventato una presenza fissa nella sua vita. Un vero amico e un collega molto stimato, anche se in passato, più volte, si è cercato di alimentare una certa rivalità fra i due. “L’avete inventata voi giornalisti – ha detto Ranieri, ricordando quel periodo -. Come quella tra Rivera e Mazzola o tra Villa e Modugno. […] Il Teatro delle Vittorie era la nostra casa, eravamo lì da ottobre fino a gennaio e per tre giorni a settimana si stava insieme: prove, controprove e poi la serata in diretta. Facevamo ipotesi su chi avrebbe vinto, scherzavamo. E con Gianni giocavamo a scopa nei camerini”.