Chiara Ferragni, si allarga l’inchiesta per truffa: indagata per altri due casi

L'imprenditrice digitale deve rispondere di tre episodi, a partire dal discusso pandoro Pink Christmas di Balocco

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Nuovi guai per Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro Pink Chiristmas della Balocco, ma anche per quelle delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e per la bambola Trudi.

Come riporta Ansa, è quanto emerge dall’atto con cui la Procura milanese giovedì scorso ha sollevato davanti al pg della Cassazione, che dovrà decidere a breve, il conflitto tra uffici del pm sulla competenza ad indagare per il caso del dolce natalizio della casa dolciaria in provincia di Cuneo. La infuencer deve quindi rispondere di tre episodi con legali rappresentanti delle società produttrici.

Chiara Ferragni indagata per le uova di Pasqua e la bambola

La vicenda della bambola Trudi era già sotto la lente dei magistrati da qualche settimana. La campagna era stata promossa da Chiara Ferragni nel maggio 2019 e proponeva lo stesso schema replicato negli anni successivi con i pandoro e le uova di Pasqua: la vendita di un prodotto per finanziare iniziative contro il cyberbullismo e l’omofobia.

A tali dubbi aveva risposto la TBS crew Srl, la società controllata da Chiara Ferragni, con una nota: “I ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l’e-commerce The Blonde Salad, al netto delle commissioni di vendita pagate da TBS al provider esterno che gestiva la piattaforma e-commerce, sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019”.

Nel comunicato veniva inoltre ribadito che “il tutto è avvenuto totalmente in linea con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara Ferragni e sugli altri riconducibili a TBS Crew Srl. La società specifica altresì che l’impegno a favore di Stomp Out Bullying ha riguardato esclusivamente le vendite delle bambole fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”.

Chiara Ferragni si consola in famiglia dopo lo scandalo

In questo periodo particolarmente buio, Chiara Ferragni ha deciso di trascorrere più tempo con la sua famiglia. I figli Leone e Vittoria, la madre Marina Di Guardo, le sorelle Valentina e Francesca Ferragni. Senza dimenticare il marito Fedez: in barba ai gossip degli ultimi giorni, pare che non ci sia alcuna crisi tra i Ferragnez. Qualcuno aveva parlato addirittura di divorzio ma la coppia è tornata a farsi vedere insieme, più unita che mai soprattutto in questi giorni particolarmente difficili.

Dopo le scuse per la vicenda del pandoro Balocco e un breve silenzio sui social network, Chiara Ferragni è tornata attiva su Instagram. Ha ripreso a postare video e foto della sua quotidianità e anche a promuovere i prodotti del marchio che porta il suo nome. Make up e abbigliamento, che negli ultimi mesi hanno avuto a che fare con un crollo delle vendite dopo quanto accaduto. A Roma è stato addirittura deturpato lo store della Ferragni, con scritte in cui Chiara è stata definita senza troppi giri di parole una “truffatrice”.

Intanto dopo il caso del pandoro, l’AGCOM ha approvato delle nuove regole per tutti gli influencer. Linee guida per garantire maggiore trasparenza ed evitare in futuro nuovi scandali come quello che ha travolto la carriera di Chiara Ferragni.