Lorella Cuccarini, il legame con la figlia “libera di amare anche una donna”

Lorella Cuccarini, pronta per Sanremo 2024, racconta il profondo legame con la figlia Chiara

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

In vista del ritorno sul palco dell’Ariston, dove sarà co-conduttrice di Amadeus nella serata di venerdì, quella dedicata ai duetti, Lorella Cuccarini si racconta sulle pagine di Repubblica. Ripercorre la propria carriera, inarrestabile, e il legame con la figlia Chiara Capitta, al di là di ogni sciocco pregiudizio.

Lorella Cuccarini: “I miei figli sono nati liberi”

È stata definita “sovranista”, accusata da una certa ala di spettatori di posizioni scarsamente liberali e a tratti pregiudiziali. E nessuno si aspettava che, di fronte al coming out della figlia, Lorella Cuccarini reagisse come ha fatto: “La cosa che mi ha colpito è che sia sembrata sconvolgente la mia reazione” ha commentato la showgirl intervistata da Repubblica.

D’altronde non c’è bisogno del titolo di icona gay per capire che l’amore è amore sempre, a prescindere dal genere. Soprattutto agli occhi di un genitore: “Ci sono situazioni difficili, ma non posso pensare che un genitore non abbracci un pensiero di libertà. I miei figli sono nati liberi e Chiara dice quello che pensa e che prova. Io la amo e sono con lei, una madre vuole i figli felici. Il valore più grande è la famiglia”.

La famiglia creata con il marito Silvio Testi, un matrimonio lungo una vita, una rarità nel mondo dello spettacolo: “Anche l’amore si costruisce, va protetto e ci vuole fatica. Non è facile. Ma a me le cose facili non sono mai piaciute. Il consumismo impazza in tutti gli ambiti, se pensiamo ad appagare solo i sensi, ciao”. E la famiglia d’origine, con una mamma che elargiva pochi abbracci ma con lei “l’amore l’ho sempre sentito”.

Il ritorno al Festival di Sanremo

Parla, naturalmente, anche del Festival di Sanremo 2024, forse l’ultimo per Amadeus, che l’ha voluta accanto a sé come spalla nella penultima serata della kermesse. Per Cuccarini è la terza volta a Sanremo, la prima come valletta nel 1993, poi nel 1995 come concorrente, con una canzone scritta proprio dal marito: “Nella mia serata sono arrivata terza e nella classifica generale, decima. Per me era come aver vinto il festival”.

Stavolta, farà quel che sa fare meglio: la showgirl. Accompagnerà Amadeus, che l’ha chiamata perché “l’ultimo festival lo voglio fare con amici” e, assicura, “un monologo? Ma no, per carità”. Niente lettere a sé stessa come la Ferragni o disquisizioni sulla maternità come Chiara Francini, “mi racconto con il mio mestiere”.

Un mestiere lungo 30 anni, e iniziato grazie a Pippo Baudo: “Ho avuto la fortuna di vederlo al lavoro, ti insegna a tenere gli occhi aperti su tutto. Dice che il segreto è non accontentarsi mai e rimanere se stessi: umili. Non ho mai pensato di costruire un personaggio, mi ha aiutato a tirare fuori quello che ero. Mai avere paura di mostrarsi per quello che si è”.

Papà Pippo e mamma Rai, ma Lorella Cuccarini, oggi, è felice dov’è. Giudice e insegnante della scuola televisiva di Amici, al fianco della regina di Mediaset Maria De Filippi. E tra una lezione e l’altra, continua a danzare e cantare in giro per l’Italia con i suoi amati musicial. L’ultimo è Rapunzel, il più famoso senza dubbio Grease.