La sua voce ha saputo incantare intere generazioni, i suoi successi sportivi l’hanno portata a trionfare nell’atletica leggera: Annalisa Minetti è sempre andata oltre la sua malattia, che l’ha resa cieca ormai da anni. Ma se fino a questo momento le era stato possibile riconoscere ombre e sagome, oggi le sue condizioni di salute sono decisamente peggiorate, come ha spiegato in una recente intervista.
Annalisa Minetti, il suo dramma: “Non ci vedo più”
Fino a oggi Annalisa Minetti ha cercato di affrontare le difficoltà legate alla sua malattia sempre con il sorriso, da quando, ad appena 18 anni, la retinite pigmentosa cominciò a mostrarle i primi sintomi. Sino a qualche tempo fa la cantante era in grado di riconoscere ombre e sagome, ma adesso la sua vista è drasticamente peggiorata, come ha raccontato in una recente intervista a La Verità.
La capacità di percepire il mondo attorno a lei se n’è andata poco per volta, e oggi a circondarla c’è solo un buio impenetrabile. Una confessione dolorosa, anche se Annalisa Minetti non ha mai perso la voglia di combattere e di vivere la sua vita al meglio: “Un po’ rosico, che non posso più vedermi. Sono come mi sento: oggi in tuta, e quando vado in tv vestita da gnocca. Ora non più, nero totale. L’oculista mi ha detto poco tempo fa che anche anatomicamente sto peggiorando, ma neanche me ne accorgo a questo punto”.
Nessuna guarigione dalla retinite pigmentosa, una patologia oculare che l’ha colpita quando era giovanissima e che è gradualmente peggiorata, accompagnata alla degenerazione maculare. Eppure lei non si è mai arresa, anche di fronte alle difficoltà: “Mio padre mi ha sempre detto: sarai tu la luce, faccio quel che posso“.
Gli occhiali speciali e il microchip per recuperare la vista
Solo un paio di anni fa la cantante sembrava aver ritrovato la speranza: la tecnologia infatti negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante, tanto che Minetti aveva presentato nel salotto di Domenica Live uno strumento capace di aiutarla nella sua vita quotidiana.
Si trattava di un paio di occhiali speciali, non una soluzione definitiva alla malattia – non le hanno restituito la vista – ma che le permettevano di riconoscere i volti e le forme, oltre a poter leggere le favole ai suoi figli, quelle che prima di questo strumento poteva solo immaginare con la sua fantasia.
Questo era stato un enorme passo avanti per lei e la sua vita, insieme alla scoperta di un microchip che avrebbe potuto aiutarla a recuperare la vista. “Rischio di essere un caso unico al mondo, ma la cosa più importante è che potrei essere la prima italiana a ricevere questo microchip, al quale lavora da anni il dottor Cusumano e che mi permetterebbe di tornare a vedere con i miei occhi”, aveva confessato in un’intervista alla rivista Grand Hotel.
Il microchip sarebbe stato inserito sotto la retina, con centinaia di piccolissimi sensori ottici in grado di trasformare le immagini in segnali elettrici da trasmettere al cervello. Purtroppo le condizioni di salute della cantante sono peggiorate e non le hanno permesso di sottoporsi all’intervento. Ma una cosa è certa: la perdita totale della vista non le toglierà mai la voglia di vivere e di combattere.